LEONE XI, papa
Matteo Sanfilippo
Alessandro de' Medici nacque a Firenze il 2 giugno 1536 da Ottavio di Lorenzo e da Francesca di Iacopo Salviati. Non si sa molto sulla sua infanzia e sull'adolescenza. [...] e il 25 genn. 1574 a Giorgio Vasari scriveva ringraziandoli per essersi felicitati della nomina a vescovodi Pistoia e poi ad arcivescovo diFirenze, ma sottolineava che tra amici non riteneva utile perdersi in complimenti. L'unico terreno in cui ...
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TOLOMEI, Claudio
Francesco Lucioli
TOLOMEI, Claudio. – Nacque ad Asciano (Siena) tra la fine del 1491 e l’inizio del 1492 da Pieranselmo di Gabrioccio e da Cornelia Sozzini. Ebbe sette fratelli, con [...] esse sono pubblicate in Alcune lettere politiche di Claudio Tolomei vescovodi Tolone scritte alla repubblica di Siena, a cura di L. Banchi, Siena 1868.
Fonti e Bibl.: L.G. Giraldi, Dialogi duo de poëtis nostrorum temporum, Firenze 1551, pp. 98 s.; L ...
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UDINE NANI, Domenico (Dominico Antonio)
Elisabetta G. Rizzioli
Nacque a Rovereto il 6 giugno 1784 in casa Rossi nella contrada di S. Maria di Loreto al civico 222, figlio di Bortolo Antonio di Dominico, [...] dei quadri dell’Accademia di belle arti diFirenze, e che fu legata con testamento alla Libreria di S. Marco di Rovereto; oggi l'opera stesso anno risale il Ritratto di Carlo Emmanuele Sardagna von Hohenstein, vescovodi Cremona, inciso all’acquaforte ...
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ANDREA Corsini, santo
Ludovico Saggi
Nacque in Firenze all'inizio del sec. XIV, uno tra i dodici figli di Niccolò Corsini e Gemma degli Stracciabende.
La prima menzione che si ha di lui è del 3 ag. [...] porta la data del 28 marzo 1350. Egli ruppe la tradizione invalsa da oltre un secolo secondo cui i vescovidi Fiesole risiedevano in Firenze presso la chiesa di S. Maria in Campo. Volle esser sempre vicino al suo popolo e alla sua cattedrale, che pur ...
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DELLA ROVERE, Giovanni
Franca Petrucci
Nacque a Savona da Raffaello e da Teodora Manirolo, di origine greca, intorno al 1457. Nipote di Sisto IV e fratello del futuro Giulio II, nel 1472 si parlò di [...] fatto Gottifredo da Cesena, al quale Alessandro Numai, vescovodi Forlì, giunto nella città il 28 ottobre "per di inquartare il suo stemma.Allorché, dopo la congiura dei Pazzi, si venne alla guerra fra Roma, sostenuta dall'Aragonese, e Firenze, ...
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DELLA TORRE, Guido
Anna Caso
Nato il 27 sett. 1259 da Francesco fratello di Napoleone, detto Napo, signore di Milano, e di Raimondo, patriarca di Aquileia, e da Giulia Castiglioni, non ancora ventenne [...] diminuendo. Nel 1310 il vescovodi Costanza giunse a Milano per annunciare la discesa di Enrico VII in Italia. 308, 315, 339; R. Caggese, Roberto d'Angiò e i suoitempi, I,Firenze 1922, pp. 132, 137, 222; P. Paschini, Raimondo della Torre patriarca ...
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BENZI, Ugo
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Nacque a Siena il 24 febbr. 1376 da Andrea e da Minoccia, il cui cognome Pagni (o Panni) sembra da considerare un'attribuzione secentesca.
La scoperta della Vita del B., scritta dal figlio [...] Pavia in qualità di lettore ad opera del vescovo, per la fama che si era acquistata a Bologna. Il lettorato di logica in quella vari tentativi diFirenze prima, di Siena poi, per chiamare il B.: particolarmente complesso quello diFirenze, che agì ...
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FINALI, Gaspare
Elisabetta Orsolini
Nacque a Cesena il 20 maggio 1829, da Giovanni, notaio, e da Maria Zamboni. Dimostrò molto presto precocità di interessi e intelligenza. Dopo i primi studi compiuti [...] nel 1840 entrò nel seminario di Cesena, dove seguì le lezioni dell'abate P. Bentini, poi vescovodi Cesena. Dopo tre anni, per
Trascorse gli ultimi due anni nella villa dei figliastri a Marradi (Firenze), dove morì l'8 nov. 1914.
Notevole fu la sua ...
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D'AVACK, Pietro Agostino
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma il 4 genn. 1905 da antica famiglia di origine armena insediata nella capitale pontificia fin dal sec. XVIII.
Il padre, Giulio, esercitava [...] d'ufficio con il suo consenso alla facoltà di giurisprudenza diFirenze presso la quale già dall'anno accademico 1934- si trovò coinvolto, come difensore, a fianco di G. C. Delitala, nel processo al vescovodi Prato P. Fiordelli che si concluse, in ...
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MAZZONI, Giulio
Monica Grasso
– Originario di Piacenza, come ricorda Vasari nelle Vite e come specifica già la firma «Julius Mazzonus Placentinus» nel bassorilievo con la Crocifissione della cappella [...] famiglia né sulla sua formazione piacentina e neppure sulla data di arrivo a Firenze. Si è ipotizzato che il M. abbia guardato all ai Ss. Girolamo e Caterina d’Alessandria, fu ceduta al vescovodi Cadice, Girolamo Theodoli, nel 1569; e il M. poté ...
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zapaterizzazione
s. f. Omologazione al modello politico proposto da José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ «Il sistema italiano, la nostra Chiesa di popolo è stata ed è un elemento decisivo di resistenza alla secolarizzazione nichilistica. Coinvolgerla...
tribuna
s. f. [dalla forma del nomin. del lat. tribunal (v. tribunale), con perdita della -l finale]. – 1. a. In origine, in Roma antica, luogo elevato da cui parlava il tribuno, e poi la parte absidale della basilica civile, dove sedevano...