Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] quali "medico e chirurgo", che nel primo '600 esercitavano a Pisa? È possibile che essi provenissero dall'ambiente veneto, e dalle lauree da un casato di grande prestigio. Era infatti nipote di un vescovodi Feltre e figlio di un segretario ducale ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] III secolo si esprimeva, ad esempio, Cipriano vescovodi Cartagine: "Coram omni synagoga iubet Deus constitui Classi, partiti e legge nella repubblica romana, Pisa 1974.
Talamanca, M., Istituzioni di diritto romano, Milano 1990.
Ullmann, W., ...
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] culminato con l'ascesa al soglio pontificio (1406) (35) o quello di un Leonardo Dolfin, canonico della cattedrale di Modone, vescovodi Cittanova (1382), di Creta (1387), di Castello (1392) e infine trasferito suo malgrado, per motivi politici, al ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] «di Cristo (loann., 19, 23). Nella Gallia ve n'era già una, donata dall'imperatrice sant' Elena ad Agritius vescovodi debbono, come cristiani, al pontefice. Tale, ad esempio, Uguccione da Pisa, che nella Summa super Decreto, scritta fra il 1188 e il ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] Pietrasanta a Genova e per sorvegliare la situazione diPisa che, sostenuta allora da Venezia, lottava per la vescovodi Gurk, difende i diritti territoriali di Venezia in Terraferma contro le rivendicazioni imperiali, elencando una serie di ...
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VIABILITÀ, REGNO D'ITALIA E REGNO DI GERMANIA
TThomas Szabó
Federico II aveva ereditato un Impero che si estendeva dal Mare del Nord fino alla Sicilia e dalla contea di Borgogna e dalla Provenza fino [...] e di chiese, proseguendo una tradizione medievale più antica, erano in possesso già da lungo tempo della regalia sui ponti e si occupavano della loro costruzione e manutenzione. Questo si può osservare, da un lato, a Pisa e a Firenze, dove i vescovi ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO D'ITALIA
AAntonio Padoa-Schioppa
Premessa. La prima metà del Duecento costituisce per la storia della scienza giuridica un'età d'intenso dinamismo creativo. Il metodo di studio [...] 1160 al 1190, avevano trovato un punto d'arrivo nella grande Summa di Uguccione da Pisa, professore a Bologna prima di divenire vescovodi Ferrara, il quale si avvalse di un impiego massiccio e capillare delle fonti romanistiche (Cortese, 1995), pur ...
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Giovanni XXII
Christian Trottmann
Jacques Duèse, figlio di Arnaud Duèse, nato a Cahors intorno al 1244, eletto papa il 7 agosto 1316 e incoronato il 5 settembre, morì ad Avignone il 4 dicembre 1334; [...] di Cahors, canonico di St-Front di Périgueux, arciprete di Sarlat, decano di Le Puy. Nel 1310 viene eletto vescovodi Fréjus. Familiare del re di in condizione di trattenersi in Italia, l'imperatore risalì verso nord abbandonando a Pisa l'antipapa, ...
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GIOVANNI XXII, papa
Christian Trottmann
Jacques Duèse (Jacme Duesa), figlio di Arnaud, nacque a Cahors nel Sudovest della Francia, intorno al 1244 da una famiglia molto abbiente della borghesia cittadina.
Minuto [...] origine e in un ambito più vasto: fu arciprete di Cahors, canonico di St-Front di Périgueux, arciprete di Sarlat, decano di Le Puy. Nel 1300 venne eletto vescovodi Fréjus. Familiare del re di Sicilia Carlo II d'Angiò ancor prima del 1298, questi lo ...
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SICILIA, REGNO DI, AMMINISTRAZIONE FINANZIARIA
EEnrico Mazzarese Fardella
Il tentativo di fornire una immagine complessiva dell'amministrazione finanziaria nel Regnum Siciliae durante il regno di Federico [...] competentem nel castello di Melfi per conservarvi registri e denaro e, tramite il vescovodi quella città, si pp. 473-483 (già in Politica e cultura nell'Italia di Federico II, a cura di S. Gensini, Pisa 1986, pp. 113-124); N. Kamp, Gli Amalfitani al ...
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obbedienza
obbediènza (ant. obediènza, obediènzia) s. f. – 1. Variante di ubbidienza, alla quale è preferita in alcune accezioni partic.: a. Nel diritto canonico, la sottomissione dovuta dai religiosi ai loro superiori; in partic., o. canonica,...
sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo in espressioni ecclesiastiche come Santa...