Sacerdote giansenista, nato a Genova il 20 settembre 1761, ivi morto il 17 gennaio 1826. Assisté al sinodo di Pistoia del 1786 e più tardi a Pavia fece parte, col Palmieri, col Tamburini e altri, di una [...] (in minima parte vi collaborarono Benedetto Solari, vescovodi Noli, Francesco Carrega e qualche altro); Catechismo .: A. De Gubernatis, E. D., il clero costituzionale, ecc., Firenze 1882; A. Gazier, Hist. générale du mouvement janséniste, II, Parigi ...
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Nacque in Cantalice (ora fraz. di Rieti), donde prese il cognome (Cantalycius), verso il 1450; morì a Roma nel 1515. Giovinetto si allogò presso la curia di Roma, e in quel tempo seguì per quattro anni [...] Firenze (1478), Foligno, Rieti (1483-86), Perugia (1488), Viterbo (1492). Trovò miglior fortuna prima presso la corte di creò vescovodi Atri e Penne. Per la scuola pubblicò un'utile grammatica latina, un trattato di metrica e commenti di Giovenale, ...
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QUERINI, Angelo Maria
Marino Parenti
Cardinale, erudito e bibliotecario, nato a Venezia il 20 marzo 1680, morto a Brescia il 6 gennaio 1755. Entrato a sette anni nel collegio dei gesuiti di Brescia, [...] diFirenze, e due anni dopo vi faceva professione assumendo i nomi di Angelo Maria, invece di Gerolamo suo nome di battesimo. A Firenze la stima di varî capi e l'amicizia di Benedetto XIV. Arcivescovo di Corfù nel 1723, cardinale e vescovodi Brescia ...
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Cardinale e vescovodi Fermo, nato a Capranica Prenestina nel 1400, morto a Roma il 14 luglio 1458. A 15 anni frequentava già l'università di Padova, dove ebbe a maestro Ciuliano Cesarini. Da Martino V [...] il C. si rifugiò presso i Visconti e poi presso il concilio di Basilea allora in atto, al quale s'appellò. I suoi beni, . Compose alcuni scritti, tra cui è noto quello sull'Arte di morire (Firenze 1477).
Bibl.: G. Catalanus, De vita et scriptis D. ...
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Nacque a Firenze il 29 ottobre 1497 da Michele, figlio di Benedetto, lo storico; era quindi nipote di Bernardo (v.) e del card. Pietro (v.). Seguì, come questi, la carriera ecclesiastica, senza vocazione, [...] Fu di poi vescovodi Cadice, di Policastro e di Bovino (1530); sotto Adriano VI, ebbe la diocesi di Cremona, ultimi anni in Firenze, non astenendosi dal congiurare contro Paolo III, e vi morì nel settembre 1549 non senza sospetto di veleno.
Bibl.: ...
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Insigne violinista, figlio di un negoziante e padre di due cantatrici, Albertina e Giovanna. Nacque a Cento (Ferrara) il 10 settembre 1751. Studiò a Bologna col Dall'Oca e a Modena col Guastarobba, ma [...] fu, per cinque anni, a Firenze, Pietro Nardini. Il C. si affermò come concertista in Italia, in Polonia e in Germania. Dopo essere stato ai servizî del principe vescovodi Freising, in Baviera, e poi del duca Carlo di Curlandia a Dresda, venne nel ...
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SOGLIANI, Giovanni Antonio
Carlo Gamba
Pittore, nato a Firenze nel 1492, ivi morto il 15 luglio 1544. Scolaro di Lorenzo di Credi si accostò allo stile di Mariotto Albertinelli nel periodo di collaborazione [...] piacevole intonazione cromatica; i suoi quadri d'altare hanno impostatura monumentale e gravità religiosa. A Firenze sono degni di ammirazione: S. Martino vescovo in Orsanmichele, S. Arcadio e Santi in S. Lorenzo (1521), l'Annunciazione nella chiesa ...
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Cardinale. Nato a Viterbo da Antonino Canisio verso il 1465, entrò fra gli agostiniani nel 1488, e si distinse presto per l'ingegno e l'erudizione: fu anche celebratissimo oratore. Adoperato da Giulio [...] con Venezia per la restituzione di Faenza, nel 1507 fu fu nominato vescovodi Viterbo, ove ospitò i cavalieri di Rodi scacciati dall 'isola dai Turchi. Morì il 12 o 21 novembre 1532.
Fornito di filosofici e di erudizione biblica ...
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LAGUMINA, Bartolomeo
Giorgio Levi Della Vida
Arabista e semitista, nato a Palermo il 14 luglio 1850, morto ad Agrigento il 2 novembre 1931; abbracciò lo stato ecclesiastico, conseguì la libera docenza [...] alla nomina a vescovodi Girgenti.
Si occupò con grande attività e perizia, specialmente per incitamento di M. Amari, codici orientali della Bibl. Naz. di Palermo (in Cat. di cod. or. bibl. it., Firenze 1889). Studiò anche iscrizioni ebraiche e ...
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TARLATI
Roberto Palmarocchi
. Famiglia aretina. Una tradizione leggendaria li fa discendere da un Tenzone da Colle. Il primo personaggio storico di cui si abbia sicura notizia è un Aldobrando, signore [...] 15). Il nipote di Guccio, Guido, figlio di Angelo e di una Frescobaldi, fu vescovodi Arezzo dal 1313. Per opera di lui, e del il Valdarno. I suoi tentativi di espansione provocarono contro Arezzo una lega diFirenze, Siena, Perugia e Bologna. ...
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zapaterizzazione
s. f. Omologazione al modello politico proposto da José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ «Il sistema italiano, la nostra Chiesa di popolo è stata ed è un elemento decisivo di resistenza alla secolarizzazione nichilistica. Coinvolgerla...
tribuna
s. f. [dalla forma del nomin. del lat. tribunal (v. tribunale), con perdita della -l finale]. – 1. a. In origine, in Roma antica, luogo elevato da cui parlava il tribuno, e poi la parte absidale della basilica civile, dove sedevano...