Vescovo (m. dopo il 408) di Gabala presso Laodicea. Predicatore a Costantinopoli, fu avversario di s. Giovanni Crisostomo allora patriarca. Il corpus dei suoi scritti è ancora incerto: commentò le epistole [...] paoline e scrisse molte omelie (per lo più trasmesse dalla tradizione con diverse attribuzioni), che ebbero fondamentale importanza nella storia dell'oratoria sacra occidentale ...
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Vescovo (sec. 5º) di Tolemaide in Fenicia (morto non dopo il 408); predicatore in voga a Costantinopoli (detto perciò Crisostomo), avversario di s. Giovanni Crisostomo e suo accusatore (403) nel sinodo [...] della Quercia ...
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Enea Silvio Piccolomini (Corsignano, od. Pienza, 1405 - Ancona 1464). Di nobile ma decaduta famiglia senese, indirizzato a studî giuridici, fu scrittore e abbreviatore al Concilio di Basilea e si pose [...] del Tirolo per le violenze contro il vescovodi Bressanone, Nicola Cusano. Cercò in ogni modo di organizzare una crociata contro i Turchi per la riconquista diCostantinopoli, con la speranza, insieme, di ristabilire l'unità politica e religiosa ...
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Toscano (m. 461), forse di Volterra, successe a Sisto III (440). Nel suo lungo pontificato, a fronte della profonda decadenza delle strutture politiche dell'Impero, L. affermò vigorosamente l'unità della [...] di Eutiche, la duplicità della natura di Cristo, tesi ribadita nel Concilio ecumenico di Calcedonia (451), che però insieme stabiliva per la Chiesa diCostantinopoli prerogative simili a quelle di le pretese antiromane di Ilario vescovodi Angers, e ...
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Al secolo Brunone dei conti di Egisheim-Dagsburg (Egisheim, Alsazia, 1002 - Roma 1054); vescovodi Toul (1026), aderì al programma riformatore lorenese inteso ad affrancare la Chiesa dall'Impero, restituendo [...] col catapano bizantino Argiro, di fronteggiare le ambizioni dei Normanni di Benevento, esclusa la città che rimase alla Chiesa. Nei confronti dell'Oriente, il conflitto con la Chiesa greca, dopo la scomunica del patriarca Michele diCostantinopoli ...
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Antipapa, col nome di A. III (Roma 815 circa - ivi 878 circa). Fu riconosciuto papa (855) dai legati dell'imperatore Ludovico II in contrapposizione a Benedetto III, che però nel giro di pochi giorni venne [...] dignità. Perdonato, A. divenne segretario di Niccolò I e di Adriano II, che lo nominò bibliotecario della Chiesa di Roma (867). Assistette all'VIII Concilio ecumenico diCostantinopoli (869).
Vita
Nipote di Arsenio, vescovodi Orte, da Leone IV fu ...
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Angelo Correr (Venezia 1323 circa - Recanati 1417); già patriarca diCostantinopoli, e dal 1405 prete-cardinale di S. Marco, si trovò implicato nell'ultima parte della sua vita nelle lotte del cosiddetto [...] V e del successore Giovanni XXIII (Baldassarre Cossa); ma al Concilio di Costanza rinunciò alla tiara (4 luglio 1415), ricevendo in compenso il titolo di cardinale-vescovodi Porto e di legato della marca d'Ancona, nonché il diritto d'avere il primo ...
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Romano (m. 855), protetto da Gregorio IV e fatto cardinale da Sergio II, successe a quest'ultimo (847) e fu consacrato senza la ratifica imperiale di Lotario. La minaccia incessante dei Saraceni, che avevano [...] imperiale. Così intervenne nella lotta tra Ignazio, patriarca diCostantinopoli, e Gregorio Asbestas, vescovodi Siracusa, riaffermando i diritti superiori della Chiesa di Roma e il diritto di appello al papa; formulò nel sinodo romano dell'853 ...
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Suddiacono (n. Gallese, Roma - m. 884) sotto Leone IV, fu adoperato da Niccolò I per i rapporti con la chiesa diCostantinopoli: nell'869 partecipò al concilio che condannò Fozio. Nominato poi vescovo [...] dic. 882, con un'elezione da molti ritenuta invalida, essendo egli già vescovo. Il suo pontificato significò un mutamento di rotta: fu restituito il seggio episcopale al vescovodi Porto, Formoso (poi papa), e i rapporti con l'Oriente si fecero tesi ...
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Figlio (n. 454 circa - m. 526) di Teodemiro re degli Ostrogoti della stirpe degli Amali. Succeduto al padre (474), sconfitto il re degli Eruli Odoacre (493), divenne sovrano del regno ostrogoto in Italia. [...]
Inviato in giovanissima età a Costantinopoli come ostaggio (462), ebbe modo d'istruirsi e di conoscere la civiltà greco-romana. Benché ariano, mantenne sempre ottimi rapporti con il vescovodi Roma. In occasione della doppia elezione papale del ...
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macedoniano
agg. [dal lat. Macedonianus]. – Relativo a personaggi storici di nome Macedonio. In partic., macedoniani, eretici semiariani della seconda metà del sec. 4°, che non riconoscevano la divinità assoluta dello Spirito, così detti forse...
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...