GIUSTINI, Lorenzo (Lorenzo da Castello)
Marcello Simonetta
Figlio di Amodeo e di Cecilia di Ulisse Cambi, nacque a Città di Castello intorno al 1430.
Amodeo, nato nel 1403 da famiglia plebea, fu ambasciatore [...] del duca di Urbino e con il vescovo bretone Thomas James - in palazzo apostolico, nella camera segreta di Girolamo Riario, truppe alle porte di Firenze, tenendole a disposizione dell'arcivescovo diPisa Francesco Salviati e di Francesco de' Pazzi ...
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CIBO MALASPINA, Giulio
Franca Petrucci
Nacque a Roma nel 1525 da Lorenzo Cibo, nipote di Innocenzo VIII e da parte di madre di papa Leone X, e da Ricciarda Malaspina, che era vedova di Scipione Fieschi, [...] gli era ingiunto di comparire entro venti giorni in Curia romana, davanti a Filippo Archinti, vescovodi Sansepolcro.
Oltre al fattolo artestare ad Agnano, lo fece rinchiudere nella fortezza diPisa. Le resistenze del C. caddero il 20, quando ...
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CADOLINGI
Hansmartin Schwarzmaier
Il nome di questa famiglia comitale toscana deriva dal conte Cadolo, morto intorno al 988, il quale, peraltro, non ne può essere considerato il capostipite dato che [...] in questo modo conquistò il controllo dei luoghi ove si passa l'Arno. La zona di Cerbaia e del padule di Fucecchio rimase sotto l'influsso comune dei vescovidi Lucca, Pisa, Firenze, Pistoia e Volterra, dopo che essa era diventata un vero e proprio ...
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DEL GIUDICE (De Juge), Boffillo
Franca Petrucci
Originario di Amalfi, figlio del nobile Tommaso e di Giovannella Capece, è attestato dal 1443 come paggio di Alfonso d'Aragona, re di Napoli, anche se [...] esprimeva la sua meraviglia per la pretesa di Giulio da Pisa. Il 5 giugno a Milano lo Sforza di Castres anche il fratello del duca, Jean d'Armagnac, che, vescovodi Castres, aveva visto nel 1477 per ordine di Luigi XI sequestrati i beni del vescovato ...
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GISULFO
Paolo Cherubini
Principe di Salerno, secondo di questo nome, nacque, probabilmente all'inizio del secondo quarto del sec. XI, da Guaimario (V) e da Gemma, principi longobardi di Salerno, secondo [...] ad alcuni anni dopo, al tempo di una lettera di Gregorio VII a Giovanni vescovodi Napoli del 24 giugno 1082 (a proposito di M. Morcaldi - M. Schiano - S. De Stefano, Napoli-Milano-Pisa 1873-93, VI-VIII, ad ind.; Das Register Gregors VII., a cura di ...
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EUFFREDUCCI, Oliverotto
Raffaella Zaccaria
Nacque a Fermo probabilmente nel 1473 da Giovanni e da Caterina di Nicola Fogliani.
La sua famiglia, di nobili origini, si era stabilita nel 1380 a Fermo, [...] e il Vitelli tornarono in Toscana a combattere in favore diPisa, e per quasi due anni misero a ferro e a di Fermo, Fermo 1841, pp. 48-50; M. Leopardi, Vita di N. Bonafede vescovodi Chiusi, Pesaro 1852, pp. 33-36, 40-41; E. Alvisi, C. Borgia duca di ...
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IVANI (Hyvanus), Antonio
Marcello Simonetta
Nacque nel 1430 a Brugnato, piccola località nei pressi di Sarzana, da Nicola, notaio attivo in questa città.
La regione era all'epoca sotto l'egemonia dei [...] descrisse minuziosamente le "Etruscas cerimonias" dell'insediamento del vescovodi Volterra, il fiorentino Antonio Agli, il cui arrivo 136-182; Id., Quattrocento fiorentino: politica, diplomazia, cultura, Pisa 1996, pp. 199 s., 216, 325; W.J. ...
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BERTOLINI, Stefano
Mario Mirri
Nacque a Pontremoli, il 13 giugno 1711, da Giulio Cesare e Anna Maria Canossa, secondogenito di famiglia nobile (suo padre era anche cavaliere dell'Ordine di s. Stefano; [...] di Richecourt, ministro certamente illuminato, il quale si preoccupò di utilizzare personale colto e di orientamenti moderni, proveniente dalla università diPisa e il sospetto dell'attivo e radicale vescovodi Pistoia e Prato e sperimentare i ...
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BOTTA, Leonardo
Roberto Zapperi
Di antica e nobile famiglia cremonese, nacque verso il 1431 da Giovanni, che si era segnalato al servizio degli Sforza. Studiò con l'umanista Francesco Filelfo dal quale [...] nominato rappresentante degli Sforza a Roma insieme con il vescovodi Como Branda da Castiglione e il protonotario Trivulzio. La Pisa, senza riuscire tuttavia a modificare la situazione, rimasta stazionaria. Al Moro si offriva così la possibilità di ...
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MALATESTA (de Malatestis), Galeotto
Anna Falcioni
Figlio di Pandolfo (I) e di Taddea, nobildonna di origini ignote, nacque, con ogni probabilità, nei primi anni del Trecento, poco dopo Malatesta detto [...] Se l'assoluzione del M., reo di aver imprigionato per sette mesi il vescovodi Ascoli al tempo dell'occupazione della di rimediare agli errori commessi dal nipote Pandolfo (II), congedato dai Fiorentini per il fallimento dell'offensiva contro Pisa ...
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obbedienza
obbediènza (ant. obediènza, obediènzia) s. f. – 1. Variante di ubbidienza, alla quale è preferita in alcune accezioni partic.: a. Nel diritto canonico, la sottomissione dovuta dai religiosi ai loro superiori; in partic., o. canonica,...
sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo in espressioni ecclesiastiche come Santa...