Tivoli Comune della prov. di Roma (68,4 km2 con 52.853 ab. nel 2008). Il centro è situato sulle pendici N dei M. Tiburtini, a 235 m s.l.m., alla sinistra dell’Aniene, nel punto dove questo salta, con [...] voce sabina teiba o teba «colle, luogo elevato», sono leggendarie. Ancor prima del foedus Cassianum faceva parte della lega delle e i suoi membri furono i decuriones Tiburtes. Sede di vescovo dal 4° sec., nel Medioevo fu danneggiata dai Goti, ma ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] P. Toubert, Les structures du Latium médiéval. Le Latium méridional et la Sabine du IXe à la fin du XIIe siècle (BEFAR, 221), Roma 1973 edificata dal vescovo Absalon nel 1167 a Copenaghen; altri esempi danesi di mura fortificate della fine del ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] , prodotto della nuova fase di fioritura monastica benedettina promossa dai vescovi Teodolfo e ivi, pp. 269-306; M. Doria, San Matteo, ivi, pp. 307-316; A. Frondoni, Santa Sabina, ivi, pp. 317-344; I. Mangini, San Siro di Struppa, ivi, pp. 345-364; R. ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] ) solo Alessandria ebbe un vescovo, mentre le piccole comunità cristiane della Chóra (la regione egiziana Delvoye, Eléments iconographiques gréco-romains dans l'art copte: le "châle de Sabine" au Musée du Louvre, Chronique d'Egypte 60, 1985, pp. 48- ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] . Menna ad Abū Minā (tomba di s. Menna), a Gerusalemme quella della tomba di Maria a Getsemani (vani scavati nella roccia) e quella di Apollonj Ghetti, La chiesa di S. Maria di Vescovio antica cattedrale di Sabina, RivAC 23-24, 1947-1948, pp. 253- ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] delle navate. La parete d'ingresso ha sovente una o più finestre per l'illuminazione (per es. S. Pietro e S. Sabinadella città si trovava il celebre martyrium di S. Babila, situato a Kaussié presso l'Oronte, a pianta cruciforme, costruito dal vescovo ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] Toscano, Roma 1996, pp. 215-220; G. Ceccarelli, La chiesa di S. Sabino in Spoleto, ivi, pp. 221-229; B. Toscano, Progetto e lunga durata nella l'accresciuta importanza del ruolo dei vescovi all'interno della vasta diocesi spoletina e con l'intensa ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] semplice, ma diffusa nel Medioevo sull'esempio di S. Sabina a Roma; Deichmann, 1957, col. 532); l'inclinazione ), a Guglielmo Durando, vescovo di Mende (1285-1296), il t. della chiesa viene allegorizzato sulla base della Sacra Scrittura, con sviluppi ...
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PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica del cristianesimo [...] inizi del 12° lungo la sezione spagnola della via di Santiago: nella cattedrale di Jaca, Michele in Piemonte, il monte Tancia in Sabina, Le Puy - sarebbero stati scelti in di Childeberto III (695-711), il vescovo Auberto di Avranches, in seguito a ...
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TODI
(lat. Tuder)
Città dell'Umbria (prov. Perugia), sorta su un colle a dominio della valle del Tevere.Occupata in antico da popolazioni umbro-sabelliche, dopo l'89 a.C. entrò nell'orbita politica romana [...] , due delle quali, raffiguranti una Madonna in maestà e un vescovo condotto da 'Umbria e nella Sabina, III-IV, Milano 1938-1940; A. Tenneroni, La cattedrale, il tempio di S. Fortunato e gli avanzi dell'epoca romana comunemente denominati ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
suburbicario
suburbicàrio agg. [dal lat. tardo suburbicarius, comp. di sub- e urbicarius (der., come urbĭcus, di urbs, Urbs) «della città di Roma»]. – 1. Diocesi e sedi s., le sette diocesi e sedi vescovili situate nei dintorni di Roma e governate...