Calcedonia, Concilio di
Il quarto concilio ecumenico, che inaugurò l’epoca degli scismi fra le diverse Chiese ed ebbe luogo (451 d.C.) nell’antica città della Bitinia (od. Kadıköy, quartiere di Istanbul) [...] . a.C. I personaggi principali furono: Eutiche, archimandrita di un monastero diCostantinopoli, che professava una cristologia di tipo monofisita; Leone, vescovodi Roma, e Domno, vescovodi Antiochia, sostenitori della dottrina delle due nature in ...
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Goto ariano (n. 311 circa - m. Costantinopoli 383). Nato da genitori cristiani provenienti dalla Cappadocia, fu consacrato vescovo (341 circa) da Eusebio di Nicomedia; esercitò il suo vescovato prima in [...] terra gotica a nord del Danubio, poi con i cosiddetti Goti minori in territorio romano, nella Mesia, convertendo al cristianesimo ariano i Visigoti. Scrisse trattati e commenti in greco e latino, inventò ...
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Dottore della Chiesa latina (Stridone, nei pressi di Aquileia, 347 circa - Betlemme 419); di un'agiata famiglia cristiana, Girolamo venne a Roma giovanissimo, con l'amico Bonoso, per compiervi eccellenti [...] ritroviamo ad Aquileia, in un circolo dotto raccolto attorno al vescovo Valeriano e frequentato anche dal suo amico Rufino; ma nel lasciava però Antiochia per seguire a Costantinopoli le lezioni di Gregorio Nazianzeno e perfezionare lo studio del ...
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Diacono romano (m. Siracusa 555). Vescovo dal 531, fu eletto pontefice nel 537 con l'appoggio di Belisario dopo la deposizione di papa Silverio. Il suo nome è legato soprattutto alla sua posizione esitante [...] prima Giovanni II, poi Agapito. Al seguito di Agapito a Costantinopoli, alla sua morte (534) si fece garantire vescovi dell'Africa, della Gallia, dell'Italia settentr., dell'Illiria e della Dalmazia. Nella primavera del 555 V. riprendeva la via di ...
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Prelato e scrittore (n. 1155 circa - m. Cremona 1215), di famiglia cremonese, forse dei Casalaschi. Dopo gli studî di diritto a Bologna e poi, forse, alla scuola capitolare di Magonza, tornò in patria [...] dopo ordinato prete e consacrato vescovo (1185). Ebbe presto grande importanza nella vita della città, di cui difese i diritti su seguito del legato pontificio Pietro di Capua (1203), fu in Armenia e poi a Costantinopoli al momento della 4a crociata. ...
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Fondatore e organizzatore della Chiesa monofisita di Siria, detta perciò giacobita. Nacque a Tellā. Perorò la causa dei monofisiti a Costantinopoli, fu vescovo d'Edessa e morì nel 578. ...
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ZENOBIO, santo
Luigi Giambene
, Vescovo, nato a Firenze verso la metà del sec. IV, morto probabilmente nel 417. Educato nel paganesimo, venne istruito e battezzato dal vescovo Teodoro. Abbracciò la [...] gli affidò varie missioni tra le quali una a Costantinopoli. Dopo la morte di Damaso tornò a Firenze dove seppe acquistarsi tal fama di santità, che, resasi vacante quella sede, ne fu eletto vescovo. Le antiche leggende intorno al suo episcopato (che ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] imperatore a Costantinopoli, grazie al quale era stata lasciata al papa «la sede imperiale» (den Kaiserlichen Sitz) di Roma. Resta in punto di morte per mano del vescovo ariano Eusebio di Nicodemia. Nel racconto di Biandrata, consigliere di principe ...
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STEFANO II
Paolo Delogu
Figlio di un Costantino, apparteneva ad una famiglia nobile romana che aveva le case nella regione della via Lata (via del Corso). Non se ne conosce la data di nascita. Rimasto [...] spedì a Roma il vescovo Chrodegang di Metz ed il duca Autchar, con l'incarico di condurre il papa in Francia. Era intanto tornato a Roma il silenziario imperiale Giovanni, con i messi che il papa aveva inviato a Costantinopoli e con l'ambasciatore ...
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GENESI
M.V. Marini Clarelli
Il primo libro del Pentateuco, che la traduzione greca detta dei Settanta e la patristica designano con il nome di G., narra la creazione del mondo, la storia dell'Eden, [...] della G. nel c.d. paliotto eburneo della cattedrale di Salerno, del 1080 ca. (Salerno, Mus. Diocesano). Si discute però se questa fonte sia giunta da Roma o da Costantinopoli per il tramite di Montecassino (Demus, 1949, pp. 251-258; Gunhouse, 1991, p ...
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macedoniano
agg. [dal lat. Macedonianus]. – Relativo a personaggi storici di nome Macedonio. In partic., macedoniani, eretici semiariani della seconda metà del sec. 4°, che non riconoscevano la divinità assoluta dello Spirito, così detti forse...
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...