TELESIO, Bernardino
Guido Calogero
Naturalista e filosofo, nato a Cosenza nel 1509, ivi morto ai primi d'ottobre del 1588. Primogenito di sette figli (un fratello, Valerio, fu barone di Castelfranco [...] e nel 1579 lo uccisero; un altro, Tommaso, fu vescovodi Cosenza dal 1565 al 1569), si allontanò fanciullo dalla città natale, seguendo lo zio Antonio, umanista e letterato dottissimo, col quale già nel 1518 era a Milano. Da esso apprese il latino e ...
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Figlio di García Albornoz e di donna Teresa de Luna e nato a Cuenca nei primi anni del sec. XIV, Egidio Albornoz, sebbene ereditasse dalla potente famiglia paterna l'istinto e il gusto delle armi, fu avviato, [...] , e a Toledo Enrico di Castiglia fece all'antico favorito di Alfonso XI e al vescovo-soldato onoranze grandiose.
Bibl.: di P. Sella, Roma 1912) cfr. Storia del diritto italiano pubbl. sotto la direzione di P. del Giudice, I, ii (di E. Besta), Milano ...
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PIO VII papa
Walter Maturi
Gregorio Luigi Barnaba Chiaramonti, nato a Cesena il 14 agosto 1742, vestì l'abito di S. Benedetto e fece i voti nel convento di S. Maria nel 1758; passò poi nel convento [...] compire i suoi studi teologici. A 40 anni venne nominato vescovodi Tivoli, e, pochi anni dopo, promosso all'ordine dei cardinal Consalvi e i primi anni della restaurazione pontificia, Milano 1931; F. Grosse Wietfeld, Justizreformen im Kirchenstaat in ...
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Rolando Bandinelli, senese, teologo e canonista insigne, professò a Bologna; circa il 1150 fu eletto da Eugenio III cardinale diacono dei Ss. Cosma e Damiano, poi cardinale prete di San Marco, infine, [...] sua obbedienza. Giovarono al pontefice anche la morte di Onorio IV (20 aprile 1164) e l'immediata elezione di Guido, vescovodi Crema, col nome di Pasquale III, che, voluta da Rinaldo di Dassel, arcivescovo di Colonia e vicario imperiale in Italia, e ...
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Prospero Lambertini nacque in Bologna da nobile famiglia della città, il 31 marzo 1675. Tredicenne, si avviava alla carriera ecclesiastica, allievo del Clementino di Roma: e la sua fu la brillante carriera [...] regolò la materia della immunitȧ reale nel ducato diMilano. Giovanni V di Portogallo ottenne nel 1748 il titolo di re fedelissimo e il diritto di nominare a tutti i vescovati ed abbazie. Il re di Prussia fu la prima volta riconosciuto con tale ...
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URBANO IV papa
Jacques Pantaléon, nacque a Troyes negli ultimi anni del sec. XII. Figlio di un ciabattino, entrò nella carriera ecclesiastica e fu successivamente canonico a Laon e arcidiacono a Liegi. [...] consacrato vescovodi Verdun. Aveva dato prova di energia e di abilità diplomatica: Alessandro IV, di fronte VIII, in Mélanges Jorga, Parigi 1933, pp. 309-20; R. Morghen, Il tramonto della potenza sveva in Italia 1250-1266, Milano 1936, pp. 21o-33. ...
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INNOCENZO VIII Papa
Giovanni Battista Picotti
Giovanni Battista Cibo, nato a Genova nel 1432 da illustre famiglia imparentata con i Doria, era vissuto da prima alla corte aragonese, aveva studiato a [...] vescovodi Savona (1467), di Molfetta (1472), cardinale (7 maggio 1473). Doveva la carriera ecclesiastica a Giuliano della Rovere; gl'intrighi di opere ivi citate; G. B. Picotti, La giov. di Leone X, Milano 1928. Per l'opera religiosa, J. Paquier, in ...
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Nacque, come sembra, in un villaggio dell'isola di Candia, allora soggetta ai Veneziani, intorno al 1340; ma poco si sa della sua fanciullezza. Entrato nei francescani, studiò a Padova, a Oxford, a Parigi; [...] dei figliuoli minorenni; ma non riuscì ad esercitare che assai scarsa autorità. Vescovo successivamente di Piacenza (1386), di Vicenza (1388), di Novara (1389) e arcivescovo diMilano (1402), fu creato cardinale da Innocenzo VII (1405). Era allora il ...
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GIOVANNI PAOLO II, papa (card. Karol Wojtyla)
Giovanni Caprile
Primo papa non italiano dell'epoca moderna dopo Adriano VI (152-223); eletto il 16 ottobre 1978, è anche il primo papa polacco della storia. [...] materie nell'università cattolica di Lublino e nella facoltà teologica di Cracovia. Vescovo ausiliare di questa sede (1958 ); U Podstaw odnoswy ("Dei fondamenti del rinnovamento"), Cracovia 1972; Segno di contraddizione (scritto in it.), Milano 1977. ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] novembre 1787 fra il conte di Montmorin e il vescovodi Adran munito di credenziali del sovrano dell'Annam, ... nella Cina, Firenze 1910; G. De Luigi, La Cina contemporanea, Milano 1912; H. B. Morse, The international relations of the Chinese Empire, ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
tonache rosse
loc. s.le f. pl. Membri del clero che manifestano propensione per la politica della sinistra. ◆ Nel bastione lariano, che Alessandro Maggiolini vescovo editorialista del «Giornale» berlusconiano e membro della Commissione che...