PANANTI, Filippo
Francesca Brancaleoni
PANANTI, Filippo. – Nacque nella villa avita di Poggio a Greppi, nel popolo di S. Maria a Pulicciano, presso Ronta nel Mugello, il 19 marzo 1766 da Giuseppe e [...] collegio vescovile di Pistoia (1777-85), si avvicinò alla Accademia di S. Leopoldo, ispirata dalle teorie del vescovo Scipione Ricci quali messe all’Indice per la presenza di oscenità.
Con l’occupazione diFirenze da parte dei francesi (25 marzo 1799 ...
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LAZZARELLI, Giovanni Francesco
Fiammetta Cirilli
Discendente di un antico casato, nacque a Gubbio il 5 apr. 1621 da Alessandro e da Gentile Crivelli. Fino ai quindici anni studiò nel seminario cittadino, [...] retto dai gesuiti chiamativi da Ulderico di Carpegna, vescovodi Gubbio e cardinale dal 1633. XXVII (1932), pp. 313-320; M. Parenti, De "La Cicceide legitima" di G.F. L., Firenze 1957; A. Pegorari Chiarloni, Goethe e L., in Belfagor, XXIX (1974), ...
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COTTA, Giovanni Stefano
Roberto Ricciardi
Nacque a Milano intorno al 1435 da Pietro, consigliere ducale e feudatario della Valcuvia, e Maddalena Leonatini. La data di nascita non è sicura, ma si desume [...] e uditore della Sacra Rota a partire dal 1560; creato vescovodi Novara nel 1577, morì due anni dopo.
Fonti e Bibl E. Barbaro, Epistolae, orationes et carmina, a cura di V. Branca, II, Firenze 1943, pp. 44-45; F. Argelati, Bibliotheca scriptorum ...
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ERCOLANI (Hercolani), Carlo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Macerata il 7 marzo 1756, terzogenito (il fratello Giuseppe fu violinista e compositore) di Francesco e di Teresa Mancini, entrambi patrizi [...] nota, la traduzione in versi sciolti della Christias di M. G. Vida, cremonese, vescovodi Alba, narrazione della Passione di Gesù in quattro libri di pregevoli esametri latini pubblicata sotto gli auspici di Leone X.
In realtà a Macerata tale impresa ...
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FANUCCI, Giovan Battista
Carlo Fantappiè
Nacque a Pisa da Rainieri il 7 marzo 1756. Suo padre, insieme col fratello Alessandro, figli di Matteo di Vincenzo, era stato ascritto alla cittadinanza pisana. [...] che, invece, il Tiraboschi si proponeva di sanare) sia della storia della navigazione (tra l'opera del vescovo P. D. Huet e quella dell delle scienze di Torino, a quella dei Georgofili diFirenze, alla Labronica di Livorno, all'Arcadica di Pisa. Oltre ...
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EROLI, Giovanni
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Narni (od. prov. di Terni) il 17 nov. 1813 da Francesco dei marchesi Eroli e da Luisa Tani di Cannara, in una famiglia patrizia narnese, che aveva avuto [...] di Senigallia, dove rimase per diversi anni, godendovi della paterna e affettuosa protezione del vescovodi p. 67; A. De Gubernatis, Dizionario biografico degli scrittori contemporanei, Firenze 1879, pp. 419 s., 1159; necrol. in La Rassegna nazionale ...
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BAGNOLI, Pietro
Nicola Carranza
Nacque a San Miniato (Pisa) il 21 dic. 1767, da famiglia di umili condizioni.
Il suo primo maestro fu un barbiere, cantore del duomo della città, al quale i suoi lo affidarono [...] teologia sotto la direzione di Brunone Fazzi, vescovodi San Miniato, che lo nominò suo segretario, conducendolo con sé all'assemblea (Firenze 1787) degli arcivescovi e dei vescovi toscani, connessa alla nota vicenda del vescovo Scipione de' Ricci e ...
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MAGRINI, Antonio
Fabio Zavalloni
Nacque a Vicenza il 3 ott. 1805, unico figlio di Marco, barbiere, e di Teresa Franco. Compì gli studi primari e quelli ginnasiali nella propria città, per poi entrare [...] però abbandonare dopo poco tempo. Nel 1861 ottenne la cattedra di religione al ginnasio-liceo vicentino, e, nello stesso torno di tempo, il vescovodi Vicenza A. Farina lo nominò censore degli stampati di materie religiose. Il 3 ag. 1862, in qualità ...
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CARRARA (Alberti), Giovanni Michele Alberto
Gustav Ineichen
Nacque a Bergamo nel 1438 da Guido, medico e umanista; era il secondo di quattro figli, ma il primo che il padre, vedovo della prima moglie, [...] sua anche l'orazione in lode di Ludovico Donati diventato vescovodi Bergamo. Una diffusione più vasta 574. Per l'Armiranda si v. A.Stäuble, La commedia umanistica del Quattrocento, Firenze 1968, pp. 93-96, 166, 174, 204; per il De constitutione ...
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MANDOSIO, Prospero
Massimo Ceresa
Nacque a Roma da Carlo e Virginia Roncioni, il 14 ag. 1643, e fu battezzato il 18 seguente, come si ricava dai registri della parrocchia di S. Maria in Monticelli, [...] Bibliotheca Romana, ne aggiunge molte altre, dicendosi membro delle Accademie degli Ansiosi di Gubbio, degli Apatisti diFirenze, degli Arcadi di Roma, dei Concordi di Rovigo, degli Incitati di Roma. In una lettera al Muratori del 30 nov. 1697 (ibid ...
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zapaterizzazione
s. f. Omologazione al modello politico proposto da José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ «Il sistema italiano, la nostra Chiesa di popolo è stata ed è un elemento decisivo di resistenza alla secolarizzazione nichilistica. Coinvolgerla...
tribuna
s. f. [dalla forma del nomin. del lat. tribunal (v. tribunale), con perdita della -l finale]. – 1. a. In origine, in Roma antica, luogo elevato da cui parlava il tribuno, e poi la parte absidale della basilica civile, dove sedevano...