ATENOLFO (Atenulfo, Atinolfo, Adenolfo, Adenulfo)
Nicola Cilento
Nacque da Landenolfo, gastaldo di Teano, e fu nipote di Landolfo il Vecchio, gastaldo di Capua (815-843), che era stato l'iniziatore di [...] di riprendere la città: uno dei figli di A. cadde vittima di un loro colpo di mano. Più grave fu la congiura che si organizzò contro A. intorno al vescovodi Benevento, Pietro: ma anche di nel principato, rientrava da Costantinopoli, dove era stato ...
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CITONATO (Citonatus)
Evandro Putzulu
Arcivescovo di Cagliari e, verosimilmente, anche primate della Chiesa sarda, visse nella seconda metà del sec. VII in uno dei periodi più oscuri della storia dell'isola, [...] , elaborò un documento, che riaffermava la tradizionale posizione teologica della Chiesa di Roma. Con esso i vescovi occidentali si presentarono al VI concilio ecumenico, che fu aperto a Costantinopoli dall'imperatore il 7 nov. 680 e si chiuse il 16 ...
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CANONICI, Filippo
Gian Paolo Brizzi
Figlio di Francesco, nacque a Bologna. Molti membri della sua famiglia furono lettori dello Studio e il fratello Giovanni Battista era, nel 1463 nel Collegio dei [...] dall'Aubusson a Costantinopoli, che aveva lo scopo di non "alterare il malizioso animo" di Bāyazīd sul reale canonicato lasciato libero dal fratello Giovan Battista, nel 1478 divenuto vescovodi Faenza. Morì il 12 marzo 1513 a Bologna.
Leandro ...
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FENAJA, Benedetto
Paolo Alvazzi Del frate
Nacque a Roma il 20 febbr. 1736 da una famiglia di modesta condizione. Compiuti gli studi presso i gesuiti del Collegio Romano, entrò nella Congregazione della [...] 1805 un ruolo di primo piano nella ritrattazione delle celebri proposizioni gianseniste, da parte del vescovodi Pistoia Scipione de' F. patriarca diCostantinopoli.
Le persecuzioni nei confronti del clero, seguite all'occupazione di Roma da parte ...
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GIUSTINIAN, Marco
Giorgio Ravegnani
, Figlio di Pancrazio, che divenne procuratore di S. Marco nel 1270 e morì il 21 sett. 1277, appartenne al ramo di S. Pantaleone della famiglia veneziana. Non si [...] inviata da Venezia dopo la caduta dell'Impero latino diCostantinopoli (25 luglio 1261) - si inseriva nel quadro sei mesi e, quando fu eletto podestà di Cremona, con l'aiuto dei partigiani del vescovo lasciò segretamente la città senza sottostare al ...
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BAROZZI, Angelo
Gianfranco Spiazzi
Patriarca di Grado dall'agosto del 1207 al giugno del 1237; in precedenza era stato pievano di San Giovanni di Rialto e cappellano di San Marco. Nel 1213 ottenne da [...] diCostantinopoli, Giovanni Tiepolo, assegnò al patriarca l'annuo censo di 20 iperperi d'oro per alcuni terreni di priore di San Benedetto di Padova. Ma nel 1234 sorsero altri screzi poiché il vescovodi Castello si rifiutava di accogliere ...
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FALIER, Bonifacio
Irmgard Fees
Vescovodi Castello dal 1120 al 1133, apparteneva alla influente famiglia veneziana. I genealogisti veneziani Barbaro e Cappellari lo presentano come figlio del doge Ordelaffo [...] in Costantinopoli con tutti i relativi diritti. Dopo il doge sottoscrissero il documento di donazione influenti veneziani, tra cui un "Bonifacius Faledro, clericus" e "capellanus" della chiesa di S. Marco.
Nel 1120 era morto il vescovodi Castello ...
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AUSANO
Rodolfo Toso D'Arenzano
Fu vescovodi Milano per circa tre anni, probabilmente dal 558 al 561 (ma alcuni autori hanno ritenuto dal 556 al 559). Nel sec. XIII, quando le famiglie nobili milanesi [...] papa Vigilio si adattò a firmare la condanna dei "Tre Capitoli" pronunciata nel concilio diCostantinopoli l'anno prima, vi fu un'immediata reazione da parte di molti vescovi, che sfociò in uno scisma. Da alcune lettere del papa Pelagio 1, succeduto ...
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ANDREA
Alessandro Pratesi
Eletto arcivescovo di Bari, a quanto sembra da una minoranza, nel1061, sarebbe stato consacrato due anni dopo; certamente aveva già ricevuto la consacrazione nel maggio 1063, [...] l'attribuzione al 1062 o 1063 di una lettera di Alessandro II ad Arnaldo arcivescovo di Acerenza, Ursone (?) arcivescovo di Bari (si noti, non di Canosa) e Ambrogio vescovodi Terracina. Nel 1066 A. sarebbe andato a Costantinopoli, e c'è chi vede in ...
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AZZOLINI (Azzolino), Decio
Gaspare De Caro
Nacque a Fermo nel 1549 o nel 1550 da Pompeo, di nobile famiglia. Divenuto sacerdote, il cardinale Felice Peretti, vescovodi Montalto, che era stato in rapporti [...] vaticana, il 5 novembre di quello stesso anno vescovodi Cervia e il 18 dicembre cardinale del titolo di San Matteo in Merulana.
esame la proposta del re di Polonia Stefano Báthory per una spedizione contro Costantinopoli attraverso la Russia. Dopo ...
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macedoniano
agg. [dal lat. Macedonianus]. – Relativo a personaggi storici di nome Macedonio. In partic., macedoniani, eretici semiariani della seconda metà del sec. 4°, che non riconoscevano la divinità assoluta dello Spirito, così detti forse...
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...