Vescovo (m. dopo il 433) di questa città (Mabbūg), partecipò al concilio di Efeso (431), nel quale avversò s. Cirillo, e dopo il quale continuò a sostenere Nestorio con tanta intransigenza, da rompere [...] i rapporti anche con Giovanni d'Antiochia, dopo la sua riconciliazione con Cirillo; perciò fu esiliato alle miniere di Famothis, in Egitto, ove morì. ...
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ANTIOCHIA sull'Oronte
D. Levi
Detta anche "presso Dafne" (Epidaphne) dal nome del suo magnifico sobborgo e luogo di soggiorno estivo, famoso per le cascate del fiume e per il venerato santuario oracolare [...] di Eutychides; né dagli scarsi trovamenti del territorio siamo in grado di riconoscere uno stile peculiare alla scuola diAntiochia croce; un'altra iscrizione ci dà la data in cui, sotto il vescovo Theodotos, fra il 420 e il 429, fu aggiunto, presso l ...
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Vescovo monofisita (m. dopo il 527) di questa città (in Caria), già immischiato nella controversia teopaschita in Costantinopoli, esiliato sotto Giustino I (518) ad Alessandria, ove polemizzò con Severo [...] d'Antiochia circa la "corruttibilità" del corpo di Gesù Cristo in terra. I suoi seguaci, oltre che giulianisti, furono ϕϑορά) in senso morale, affermando in sostanza che il corpo di Cristo era immune dal peccato originale e dalle sue conseguenze, ...
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Vescovo (m. Cagliari 370 o 371) di Cagliari, nel Concilio di Milano (355) resistette all'imperatore Costanzo, rifiutando di firmare la condanna di s. Atanasio, e fu esiliato in Oriente; liberato dall'editto [...] di Giuliano (361), consacrò in Antiochia come vescovo legittimo Paolino (362), aggravando lo scisma meleziano; ritornato in sede, con la sua intransigenza contro la riammissione dei cosiddetti semiariani e degli ariani pentiti, provocò un nuovo ...
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Vescovo (n. in Dalmazia 330-40 - m. poco dopo il 400) di Altino (dopo il 375); dapprima monaco in Aquileia, amico di s. Gerolamo, che l'ebbe compagno per breve tempo in Antiochia (373), gli diresse poi [...] qualche lettera e gli dedicò i commentarî a Salomone e a Tobia. Come vescovo, prese parte al sinodo d'Aquileia (381). Festa, 3 luglio. ...
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Antiochia, scuola teologica di
Centro culturale e scuola teologica fiorita ad Antiochiadi Siria, dove era presente una numerosa colonia giudaica, costituita in un’organizzazione a parte che subì anche [...] preminente, riconosciuta ufficialmente nei concili di Costantinopoli (381) e di Efeso (431). Nel 2° sec. si affermò la figura del grande vescovo martire, s. Ignazio; nel 3°, quelle del vescovo eretico Paolo di Samosata e di un altro martire, Luciano ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] edificare una chiesa occorre il consenso scritto del vescovo diocesano, il quale, per concederlo, deve accertare costantiniana diAntiochia); la chiesa cruciforme con l’altare all’incrocio di quattro bracci (probabilmente i SS. Apostoli di ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] alla prima metà del 2° sec. e originario della Siria o dell'Asia Minore. Verso l'anno 200 il vescovo Serapione diAntiochia ne sconsigliava la lettura. È noto oggi per un ampio frammento in cui il racconto della passione, riutilizzando liberamente i ...
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Teologo e scrittore cristiano (Antiochia 330 circa - Tarso 392); nel 360 fondò ad Antiochia un asceterio che ebbe tra gli adepti s. Giovanni Crisostomo e Teodoro di Mopsuestia. Seguace di Melezio, sotto [...] ): da quel tempo data l'amicizia con s. Basilio. Vescovodi Tarso (378), fu da Teodosio, ratificando le decisioni del II I del 381), proclamato modello dell'ortodossia per la diocesi di Oriente. Scrisse moltissimo, e la sua influenza fu assai vasta ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] all’autorità delle Chiese (Roma contro Alessandria o Antiochia, o Costantinopoli ecc.), divennero materia su cui gli ma fu piegato dal vescovodi Recanati Giovanni Vitelleschi. Nel 1453 Stefano Porcari (➔) tentò di spingere la popolazione a ...
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ignaziano
agg. – Relativo a un santo di nome Ignazio: l’epistolario i., quello di s. Ignazio di Antiochia, vescovo e martire a Roma all’epoca dell’imperatore Traiano. Più comunem., di s. Ignazio di Loyola (1491-1556), anche con riferimento...