Pseudonimo dello scrittore italiano Giacomo Ca' Zorzi (Noventa di Piave 1898 - Milano 1960). Dotato di una ricca cultura internazionale, N. appare una figura atipica di intellettuale nel panorama italiano, [...] paesi europei. Tornato in Italia, nel 1936 fondò a Firenze con A. Carocci la rivista La riforma letteraria ( vescovodi Prato (1958); Nulla di nuovo (1960); Gott mit uns (1960), commento alle tavole omonime di R. Guttuso; e, postumi, I calzoni di ...
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Umanista (Rimini 1456 circa - Treviso 1524). A Firenze negli anni 1475-76, passò poi a Padova ove divenne intimo di Bernardo e Pietro Bembo; nel 1485 si trasferì a Venezia come segretario di Niccolò Franco [...] vescovodi Treviso; visse poi, dal 1503, quasi sempre a Treviso, dedito all'insegnamento e all'attività letteraria. È autore di elegie latine, del poema Chrysopoeia (1515) sull'alchimia e di Rime in volgare. ...
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ZOVENZONI, Raffaele
Eleonora Zuliani
Umanista, nato a Trieste l'8 febbraio del 1431, morto, probabilmente a Trento, intorno al 1485. Studiò a Trieste, a Padova e particolarmente a Ferrara sotto Guarino [...] l'umanista dalmata Giorgio Sisgoreo. Dietro invito del principe vescovodi Trento passò in quella città, e qui si perdono parte è a stampa; una settantina di poesie fu pubblicata tra i Carmina illustrium poetarum (Firenze 1719); ma l'opera maggiore, l ...
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VENTURI, Pompeo
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Siena il 21 settembre 1693, morto ad Ancona il 12 aprile 1752. Appartenne alla Compagnia di Gesù che lo adoperò nell'insegnamento delle lettere e della [...] in varie scuole diFirenze, Prato, Siena, Roma.
Gli furono a torto attribuite le satire di Quinto Settano (Lodovico in italiano e in latino. Oltre un'orazione funebre per un vescovo, stampò un commento della Divina Commedia (Lucca 1732; la 3ª ...
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SIMEONI, Gabriello
Enrico Carrara
Poligrafo, nato a Firenze il 25 luglio 1509, fu dei molti che trovarono, o almeno cercarono, la loro fortuna presso la corte di Francesco I aperta alla cultura italiana. [...] ) vagando per l'Italia; fu a Roma, a Venezia e, col vescovodi Clermont, al Concilio di Trento. Nel 1547 "accennato da Madama la Delfina", tornò in Francia, e di qui a Torino; poi di nuovo nell'Alvernia, e a Lione, dove lavorò per l'editore Roville ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] sue pur ottime istituzioni. Già Agostino Valier, il vescovodi Verona e cardinale ascoltato da tempo quale mentore spirituale lavoro può divulgarne l'abilità ne L'arte vetraria [...] (Firenze 1612; ma seguiranno ben quattro ristampe veneziane, due nel ...
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La Vita e le Laudes Constantini
Presentazione e analisi di testi problematici
Davide Dainese
Al di là dei problemi che le opere di Eusebio di Cesarea convenzionalmente note come De vita Constantini [...] XXXVI; J. Burkhardt, L’età di Costantino il Grande, Firenze 1957 (traduzione italiana dell’edizione IV 4.
177 Similmente anche in Rufino (h.e. X 8) e nella lettera di Costantino ai vescovidi Tiro, documento 37 Kraft.
178 Eus., v.C. IV 5-6.
179 Cfr ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] nel ms. Magliabechiano XI 121 della Biblioteca Nazionale diFirenze, rivelano l'attitudine dell'astronomo trecentesco all' Tommaso Parentucelli da Sarzana, che già segretario del vescovodi Bologna e del cardinale Niccolò Albergati, era destinato ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] a Teodoto, vescovodi Ancyra in Galazia24, attinge dal vasto materiale del ciclo di Giorgio ( . Bausi, A. Gori, Tradizioni orientali del «Martirio di Areta». La Prima recensione araba e la Versione etiopica, Firenze 2006, pp. 116-117 (§ 1).
80 M.- ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] , pp. 381-2; L. RANKE, Storia dei papi, Firenze 1965, pp. 328 sgg.; S. BERTELLI, Storiografi, eruditi entrambi solitamente bene informati).
[76] P. PIRRI, Come Paolo Sarpi non fu vescovodi Nona, in «Civiltà cattolica», IV (1936), p. 196.
[77] lbid., ...
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zapaterizzazione
s. f. Omologazione al modello politico proposto da José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ «Il sistema italiano, la nostra Chiesa di popolo è stata ed è un elemento decisivo di resistenza alla secolarizzazione nichilistica. Coinvolgerla...
tribuna
s. f. [dalla forma del nomin. del lat. tribunal (v. tribunale), con perdita della -l finale]. – 1. a. In origine, in Roma antica, luogo elevato da cui parlava il tribuno, e poi la parte absidale della basilica civile, dove sedevano...