Vescovo ariano di Berea (n. Tessalonica - m. 386 circa); deposto nel concilio di Rimini (359), fu poi, col favore imperiale, patriarca diCostantinopoli (370), finché non fu definitivamente deposto (380) [...] da Teodosio. È autore di varî scritti teologici (῾Υπομνήματα), di cui si conserva qualche frammento. ...
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Vescovo (m. 552) di Milano (530 circa); fu a Roma (537) per chiedere aiuto contro i Goti, poi a Costantinopoli (544) e di lì in Sicilia (545) per informare sulla questione dei Tre capitoli papa Vigilio, [...] che accompagnò in Oriente. Festa, 14 gennaio ...
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Vescovodi Ancira (m. 374 circa), la sua posizione è strettamente legata alle polemiche trinitarie del 4º sec. Deciso avversario dell'arianesimo, ai concilî di Ancira e di Nicea (325) fu sempre dalla parte [...] ), il quale però ometteva il suo nome, incluso però esplicitamente nell'elenco degli eretici dal Concilio diCostantinopoli, nel 381. È difficile stabilire la dottrina trinitaria di M. proprio perché (le sue opere essendo perdute) non ci restano su ...
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Vescovodi Antiochia (n. Melitene, Armenia Minore - m. Costantinopoli 381); eletto mentre era in atto una violenta reazione ariana alle decisioni del Concilio di Nicea, M. prese un atteggiamento conciliante, [...] M., sostituito dall'ariano Euzoio; si determinò allora nella chiesa antiochena quella situazione che sfociò, al ritorno di M. dall'esilio (362), all'epoca dell'imperatore Giuliano, nello scisma. M. conobbe nuovamente a due riprese (365-367 e 369-378 ...
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Vescovo monofisita (n. in Georgia 409 - m. Iamnia 491). Nabarnugi, figlio di Bosmyrios re di Iberia (parte dell'od. Georgia), inviato come ostaggio a Costantinopoli all'età di dodici anni, nel 437-38 fuggì [...] . Perseguitato per le sue idee monofisite, si rifugiò a Maiuma, dove nel 446 fu ordinato prete, divenendone poi vescovo nel 453. Esule in Egitto, vi consacrò vescovodi Alessandria il monofisita Timoteo Eluro (457). Tornato in Palestina, si rifiutò ...
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Vescovodi Iconio (n. Cesarea di Cappadocia 340-45 circa - m. dopo il 394); discepolo di Libanio, retore e avvocato a Costantinopoli, datosi poi a vita religiosa, fu eletto vescovo (373-74) su designazione [...] con cui si mantenne in corrispondenza, consultandolo e invitandolo a scrivere il De spiritu Sancto. Assisté ai concilî diCostantinopoli del 381 (ecumenico) e 394, combattendo le eresie dei macedoniani e dei massaliani, che condannò anche nei concilî ...
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Vescovodi Antiochia, di origine tracia, ariano, era tra i fautori di Demofilo diCostantinopoli. Eletto (376) durante lo scisma meleziano vescovodi Antiochia, fu deposto nel 381 in virtù di una legge [...] gli ariani. Chiamato a Costantinopoli nel 386 a succedere a Demofilo, dovette contendere con Marino, un altro prelato ariano, e i suoi fautori. In queste circostanze D. si isolò dalla fazione ariana, e sostenne che, la paternità di Dio datando dalla ...
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Vescovodi Ermiana, in Africa (sec. 6º); durante la controversia dei Tre Capitoli, a Costantinopoli scrisse Pro defensione Trium Capitulorum Concilii Chalcedonensis Libri XII contro origenisti ed eutichiani. [...] Dopo la condanna dei Tre Capitoli per opera di papa Vigilio (548), F. si staccò dalla comunione coi vescovi orientali e dal papa: distacco approfondito dall'ulteriore condanna della sua dottrina da parte del concilio diCostantinopoli (553). ...
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Vescovo (e patrono) di Como (m. 468 circa), forse nativo di Tessalonica; inviato dal papa s. Leone Magno a Costantinopoli, partecipò a un concilio (450) e ottenne che il patriarca Anatolio firmasse il [...] Tomus ad Flavianum di Leone; nel 451, in un concilio di Milano, firmò, anche per il vescovodi Coira, un'altra condanna papale di Nestorio ed Eutiche. Festa, 2 aprile. ...
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Vescovo ortodosso (sec. 19º) di Vidin (Bulgaria), divenuto il più alto rappresentante dei Bulgari di fronte alla Sublime Porta e al patriarcato diCostantinopoli; dopo la creazione della Chiesa ortodossa [...] bulgara (1870), ne proclamò la piena indipendenza dal patriarcato (maggio 1872) e ne fu il primo esarca sino alla morte (1877) ...
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macedoniano
agg. [dal lat. Macedonianus]. – Relativo a personaggi storici di nome Macedonio. In partic., macedoniani, eretici semiariani della seconda metà del sec. 4°, che non riconoscevano la divinità assoluta dello Spirito, così detti forse...
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...