È un ente autarchico territoriale costituito da una collettività di persone residenti o aventi certi interessi in una limitata parte del territorio statale. Di solito è sorto spontaneamente ed è sempre [...] Non solo il comune si sostituisce di fatto ai rappresentanti del supremo dominio pubblico, vescovi, marchesi o conti che siano; ma entro il mondo cittadino. Tali, per es., i visconti a Pisa, a Genova e in altri luoghi; i visdomini (maggiori feudataiî ...
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. Questa voce è usata in due accezioni completamente diverse. Secondo la prima, tradizionale, è un soggetto di diritto e obbligazioni patrimoniali (persona giuridica) costituito da un'associazione di uomini [...] di organizzazioni di navicularii, di pescatori, di pistores, di corarii, di monetarii, che continuano ancora le forme antiche di dipendenza verso la corte regia e verso il conte o il vescovo, succeduti nelle funzioni di , capitula). A Pisa, nel 1088, ...
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È la città più importante delle Marche, capoluogo di provincia; sorge ove la costa adriatica italiana forma un caratteristico gomito, dovuto al promontorio del Monte Conero, estrema propaggine orientale [...] nel 1257 (alleata con Pisa), nel 1271 e nel 1428; le paci relative si fanno per essa sempre più onerose, di mano in mano che cresce , ricordiamo solo il santo vescovo Marcellino; Ciriaco de' Pizzicolli, primo in ordine di tempo fra gli archeologi; ...
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È termine convenzionale per disignare il periodo che si suole delimitare con le date del 1660 e del 1789, tenendo presente quella ch'è la caratteristica di molti stati d'Europa, in primo luogo la Francia, [...] re il diritto di estendere su tutti i vescovati del regno il privilegio di subentrare ai vescovi defunti, durante università di Pietro Tamburini e di Giuseppe Zola; a Pistoia, la sede vescovile di Scipione de Ricci; a Pisa, l'università di Vincenzo ...
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La parola serve a indicare istituti diversi nella sostanza, ma che si ricollegano tutti, formalmente, all'idea di affidare, raccomandare (lat. commendare), sia che si tratti di una persona che raccomanda [...] beneficio a persona che non ne è il titolare.
Già nella corrispondenza di S. Ambrogio e poi in quella di Gregorio Magno si scorgono casi di diocesi vacanti affidate al vescovo vicino o ad altri perché le regga provvisoriamente sino all'elezione d'un ...
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ROMAGNOSI, Gian Domenico
Gioele Solari
Nato da nobile famiglia l'11 dicembre 1761 in Salsomaggiore, morto a Milano l'8 giugno 1835. Studiò nel ginnasio dei gesuiti di Borgo S. Donnino (1772-75) e nel [...] . Nel settembre di quell'anno fu invitato a Trento dal principe vescovo a coprirvi l'ufficio di giusdicente o pretore ed., Torino 1890; G. Gentile, passim, in Rosmini e Gioberti, Pisa 1898; B. Croce, Storia della storiografia italiana nel sec. XIX, ...
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Cardinale, nato nel 1538, di famiglia signorile e colta. Latinista elegante e versatissimo nel diritto civile insegnò, nel 1562, a Bologna e poi, dal 1565 al 1574, a Salerno. Nel 1576, Gregorio XIII lo [...] tesi per l'attività dei visitatori apostolici a Firenze, a Pisa e a Siena. Il granduca, che non ammetteva che i via da battere: intesa coi vescovi; intesa col re; nessun riconoscimento della confederazione di Varsavia, che i cattolici subiscono ...
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GATTINARA, Mercurino Arborio marchese di
Giampiero Brunelli
Nacque molto probabilmente a Gattinara, da Paolo e da Felicita Ranzo, il 10 giugno 1465. Apparteneva a una nobile famiglia di origine feudale, [...] adoperandosi, insieme al vescovo Pedro Ruiz de la Mota, affinché le Cortes di Castiglia, massimo organo di rappresentanza del Regno concilio di riforma. Altresì, secondo il G., alcuni centri determinanti come Pisa o il Marchesato di Saluzzo dovevano ...
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DONATI, Corso
Sergio Raveggi
Nato verosimilmente a Firenze verso il 1250, figlio del cavaliere Simone e di Contessa (Tessa) di cui non si conosce il casato, il D. fu per più di venticinque anni uno [...] ghibellina Pisa (ma sull'argomento non ebbe poi più occasione divescovo Lottieri Della Tosa e il D., dall'altra Rosso Della Tosa e molti di quei popolani grassi egemoni nel priorato. Contro di loro in particolare si scagliò il D. accusandoli di ...
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IRNERIO
Ennio Cortese
"Fondatore" della scuola di Bologna, celebrato ai suoi tempi come "lucerna iuris", I. è tuttora noto più per gli insolubili problemi biografici che per i pochi dati certi.
Il nome [...] varie città nelle quali I. avrebbe tenuto scuola, in particolare Pisa, Roma e Ravenna, non trovano riscontro. Per il magistero in spregio al decreto di Niccolò II del 1059 che prevedeva il voto dei cardinali vescovi, consisteva nell'acclamazione ...
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obbedienza
obbediènza (ant. obediènza, obediènzia) s. f. – 1. Variante di ubbidienza, alla quale è preferita in alcune accezioni partic.: a. Nel diritto canonico, la sottomissione dovuta dai religiosi ai loro superiori; in partic., o. canonica,...
sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo in espressioni ecclesiastiche come Santa...