DELLA GHERARDESCA, Bonifazio
Christine E. Meek
Figlio del conte di Donoratico Giovanni (Ianni), nacque con ogni probabilità intorno al 1260, dall'antica e potente famiglia feudale toscana. Abracciata [...] che lo stesso D. fuori Cisa era uno sconosciuto - tanto che dal cronista senese Agnolo di Tura del Grasso viene definito "misser Fatio diPisavescovodi Donoratico" -, sia dalla circostanza che Sagona e Chirone erano sedi poco note, il cui nome ...
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Vescovodi Pistoia e Prato (Firenze 1741 - ivi 1810), fu il maggiore rappresentante del giansenismo italiano. Compiuti gli studî al Collegio romano e all'univ. diPisa, ordinato sacerdote (1766), visse [...] e gallicane. Quando poi Pietro Leopoldo sembrò impersonare il principe "illuminato", R., dal 1780 vescovodi Pistoia e Prato, pensò di poter attuare una serie di radicali riforme per metter fine alla decadenza del clero e all'indifferenza dei fedeli ...
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DI CAPUA, Annibale
Matteo Sanfilippo
Nacque a Napoli verso la metà del XVI secolo da Vincenzo, terzo duca di Termoli, e Maria Di Capua, figlia di Ferrante, secondo duca.
I Di Capua erano di antica nobiltà: [...] di sostituire mons. G. V. de Buoi, vescovodi Camerino, con un nunzio di maggior prestigio, uomo di e ambasciatore del re di Polonia a Roma e a Napoli (1544-1600), in Annali della Scuola normale superiore diPisa, classe di lettere e filosofia, es ...
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Cardinale (Ferrara 1479 - ivi 1520). Terzogenito di Ercole I duca di Ferrara e di Eleonora d'Aragona, fu destinato alla carriera ecclesiastica, nella quale raggiunse rapidamente le più alte cariche: a [...] , nel 1493 cardinale e tre anni dopo arcivescovo di Milano, e vescovodi altre diocesi, tra cui Ferrara. Nel 1497, . Appoggiò il tentativo di Luigi XII contro Giulio II, firmando la convocazione d'un concilio a Pisa allo scopo di deporre il papa, ...
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Fabio Chigi (Siena 1599 - Roma 1667), vescovodi Nardò e inquisitore di Malta (1635), nunzio a Colonia (1639) e (1643-48) presso il congresso della pace in Münster (Vestfalia), dove, obbedendo alle istruzioni [...] e per le prepotenze dell'ambasciatore francese, marchese di Créquy, ma alla fine dovette cedere ("pace" diPisa, 1664). Curò notevoli abbellimenti di Roma (colonnato di piazza S. Pietro, chiese di piazza del Popolo e porta omonima, oltre i restauri ...
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Baldassarre Cossa (Napoli 1370 circa - Firenze 1419), creato da Bonifacio IX cardinale (1402) e legato in Romagna (1403), ebbe parte principale nella convocazione del Concilio diPisa, e grande influenza [...] vicende lo sospese e lo depose (1415). A lungo prigioniero, nonostante avesse accettato la sentenza del concilio, fu liberato per ordine di Martino V. Fu creato cardinale vescovodi Tuscolo (1419) poco prima della morte. La sua tomba, nel battistero ...
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Angelo Correr (Venezia 1323 circa - Recanati 1417); già patriarca di Costantinopoli, e dal 1405 prete-cardinale di S. Marco, si trovò implicato nell'ultima parte della sua vita nelle lotte del cosiddetto [...] pontefici. Questa fu raggiunta al di fuori dei disegni di G., poiché il Concilio diPisa, all'uopo convocato, depose Benedetto di Costanza rinunciò alla tiara (4 luglio 1415), ricevendo in compenso il titolo di cardinale-vescovodi Porto e di legato ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] , affermatesi nei Concili diPisa (1409), di Costanza (1411-18) e di Basilea (1431), e mirarono alla nazionalizzazione della Chiesa attraverso l’affermazione di una competenza religiosa dei sovrani e dell’indipendenza dei vescovi dal governo centrale ...
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Dottore della Chiesa (Bagnoregio 1217 circa - Lione 1274). Entrò nell'ordine francescano nel 1243, dopo aver frequentato la facoltà delle arti a Parigi; seguirono gli studî teologici, dapprima sotto Alessandro [...] si adoperò per l'elezione di Gregorio X, nel 1272 nel capitolo generale di Lione (non diPisa) riprese vigorosamente a combattere l'averroismo e l'aristotelismo in genere. Nel 1273 fu creato cardinale vescovodi Albano e collaborò col papa nel ...
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Ecclesiastico (Firenze 1349 - Pisa 1408), della famiglia patrizia fiorentina; vescovodi Rapolla (1375) e di Firenze (1383). Creato cardinale (1385; titolo di S. Lorenzo in Damaso) da Urbano VI di cui [...] prese le parti contro Clemente VII, fu successivamente legato papale nel regno di Napoli (1390), vescovodi Ostia (1395) e vicecancelliere di S. R. Chiesa (1405), negli ultimi tempi si preoccupò di por fine allo Scisma d'Occidente. ...
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obbedienza
obbediènza (ant. obediènza, obediènzia) s. f. – 1. Variante di ubbidienza, alla quale è preferita in alcune accezioni partic.: a. Nel diritto canonico, la sottomissione dovuta dai religiosi ai loro superiori; in partic., o. canonica,...
sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo in espressioni ecclesiastiche come Santa...