Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] del Signore (dominicum) con riferimento alla celebre chiesa diAntiochia, la cui costruzione Costantino iniziò e portò a fatte agli inizi del Seicento da Gabriel de l’Aubespine, vescovodi Orléans nel suo commento a Ottato contro «homines illi qui ...
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Costantino nel Codice Teodosiano
La raccolta delle leggi per un nuovo Codice
Rita Lizzi Testa
Nella vastissima bibliografia internazionale su Costantino, per quanto paradossale ciò possa sembrare, non [...] diAntiochia avesse accettato la condanna di Nestorio (dal 431 ritiratosi di nuovo nel suo monastero) in nome di una ‘Formula di riunione’ (redatta forse da Teodoreto di in 1,7,9 l’imperatore chiede ai vescovidi assidersi tra loro, laddove in Eus., v ...
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VIABILITÀ, REGNO D'ITALIA E REGNO DI GERMANIA
TThomas Szabó
Federico II aveva ereditato un Impero che si estendeva dal Mare del Nord fino alla Sicilia e dalla contea di Borgogna e dalla Provenza fino [...] può osservare nell'area anseatica. Nel 1219 il vescovodi Ratzeburg rinunciò nei confronti della vicina città di Lubecca alla quota che gli spettava del pedaggio (teloneum) di Dassow e promise di provvedere con suoi materiali alla riparazione della ...
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Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] probabilmente era canonico della cattedrale di Capua, prima di diventare nel 1219-1220 vescovodi Patti, P. potrebbe essere stato in rapporti d'amicizia con il medico e filosofo Teodoro diAntiochia (v.) e con altri studiosi, e nelle sue lettere ...
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Giudici, Regno d'Italia
Mario Ascheri
Thomas Szabó
Nel corso del lungo periodo federiciano giunse a maturazione una trasformazione profonda delle istituzioni pubbliche nel Regno. Essa non poté non [...] , o la facoltà di confermarli nella loro attività dietro pagamento di una tassa, al vescovo Corrado di Metz e Spira (ibid.); nel 1239 ai suoi legati generali e al figlio Enzo (ibid.), e nel 1246 al figlio Federico diAntiochia, vicario generale della ...
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NOTAI, REGNO D'ITALIA
GGiorgio Tamba
Poco prima della incoronazione imperiale di Federico nel novembre 1220, Ranieri da Perugia aveva pubblicato in Bologna la sua prima opera teorica di notariato, il [...] Alberto, arcivescovo di Magdeburgo, Geboardo di Arnstein, Enzo re di Sardegna, Tommaso di Savoia e, con tutta probabilità, Marcellino Pete, vescovodi Arezzo e legato imperiale nella Marca anconetana. Ma al figlio Federico d'Antiochia, creato vicario ...
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BENEDETTO D'ISERNIA
FFederico Martino
Le non molte notizie che abbiamo intorno a B. delineano il quadro di una esistenza vissuta all'ombra di Federico II e della sua politica. Nato a Isernia sullo scorcio [...] causa ghibellina, forse al seguito di Pandolfo di Fasanella (v.) e Federico diAntiochia (v.), rappresentanti dello Svevo qualche giurista di rilievo, come Giovanni Fagioli. Quando, dopo la morte dell'imperatore, nel 1251 il vescovodi Arezzo occupa ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] di Egitto, che al tempo di Augusto superava certamente il mezzo milione di abitanti, Seleucia del Tigri, che l'equiparava, Antiochia permanere di una reminiscenza romana, sia senz'altro il frutto di una tendenza locale. Il nome di qualche vescovo (p ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, [...] alle grandi metropoli dell'oriente cristiano, Alessandria, Antiochia, Costantinopoli, Seleucia-Ctesifonte, e le varie crkveno pravo, Mostar 1902; l'autore, vescovo serbo-ortodosso di Zara, è di tendenze anticattoliche: J. Papp-Szilágyi, Enchiridion ...
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Studio di Napoli
GGirolamo Arnaldi
"In regnum nostrum desideramus multos prudentes et providos fieri per scientiarum haustum et seminarium doctrinarum" ('mediante l'attingimento dei saperi e il semenzaio [...] loro inviati, il maestro "G. de Antiochia" e "T. de Cremona" (uno studente?), decide di promuovere il "debitum incrementum" dello Studio quanto non poteva rivolgersi al vescovo. In realtà, il riferimento al vescovo era pleonastico, poiché gli studenti ...
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ignaziano
agg. – Relativo a un santo di nome Ignazio: l’epistolario i., quello di s. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire a Roma all’epoca dell’imperatore Traiano. Più comunem., di s. Ignazio di Loyola (1491-1556), anche con riferimento...