Secondo un sermone di Pier Crisologo, vescovodi Ravenna tra il 425 e il 450, A. fu il primo vescovodi questa città, ebbe non breve pontificato, patì più volte per la fede, morì al tempo delle persecuzioni, [...] nella quale il proto-vescovodi Ravenna è dato quale discepolo di S. Pietro apostolo; Le diocesi d'Italia dalle origini al principio del secolo VII (anno 604); 2ª ed., Firenze 1927, pp. 724-25, 727-48, 758-59; e in Felix Ravenna, 1916, SUpplemento ...
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Nacque a Caudebec (Seine-Inférieure) nel 1412; morì a Utrecht il 3 dicembre 1491. C'informò egli stesso delle principali vicende della sua vita con due scritti importanti: Apologia Thomae archiepiscopi [...] di Ferrara del 1439, accompagnò il cardinale arcivescovo di Otranto in un'ambasciata in Ungheria, fece replicati soggiorni a Firenze '11 ottobre 1447, vescovodi Lisieux; negoziò la resa di Caen al re Carlo VII, di cui divenne consigliere influente ...
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PONTREMOLI (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Ubaldo FORIMENTINI
Città della Toscana nella provincia di Massa e Carrara, capoluogo della Lunigiana e già del circondario omonimo, e dal 1787 sede vescovile. [...] I, nel 1167. Fu collegata al vescovodi Luni, con esso lottando contro i di Pontremoli, Lucca-Firenze 1887-1904, voll. 3; P. Ferrari, La chiesa e il convento di S. Francesco di Pontremoli, Pontremoli 1926; L. Bocconi, Pontremoli, in Castelli di ...
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GUEVARA, Antonio de
Scrittore spagnolo, nato probabilmente a Treceño (Asturie di Santillana), forse nel 1480, morto a Valladolid nel 1544. Vestì l'abito francescano, e disimpegnò alte cariche: predicatore [...] de Principes e Libro aureo del emperador Marco 'Aurelio (1529) e presentata come traduzione di un immaginario manoscritto diFirenze, il G. si propose di darci il "ritratto ideale" del principe perfetto: "un orologio dei principi, con il quale ...
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Orefice, scultore e medaglista mantovano, nato un po' prima del 1460. La sua attività ha inizio intorno al 1480. Lavorò per il marchese Federico Gonzaga e per il fratello suo Gianfrancesco signore di Bozzolo: [...] a lungo, lavorando per il vescovo Lodovico Gonzaga e per Antonia del Balzo vedova di Gianfrancesco, e poi anche per Bargello diFirenze, un Ercole che tende l'arco della collezione Stern; più compiute e perfette per tecnica di fusione e nobiltà di ...
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Scultore, nato in Siena il 1° marzo 1817, morto a Firenze il 10 gennaio 1882. Recatosi a studiare a Firenze, si giovò dei consigli di L. Magi e di U. Cambi, ma subì più l'influenza di L. Bartolini. Dopo [...] d'arte moderna diFirenze). L'anno appresso modellò il Caino, inferiore all'Abele, e nel 1844 la statua di Giotto per il Giacinta Gori-Palmilini, 1846; Giuseppina, sua prima figlia, 1848; vescovo Gabriel de Bauveau, 1851; m. lle De Garriod, marchese ...
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GENNADIO II di Costantinopoli, detto Scolario (Σχολάριος)
Silvio Giuseppe Mercati
Ultimo grande polemista della chiesa bizantina, primo patriarca di Costantinopoli sotto la dominazione turca.
Nato a [...] e sostiene con B. Lapacci, vescovodi Cortona, lunghe discussioni sul Filioque, che mise poi in scritto. Continua a scrivere trattati, dialoghi e lettere contro il dogma definito a Firenze sino alla morte di Giovanni VIII (1448). Messo in cattiva ...
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È uno dei primi rappresentanti in Ungheria del rinascente platonismo. La data di nascita è incerta. Studiò in Italia; poi, ritornato in patria, ottenne dal re Mattia Corvino diverse alte dignità ecclesiastiche; [...] e propagatore delle idee dell'Accademia platonica diFirenze. Fanatico di queste idee, fece ogni sforzo per indurre A. Gyarinka, Báthory Miklós Váci püpstâk 1475-1506 (M. B. vescovodi Vác), Nagykörös 1904. Le lettere del Ficino al Báthory sono pubbl ...
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PROSPERI, Adriano
Silvia Moretti
Storico, nato a Cerreto Guidi (Firenze) il 21 agosto 1939. Professore ordinario dal 1976, dal 1984 insegna storia moderna presso l'Università di Pisa. È socio corrispondente [...] Tra evangelismo e controriforma. Gian Matteo Giberti, 1495-1543 (1969), venivano ripercorse attraverso la figura del vescovodi Verona le discussioni teologiche dell'Italia religiosa del Cinquecento.
Nella prima metà degli anni Ottanta, nel saggio ...
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ROSELLE (Rusellae)
Luisa BANTI
Giovanni Battista PICOTTI
Città etrusca che si ergeva su un colle a N. di Grosseto. La località fu abitata dal sec. VIII-VII a. C., come mostrano le tombe villanoviane [...] vescovo; e, ancora nel 1287, gli uomini di Roselle conchiudevano il patto di sudditanza a Siena nelle cose di guerra. Vi esercitò giurisdizione il vescovodi inoltre G. A. Pecci, Memorie di R., in Novelle letterarie diFirenze, XX e XXI (1759-60); A ...
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zapaterizzazione
s. f. Omologazione al modello politico proposto da José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ «Il sistema italiano, la nostra Chiesa di popolo è stata ed è un elemento decisivo di resistenza alla secolarizzazione nichilistica. Coinvolgerla...
tribuna
s. f. [dalla forma del nomin. del lat. tribunal (v. tribunale), con perdita della -l finale]. – 1. a. In origine, in Roma antica, luogo elevato da cui parlava il tribuno, e poi la parte absidale della basilica civile, dove sedevano...