Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] si accentrava da e per Roma, Faenza, Lucca e Pisa; col nome di Florentia fu municipio, poi Cesare vi dedusse una colonia (resti del foro e delle mura che avevano un perimetro di 2000 m); la sua relativa importanza in età imperiale è documentata sia ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] Claudio divenne semplice colonia.
Disputata fra Goti e Bizantini, dal 553 restò a questi ultimi, sotto il controllo di un duca con potere militare e civile. Il duca-vescovo Stefano II (755-800), di fronte al tentativo di Bisanzio di riunire in un ...
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Stato dell’Africa australe, che occupa l’estrema parte meridionale del continente, confinando a NO con la Namibia, a N con il Botswana e lo Zimbabwe, a NE con il Mozambico e lo Swaziland, e inglobando, [...] allo scontro con gli Zulu. Con il pretesto di difendere da questi ultimi i coloni europei, la Gran Bretagna si annetté nel 1877 dal vescovo anglicano D. Tutu, premio Nobel per la pace nel 1984, essa aveva il compito di stilare un elenco di coloro ...
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Comune della Liguria (240,29 km2 con 565.752 ab. nel 2020), capoluogo di regione e città metropolitana. Sorge nel punto più interno dell’arco litoraneo ligure a ridosso dell’Appennino, dove questo si deprime [...] nel 10° secolo.
Nel 1056 l’accordo tra il vescovo e la nobiltà d’origine viscontile e la conseguente rinuncia genovese in Siria, anche dopo la caduta di Gerusalemme (1187). Le coloniedi Siria attiravano una parte notevole del commercio carovaniero ...
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Stato dell’Africa australe, di forma quasi circolare, privo di sbocco al mare e compreso tra: la Zambia a N, il Mozambico a N e a E, la Repubblica Sudafricana a S, il Botswana a O.
Nell’insieme, lo Zimbabwe [...] Successivamente, un’immigrazione di popoli Zulu (tra cui gli Ndebele), e infine l’arrivo dei coloni britannici, completarono il da OUA e ONU, portarono alla nascita di un governo presieduto dal vescovo nero Abel Muzorewa. Pressioni britanniche e del ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] quella di Bar Kōkĕbā (132-35), scoppiata quando Adriano volle ricostruire G. come coloniadi un patriarca armeno-gregoriano. Vi hanno pure autorità un vescovo copto-monofisita, un metropolita nestoriano e dal 1841 un vescovo anglicano.
Regno di ...
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(fr. Genève; ted. Genf) Città svizzera (179.971 ab. nel 2008), la maggiore della Svizzera francofona, capitale dell’omonimo cantone. Sorge a 378 m s.l.m., all’estremità sud-occidentale del lago omonimo [...] Elvezi, sotto il dominio romano fu un vico (Genava) della coloniadi Vienne. In mano ai Burgundi per effetto delle invasioni barbariche all anche dell’appoggio del conte di Savoia, finché nel 1387 il vescovo dovette riconoscere i diritti della ...
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Comune della Lombardia (64 km2 con 48.835 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata nella bassa Pianura Padana, nella parte interna di un’ansa del Mincio, circondata dall’acqua su tre lati; ciò [...] M. fu occupata dai Galli e, in seguito, Roma vi fondò una colonia, Mantua, ricordata già nel 214; durante le guerre civili perdette per confisca di contea (10° sec.), fu assediata da Enrico IV (1091), che poi ne accrebbe i privilegi. Il vescovo ...
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Comune della prov. di Udine (36,8 km2 con 3487 ab. nel 2007).
Colonia fondata dai Romani nel 181 a.C. nel paese dei Carni; rinforzata e ingrandita più volte, dal 90 a.C. divenne municipio. Quartiere invernale [...] fra cui quella di L. Manlio Acidino, fondatore della colonia.
Fra i monumenti medievali è di notevole rilievo la grande luogo di una basilica più antica: si è conservato un pavimento mosaicato con simboli cristiani, che reca l’iscrizione del vescovo ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] al di sopra, lo splendido ciborio scolpito, opera del vescovo Stefano nell'età di Leone iii dell'antica Palestrina, Atti Conv. Palestrina 1988, Palestrina 1989, pp. 33-48; colonia sillana: L. Quilici, in AL, 5 (1983), pp. 88-103; centuriazione: ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...