Nacque il 24 giugno 1170 dai nobili Felice de Guzmán e Giovanna de Aza, in Caleruega (Vecchia Castiglia), e fu il minore di tre fratelli. La nascita di D. fu preceduta da una visione della madre, a cui [...] quali in Tolosa il conte di Montfort, e Folco, già lieto trovatore poi monaco cisterciense e infine vescovodi Tolosa, pure i nemici la concettosa allegoria del Cappellone degli Spagnoli a Firenze. Caratteristica è la composizione della Madonna del ...
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SAN MINIATO (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Odoardo Hillyer GIGLIOLI
Gino SCARAMELLA
MINIATO Città della Toscana nella provincia di Pisa da cui dista 37 km. verso levante. La città si dispiega [...] s. m. Sino al 1927 fu capoluogo di uno dei circondarî in cui si suddivideva la provincia diFirenze; oggi la città, che annovera nel il vico romano di Quarto. Il borgo era annesso alla pieve di S. Genesio e dipendeva dal vescovodi Lucca; ben presto ...
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Nacque, di famiglia fiorentina, a Lamporecchio nel 1497 o '98 e visse i primi vent'anni nel Casentino e a Firenze. Fu protetto dal cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena suo parente, il quale lo mise al [...] di Matteo Giberti, vescovodi Verona e datario di Clemente VII, col quale si trovò nel 1527 al sacco di Roma e nel 1529 all'incoronazione di per cura di Antonio Virgili, Firenze 1885; Antonio Virgili, F. B. con documenti inediti, Firenze 1881 (a ...
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Nato in Mugello, forse nel villaggio La Casa da cui traeva nome la sua nobile famiglia, il 28 giugno 1503, morto a Montepulciano il 14 novembre 1556. Studiò a Bologna, a Firenze e dal 1525 di nuovo a Bologna, [...] il Galateo, così chiamato dal nome di Galeazzo (lat. Galataeus) Florimonte, vescovodi Sessa (1478-1567) che lo incitò che godettero a lungo di straordinario favore.
Scritti: Opere, Firenze 1807; Venezia 1728 e 1752, con biografia, di G. B. Casotti; ...
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Pittore, nato nel 1677 probabilmente a Venezia (secondo altri a Sebenico o a Ragusa), da genitori dalmati, morto l'8 luglio 1753 a Gorizia. Scarse e frammentarie per ora sono le notizie attorno alla vita [...] Gambacorti per S. Sebastiano di Venezia. Poi di nuovo è a Vienna dove, nel 1733, è nominato "pittore di corte et domestico" di Federico Carlo di Schönborn, vescovodi Bamberga e di Würzburg: nel 1734 riceve la commissione di eseguire due quadri per ...
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Scultore, nacque a Padova circa il 1471; morì nel 1532. Figlio di Ambrogio orafo da Milano, fu allievo del padovano Bartolomeo Bellano e suo continuatore. La prima sicura notizia dell'attività del B. lo [...] di Parigi, al South Kensington di Londra, a Berlino al Kaiser-Friedrich Museum, al Bargello diFirenze, al Civico museo dí il bel busto in terracotta policromata del vescovo Bernardo De Rossi, ora nella sacrestia del duomo di Treviso.
L'arte del B. si ...
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Scultore, nato a Padova, da famiglia imparentata forse con i Vecellio, circa il 1565, come si può dedurre dalla sua iscrizione funebre nella chiesa del Carmine a Pisa, dove egli morì nel 1607 in età di [...] 1604, al seguito di Antonio Grimani, vescovodi Torcello, potesse Di una serie di opere ora disperse, la sola fino ad ora pervenutaci di questo periodo è il rilievo di bronzo nella cappella Usimbardi in S. Trinita diFirenze, con il Martirio di ...
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Umanista e storico, nacque a Venezia, probabilmente nel 1515. Ordinato sacerdote a Padova, fu precettore di un nobile veneziano; ma la sua indole non era fatta per la vita ecclesiastica, e dal papa ebbe [...] presso il vescovodi Otranto, poi in Toscana dove, secondo alcune notizie, si fece frate domenicano nel convento di San Marco scuole pie e ripubblicata in due volumi, col testo a fronte (Firenze 1838), e con un'ampia notizia bio-bibliografica.
Il B. ...
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TOLOMEI, Claudio
Camillo GUERRIERI-CROCETTI
Letterato, nato a Siena nel 1492, visse a lungo a Roma al servigio d' Ippolito de' Medici e a Piacenza presso P.L. Farnese. Alla morte di questo, dimorò a [...] vescovodi Tolone. Morì a Roma nel 1555, o, come qualcuno suppone, nel 1557.
Scrisse opere varie di critica, di storia e di filologia di dimostrare che a poche parole e suoni si riduce la diversità tra Firenze e le altre città della Toscana, e di ...
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Umanista, nato nel 1417 a Vigevano, donde si denominò Vigevius o Vigerius, morto a Roma nel 1475. Si recò verso il 1435 all'università di Parigi; nel 1440 era a Mantova alla scuola di Vittoriano, dove [...] di lui (1464). Nel 1461 Pio II lo nominò vescovodi Accia (Corsica), e nel 1464 Paolo II lo trasferì al vescovatodi Aleria: donde il titolo di dei codici latini e greci, Firenze 1905, p. 122; id., La traduzione guariniana di Strabone, in Il libro e ...
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zapaterizzazione
s. f. Omologazione al modello politico proposto da José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ «Il sistema italiano, la nostra Chiesa di popolo è stata ed è un elemento decisivo di resistenza alla secolarizzazione nichilistica. Coinvolgerla...
tribuna
s. f. [dalla forma del nomin. del lat. tribunal (v. tribunale), con perdita della -l finale]. – 1. a. In origine, in Roma antica, luogo elevato da cui parlava il tribuno, e poi la parte absidale della basilica civile, dove sedevano...