Le origini dell'odierna Caserta (il nome deriverebbe da Casa hirta "Casa erta") vanno ricercate in una borgata che sorge a NE. della città, e a circa 7 km. di distanza, cioè nella piccola borgata di Casertavecchia, [...] e in cui finirono col trasferirsi (nel 1842) i vescovidi Caserta, i quali avevano pur essi abbandonato il vecchio paese ospitalità di. Maria Carolina e per la vicina coloniadi S. Leucio.
Bibl.: C. Esperti, Memorie istoriche della città di ...
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Città della provincia di Catanzaro, situata all'inizio del margine settentrionale della tozza penisola che tra il Neto e il Tacina si spinge nel Mare Ionio (v. marchesato). Il nome corrisponde, nella forma [...] in poi, l'esistenza di Crotone, come del resto quella di tutte le colonie greche della Lucania e del Bruzio, fu di giorno in giorno sempre più longobarda, una piazza forte, e dei suoi vescovi spesso si servirono come intermediarî col mondo politico ...
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Capoluogo di provincia, nell'interno della Campania. Antico il nome (Abellinum), ma non il sito della città, che gli scrittori dell'età romana ricordano come appartenente agl'Irpini e posta nell'alta valle [...] menzione di una basilica e di un portico. Il titolo che ebbe quale colonia romana ci è attestato da una lapide: colonia Ven( abbazie sorgevano, particolarmente per opera del vescovo Amato (Nusco) e di Guglielmo da Vercelli, che dal suo cenobio ...
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Città delle Marche, in provincia di Ascoli, sede arcivescovile; è sita al centro di un vasto territorio di colli coronati di paesi e degradanti all'Adriatico, tra Chienti e Aso - la "Fermana" -, cui impresse [...] Ausculum, centro principale dei Picenti, fu colonia latina nel 264 con diritto, per poco, di moneta e confermò il suo nome con agli Estensi nel 1214, ebbe anche per principe il proprio vescovo (1217-1233); conquistata da Federico II (1242), poi da ...
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Città della Spagna, capitale della provincia omonima. Sorge ad 856 m. s. m., dove l'altipiano che occupa la parte centrale della provincia (v. sotto) si avvicina al margine NO. del bacino dell'Ebro, in [...] costruita come la precedente da Simone da Colonia, racchiude la tomba del vescovo Acuña lavorata dal de Siloe e un grande altare di marmo rappresentante l'albero di Jesse. Sono anche degne di menzione le cappelle del Santo Cristo; della Presentazione ...
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(v. lipari, isole, XXI, p. 232)
Archeologia. - Un quarantennio di ricerche sistematiche (frutto delle quali è il Museo Archeologico Eoliano di Lipari, più volte ampliato) permette di tracciare un quadro [...] acropoli i Cnidii superstiti della sfortunata spedizione di Pentathlos, intesa a fondare una colonia greca a Lilibeo. La nuova Lipára deve che massacrano il vescovo, il clero e gli abitanti che non portano via schiavi. Le reliquie di s. Bartolomeo, ...
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MÁLAGA (A. T., 43)
Giuseppe CARACI
Giovanni DALMASSO
Federico PFISTER
José F. RAFOLS
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
José A. DE LUCA
Città dell'Andalusia, per popolazione (160.228 ab. nel 1930) la quinta [...] vescovo Hostegesis convocò un concilio a Cordova. Dopo la caduta del califfato, fu fatta capitale d'uno dei cosiddetti regni di escluso quello stesso di Málaga, il cui sviluppo recente è in gran parte in funzione dell'antistante colonia riffena. Molto ...
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TERAMO (A.T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Ignazio Carlo GAVINI
Arturo SOLARI
Roberto ALMAGIA
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Città dell'Abruzzo, sul versante del Mare Adriatico, dal quale dista in linea d'aria circa 30 km. [...] esigeva un edificio ben più ampio; e ciò potè realizzare il vescovo Nicolò Degli Arcioni (1317-1355) demolendo l'abside e prolungando era addetta all'agricoltura (con prevalenza dicoloni, ovvero di agricoltori conducenti terreni proprî, usufruttuarî, ...
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Figlio di Costantino il Grande e dell'imperatrice Fausta, cesare dal 323 o 324 al 337, augusto dal 337 al 361. Nacque probabilmente a Sirmio in Pannonia, il 7 agosto 317 o 318. Fu eletto cesare dal padre [...] morte di Gallo, C. fu solo a portare il titolo imperiale. Ma, in seguito alla breve usurpazione, avvenuta a Colonia, del soverchia misura l'ascendente di cortigiani e divescovi ariani (come Valente di Mursa e Ursacio di Singiduno), e dimostrò spesso ...
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TARRAGONA (A. T., 41-42)
Clarice EMILIANI
Federico PFISTER
José F. RAFOLS
Federico PFISTER
José A. DE LUCA
Clarice EMILIANI
Città marittima e porto della Catalogna, capoluogo dell'omonima provincia [...] Colonia Iulia Victrix Triumphalis) e ne fece la capitale della più vasta fra le 3 provincie della Hispania da lui ricostituite e che prese appunto il nome di Tarraconensis (v. tarraconense) nonché il capoluogo di tempi del vescovo martire Fruttuoso, ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...