Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] vaste polemiche: ed essa fu condannata (con altre tesi in prevalenza averroistiche) dal vescovodi Parigi Étienne Tempier (1277), dagli arcivescovi di Oxford Roberto di Kilwardby (1277) e J. Peckham (1284).▭ La metafisica si corona nella dottrina ...
Leggi Tutto
Maffeo Barberini (Firenze 1568 - Roma 1644). Eletto papa nel 1623, sostenitore convinto della suprema autorità della Chiesa, si mostrò anche geloso della propria autorità personale. Attuò numerose riforme [...] a Parigi (1604), ebbe la porpora nel 1606. Protettore poi della Scozia (1607), vescovodi Spoleto (1608), legato di Bologna (1611-14), prefetto della Segnatura di giustizia, divenne infine papa. Informò la sua azione ai decreti tridentini; impose ai ...
Leggi Tutto
Comune della Lombardia (181,67 km2 con 1.406.242 ab. nel 2020), capoluogo di regione e città metropolitana, è la seconda città in Italia, dopo Roma, e costituisce la massima concentrazione delle forme [...] Maciachini, da piazza Firenze; verso SO e S emersero il Naviglio Grande e il Naviglio di Pavia; verso SE vescovodi Como, fecero di M. una signoria popolare guelfa; essa fu sostituita (vittoria di Desio, 1277), con Ottone Visconti arcivescovo di ...
Leggi Tutto
Alessandro Farnese (Canino 1468 - Roma 1549). Papa dal 1534, il suo pontificato fu segnato soprattutto dalla reazione contro il protestantesimo. Approvò l'ordine dei gesuiti, costituì la Congregazione [...] nella Marca d'Ancona (1502), vescovodi Parma (1509), di Tuscolo (1513), di Benevento (1514), di Ostia (1524); papa dal 1534. Uomo di vivo ingegno e di larga cultura, attinta in massima parte nella Firenze del Rinascimento, dovette l'elezione alla ...
Leggi Tutto
Baldassarre Cossa (Napoli 1370 circa - Firenze 1419), creato da Bonifacio IX cardinale (1402) e legato in Romagna (1403), ebbe parte principale nella convocazione del Concilio di Pisa, e grande influenza [...] riconobbero la legittimità, da altri negata. Aiutò l'impresa di Luigi II d'Angiò contro Ladislao, ma finì col di Martino V. Fu creato cardinale vescovodi Tuscolo (1419) poco prima della morte. La sua tomba, nel battistero diFirenze, è opera di ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Prato 1250 circa - Avignone 1321), forse della famiglia degli Albertini conti di Prato. Domenicano (dal 1266), procuratore generale (1296) e provinciale romano (1297) dell'ordine; vescovo [...] ) e vicario generale in Roma (1302); cardinale (1303), e come tale vescovodi Ostia e Velletri, svolse una poco proficua legazione di pace in Toscana (in particolare a Firenze), in Romagna e nella Marca Trevigiana (1304). Dal 1311 fu cardinale legato ...
Leggi Tutto
Alessandro de' Medici (Firenze 1535 - Roma 1605), figlio di Ottaviano e di Francesca Salviati; fu ambasciatore mediceo a Roma (1569), vescovodi Pistoia (1573), arcivescovo di Albano (1600) e di Palestrina [...] (1596-98), fu il principale mediatore della pace di Vervins (1598). Eletto papa col favore della Francia (1605), resse le sorti della Chiesa per pochissimi giorni. Era stato discepolo e ammiratore di s. Filippo Neri e sostenitore della Controriforma. ...
Leggi Tutto
Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] minaccia del condottiero Paolo Orsini diFirenze, i partiti consegnassero il pieno dominio di Roma nelle mani di Bonifacio IX. Le successive lotte piegato dal vescovodi Recanati Giovanni Vitelleschi. Nel 1453 Stefano Porcari (➔) tentò di spingere la ...
Leggi Tutto
Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] vescovodi Lombez, in Guascogna; indi passò alla corte del cardinale Giovanni, fratello di Giacomo, ad Avignone. Nel 1333, nel corso di il giubileo, passò dalla sua città natale e da Firenze, ove poté incontrare amici e ammiratori, primo fra tutti ...
Leggi Tutto
Rilievo calcareo (516 m) a SE del Monte Cairo in prov. di Frosinone, limitato a E dal fiume Rapido, affluente del Liri, a S e SO del solco in cui passa la ferrovia Napoli-Roma. È scarsamente rivestito [...] Giovanni XXII ordinò che l’abbazia divenisse cattedrale, l’abate vescovo e i monaci canonici, M. tornò a conoscere una vivace attività artistica ed edilizia al tempo dell’abate Ignazio Squarcialupi diFirenze (tra il 1510 e il 1526) sotto il quale ...
Leggi Tutto
zapaterizzazione
s. f. Omologazione al modello politico proposto da José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ «Il sistema italiano, la nostra Chiesa di popolo è stata ed è un elemento decisivo di resistenza alla secolarizzazione nichilistica. Coinvolgerla...
tribuna
s. f. [dalla forma del nomin. del lat. tribunal (v. tribunale), con perdita della -l finale]. – 1. a. In origine, in Roma antica, luogo elevato da cui parlava il tribuno, e poi la parte absidale della basilica civile, dove sedevano...