Arte e società
Enrico Castelnuovo
Ilaria Bignamini
Introduzione
I rapporti tra arte e società mutano nel tempo e nello spazio; in particolare varia il significato del primo termine, quello di arte, [...] di intervento di committenti ecclesiastici celebri come, all'inizio dell'XI secolo, il vescovo Bernwardus di Hildesheim, di sui rapporti tra arte e società italiane nell'età barocca, Firenze 1966).
Haskell, F., Art and society, in International ...
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UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] VIII e il IX secolo, in Roma medievale, aggiornamenti, a cura di P. Delogu, Firenze 1998, pp. 93-122; A. Melucco Vaccaro, Le officine la cappella della Maddalena, di patronato del vescovo Teobaldo Pontano, in cui l'opera di Giotto è molto estesa, ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] (1088-1092) del vescovo Daiberto e stabilire un regolamento valido nei quartieri di qua e di là dall'Arno (Redi di Lasinio. La collezione di sculture medievali e moderne nel Camposanto di Pisa, a cura di C. Baracchini, cat. (Pisa 1993), Firenze ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] e un vescovo nel duomo di Todi. Di qui due linee interpretative: per la prima si tratta di scultori senesi della pittura in Italia dal secolo II al secolo XVI, II, Firenze 1883; A. Bellucci, Sulla scala esterna del Palazzo del Popolo. Osservazioni ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] supposto che il suo ideatore sia stato il vescovo Guglielmo di Bourges (1199-1209). Non è ancora chiaro invece xilografico al manoscritto: l'Apocalissi, in Studi offerti a Roberto Ridolfi, Firenze 1973, pp. 249-284; M. Meiss. French Painting in the ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] . 5°, già attribuito a s. Girolamo, assegna al vescovo il diritto di investitura delle loro mansioni (De septem ecclesiae gradibus; PL all'archeologia longobarda in Toscana. La necropoli, Firenze 1971; R. Crozet, Chapelles et basiliques funéraires ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] Castelfranchi, 1985). La presenza nell'abside di santi vescovi, dispieganti cartigli, con o senza iscrizioni 33; G. Agnello, I monumenti bizantini della Sicilia, Firenze 1951; M. Guiotto, La chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi, La Giara 1, 1952, ...
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RAVENNA
R. Farioli Campanati
Città dell'Emilia-Romagna, situata nella bassa pianura padana, nell'area meridionale del delta del Po, a poca distanza dal litorale adriatico.In epoca tardoantica R. fu [...] dei primi vescovidi R., site nelle aree cimiteriali delle chiese extramuranee di Classe (basiliche di S. Martino prope litore maris (Biblioteca di ArchMed), Firenze 1996; Il Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna, a cura di C. Rizzardi, Modena 1996; ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] nei paesi germanici "una forza di cui lo stato cerca di servirsi, al punto che gli abati sono spesso vescovi-abati, molto legati alla 1933-1941; Sancti Benedicti Regula, a cura di G. Penco, Firenze 1958 (19702); Rodulfus Glabers Vita domni Willelmi ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] trattato di medicina di Dioscoride. Un cristiano, Rabī῾ b. Zayd, vicino ai regnanti e vescovo d 'altro implicava il concetto di 'arabo') nella terminologia usata di norma per indicare i musulmani.
Bibl.: F. Gabrieli, Gli Arabi, Firenze 1956; id., s. ...
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zapaterizzazione
s. f. Omologazione al modello politico proposto da José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ «Il sistema italiano, la nostra Chiesa di popolo è stata ed è un elemento decisivo di resistenza alla secolarizzazione nichilistica. Coinvolgerla...
tribuna
s. f. [dalla forma del nomin. del lat. tribunal (v. tribunale), con perdita della -l finale]. – 1. a. In origine, in Roma antica, luogo elevato da cui parlava il tribuno, e poi la parte absidale della basilica civile, dove sedevano...