RUGGIERI, Fulvio
Raffaele Caldarelli
– Nacque a Bologna nella prima metà del secolo XVI. Un Lelio Ruggeri, figlio di Tommaso, docente di diritto nell’Ateneo bolognese tra il 1561 e il 1562, anno della [...] pp. 50-56). Tuttavia il suo diario di viaggio contiene una vasta messe di informazioni che possono essere valorizzate dagli studiosi di storia locale (p. 59) e non solo (vedi le notizie sul vescovodi Münster Wilhelm von Ketteler, cfr. Po-chia Hsia ...
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ENGELBERTO (Enghelberto)
Irmgard Fees
Conte di Gorizia, secondo di questo nome dal 1132; era figlio del conte Mainardo (I), il capostipite della dinastia, e della di lui consorte Diemot.
Dei suoi fratelli, [...] vescovodi Treviso; Mainardo fu conte di Schönburg. Sua sorella Beatrice fu monaca nel monastero di S. Maria in Aquileia.
E. era legato da vincoli di da Colonia riusci, grazie all'arte della persuasione ed al pagamento di una certa somma di danaro, ...
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GIRALDI, Luca
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze da Niccolò il 27 febbr. 1493. Sulla sua giovinezza non si dispone di alcuna notizia. Probabilmente venne associato ancora molto giovane ai traffici mercantili [...] brillante vescovodi Angra, e praticare atti di munificenza, come la distribuzione di grano a prezzo di costo in tempo di carestia, investimenti e degli eventuali profitti realizzati dal G. nella colonia. Certo è che nel 1561 ampliò i suoi interessi ...
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ODDI, Niccolo
Antonio Menniti Ippolito
ODDI, Niccolò. – Nacque il 26 settembre 1715 a Perugia, primo dei cinque figli di Marcantonio, conte di Schifanoia, e della contessa Altavilla Ranieri.
Il fratello [...] e il 14 gennaio successivo arcivescovo titolare di Traianopoli, ricevendo la consacrazione a vescovo nella cattedrale di Viterbo dallo zio Giacomo il 20 gennaio.
Il 12 febbraio 1754 fu destinato alla nunziatura diColonia, che poté raggiungere il 9 ...
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MINUCCI, Ferdinando
Elvio Ciferri
– Nacque a Firenze il 18 genn. 1782 da Bartolomeo, di famiglia nobile aggregata al patriziato di Volterra dal 1750, e da Maria Lucrezia Maddalena Querci, e fu battezzato [...] -Eustache d’Osmond, vescovodi Nancy, eletto da Napoleone Bonaparte, mai riconosciuto da Pio VII. Per questo nel 1810 fu arrestato, trasferito a Livorno e da qui inviato a Bastia in Corsica, dove trascorse tre anni in una colonia penale, insieme con ...
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FOSCARI, Francesco
Paolo Preto
Nato a Venezia il 30 dic. 1704, da Sebastiano e da Elena Correr, ricevette un'ottima educazione letteraria da precettori privati e fu avviato alla carriera politica. Fu [...] del patriarcato d'Aquileia (1411-1751), Udine 1888; Passaggio dell'elettore diColonia per Venezia (1755), a cura di F. Bombardella, Venezia 1893; P. Molmenti, Carteggi casanoviani. Lettere di G. Casanova e di altri a lui, I, Venezia 1916, pp. 61 s ...
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BOSSI (Bosio, Bossio, Bosso), Francesco
Adriano Prosperi
Nacque a Milano da Egidio, giureconsulto e patrizio milanese, e da Angela de' Pieni all'inizio del sec. XVI.
I suoi studi furono di carattere [...] del suddiaconato nel luglio 1568, il 2 agosto fu creato vescovodi Gravina. Da questa data ha inizio la sua attività , lo si ebbe quando, trattandosi di nominare il primo nunzio per la nunziatura stabile diColonia, il suo nome venne suggerito al ...
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GADDI, Giovanni
Vanna Arrighi
Figlio di Taddeo di Angelo e di Antonia di Bindo Altoviti, nacque a Firenze il 25 apr. 1493.
La sua famiglia si dedicava con successo all'attività bancaria, con imprese [...] Gaddi nel 1525 circa come precettore di Lorenzo Lenzi, nipote del G., futuro vescovodi Fermo; passato poi a Roma A. Caro, Lettere familiari, a cura di A. Greco, Firenze 1957-61, I (cfr. Indici, vol. III); B. Cellini, Vita, Colonia s.d., pp. 64, 113; ...
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GATTI (Gatto), Giovanni
Silvano Giordano
Figlio di Gerlando, nacque verso il 1420 a Messina, dove il padre, nativo di Agrigento, si era trasferito.
Entrò giovinetto nel convento di S. Domenico della [...] 'istruzione religiosa della colonia genovese ivi residente.
Dal 1461 al 1466 fu lettore di arti nello Studio di Ferrara; il suo A Lione il G. ricevette la notizia della sua nomina a vescovodi Cefalù (1° giugno), ottenutagli dal re Giovanni d'Aragona, ...
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PALLAVICINO, Opizio
Antonio Menniti Ippolito
PALLAVICINO (Pallavicini), Opizio. – Nacque a Genova il 13 o il 15 ottobre 1632, da Gianfrancesco e da Aurelia di Lazzaro Spinola (così Weber-Becker, 1999, [...] si adoperò, per conto della congregazione dei vescovi e regolari, a controllare e a cercare di risolvere dissidi tra ecclesiastici – ma soprattutto nei periodi passati a Colonia e in Polonia.
A Colonia giunse il 1° aprile 1673. La sua attività ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...