TESORI
E. Cruikshank Dodd
Nel linguaggio archeologico viene definito "tesoro" (ingl. hoard, ted. Schatzfund, fr. trésor) un complesso di oggetti in metallo pregiato, ritrovati casualmente o in regolari [...] di santi locali e una di esse conteneva una volta le reliquie di S. Apollinare, primo vescovodi Ravenna. Lo stile di , ser. IX, 1952, p. 77 ss. (= Archeologia e Cultura, Milano 1961, p. 360 ss.); id., Hellenistic-Byzantine Miniatures of the Iliad, ...
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MONTECASSINO, Abbazia di
F. Aceto
Abbazia benedettina del Lazio meridionale (prov. Frosinone), ubicata sulla sommità dell'omonimo monte, sulle cui pendici in età romana sorgeva il municipium di Casinum, [...] di Fulda e di Nonantola, mentre vi trovò ospitalità, profugo da Corbie, Adalardo, zio di Carlo Magno. S. Ludgero, poi vescovodi Quattrocento, in La pittura in Italia. Il Quattrocento, a cura di F. Zeri, Milano 1986 (19872), pp. 446-477; B. Brenk, Das ...
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Vedi MARIA dell'anno: 1961 - 1961
MARIA
C. Bertelli
Madre di Gesù. Sino al VI sec., che segna il limite cui si spinge la presente opera, sembra di poter distinguere tre periodi nell'iconografia antica [...] nella fissazione di un tipo costante di abito per M., è un dittico sacro d'avorio nel tesoro del Duomo diMilano, variamente datato aurum coronarium, i santi e il vescovo fondatore; a Ravenna, nella S. Maria Maggiore di Ecclesio (521-534), in una ...
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REIMPIEGO
A. Esch
Il r. nel senso della riutilizzazione di vecchi e, per lo più, antichi pezzi (le c.d. spoglie) in un contesto nuovo, analogo o differente, ovvero in un nuovo ordine funzionale, è ravvisabile [...] , la copia del Diadúmenos sul tetto del duomo diMilano). Mentre a Roma le poche statue rimaste venivano dichiarazioni di ammirazione da parte di Enrico di Blois vescovodi Winchester (Giovanni di Salisbury, Historia Pontificalis, 40) e di Gregorius ...
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FONTE BATTESIMALE
E. Bassan
Elemento della suppellettile liturgica fissa impiegato in battisteri (v.) e chiese come recipiente per contenere o raccogliere l'acqua destinata alla somministrazione del [...] mantenutasi dalle origini del cristianesimo, di riservare al vescovo - di norma solo nel battistero della 26, 1925, pp. 41-50; M. Salmi, L'architettura romanica in Toscana, Milano-Roma [1926], p. 60, n. 71; R. de Lasteyrie, L'architecture religieuse ...
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MARCANOVA (da/de Mercatonovo), Giovanni
Daniela Gionta
Nacque presumibilmente a Venezia tra il 1410 e il 1418 da Tommaso o Tomeo Verarii, "camisarius", e da Lucia Marcanova, figlia del medico Giacomo [...] di Giovanfrancesco, figlio di ser Donato di Treviso, e nel 1439 a quello di Geremia di Ruspano insieme con lo studente in legge Iacopo Zeno, futuro umanista e vescovodidi Cesare nella collezione della regina d'Inghilterra ad Hampton Court, Milano ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'area slava. La Polonia
Stanislaw Tabaczynski
La polonia
Polska è il nome del Paese dei Polani, poi della Grande Polonia [...] , era tra i primi testimoniati dalle fonti scritte (Cronica di Thietmar, vescovodi Merseburgo). All’interno c’era un tempio in legno con , Köln 1981.
A. Gieysztor, Storia della Polonia, Milano 1983.
J. Poulík - B. Chropovsky (edd.), Grossmähren ...
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Vedi TREVIRI dell'anno: 1966 - 1997
TREVIRI (Augusta Treverorum)
M. Frisina
Città della Germania nella valle della Mosella, sede della tribù dei Treviri. Cesare conquistò il territorio nel 57 a. C.; [...] di Agricio, rinvenuto nelle fondamenta della chiesa di S. Massimino, scolpito solo su di una facciata. È probabile l'ipotesi che appartenga al vescovodi T., Agricio, che partecipò al sinodo di Ferri, L'arte romana sul Reno, Milano 1931, p. 68 ss.; E. ...
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TRATTATI TECNICO-ARTISTICI
S.B. Tosatti
I t. tecnico-artistici rappresentano "la parte più originale di ciò che possiamo chiamare la letteratura artistica del Medio Evo" (Schlosser, 1924, trad. it. [...] un uomo di cultura, il vescovodi Lucca Jacopo, che poco dopo l'800 ordinò copia di una serie di testi, bottega dei ''primitivi'', in La pittura in Italia. Il Duecento e il Trecento, Milano 1986, II, pp. 513-528; A. Caleca, Buffalmacco, ivi, p. 560 ...
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Vedi SECTILE, Opus dell'anno: 1966 - 1997
SECTILE, Opus
S. Aurigemma
Si disse in antico opus sectile marmoreum quella specie di mosaico che risultò non già dall'impiego di piccole o piccolissime tessere [...] ne avanza nella basilica ambrosiana diMilano, dove è superstite una figura di agnello. Altri intarsi son mosaici figurati, al tempo del vescovo Neone (449?-459 d. C.); le tarsie di San Vitale di Ravenna, cominciate dal vescovo Ecclesio (521-534 d. C ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
tonache rosse
loc. s.le f. pl. Membri del clero che manifestano propensione per la politica della sinistra. ◆ Nel bastione lariano, che Alessandro Maggiolini vescovo editorialista del «Giornale» berlusconiano e membro della Commissione che...