MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] in cui l'assenza di vescovi e di città all'altezza dei grandi metropoliti italiani e delle città nostrane e una nobiltà Così accadde anche all'abbazia di Santa Maria di Farfa, nella Sabina, per la quale si scrisse, a cavallo del XII secolo, che ...
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Vedi BASILICA dell'anno: 1959 - 1994
BASILICA
P. Gros; H. Brandenburg
Basilica pagana (v. vol. II, p. 2). - Nessun altro elemento della panoplia monumentale delle città romane è stato oggetto, nel corso [...] Hier., Epist., 77, 4) era la chiesa della comunità cristiana di Roma e del vescovo di Roma. La chiesa, orientata da E verso di reimpiego (II sec.) fu utilizzata peraltro anche a S. Sabina a Roma intorno al 430.
Con la fine di una produzione ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] Castelli, ausiliare di Piazza a Sabina e Poggio Mirteto. Dallo statuto la Cei è definita riunione dei presidenti delle regioni conciliari che rappresentano tutti i vescovidella nazione. Cardinali e vescovi presidenti formano l’assemblea, mentre ...
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ROMA - Storia, urbanistica, architettura (secoli 12° - 14°)
M. Righetti Tosti-Croce
Secolo 12°. - L'inizio del secolo è segnato a R. dal perdurare della situazione di tensione tra papato e impero che [...] vescovo di Albano. Krautheimer (1980) ipotizza invece che i lavori di ricostruzione fossero già stati iniziati al tempo di Anacleto; essi avrebbero potuto essere stati portati a termine da Innocenzo II, della S. Sabina e la fortezza della famiglia del ...
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Gregorio X, beato
Ludovico Gatto
Tedaldo nacque a Piacenza e appartenne alla nobile famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata in alcun modo con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo dei suoi [...] di Palestrina, Pietro di Tarantasia, cardinale vescovo di Ostia e Velletri, Pietro Giuliani, divenuto titolare della sede di Frascati, e Bertrando di S. Martino, titolare della sede di Sabina); a Lione era atteso anche s. Tommaso d'Aquino che in ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] in lui la qualità di christianus e di epískopos tõn ektòs, e vescovo di coloro che sono fuori (dalla Chiesa), cioè di un ispettore della basilica romana di S. Sabina sull’Aventino, che raffigura due matrone romane quali componenti dell’unica ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] , 1191-1198; in S. Cecilia in Trastevere a Roma; nel coro delle monache in S. Maria Donnaregina a Napoli, del 1330 ca.; in S. Maria in Vescovio presso Torri in Sabina, prov. Rieti, della fine del sec. 13°). La formula italiana non era peraltro meno ...
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SISTO III, santo
Elena Cavalcanti
Dal Liber pontificalis si ricava che S. era romano di nascita, che il padre si chiamava anch'egli Sisto e che il suo pontificato durò otto anni e diciannove giorni. [...] operato di Proclo. Nella stessa data, S. scrisse a tutti i vescovidell'Illirico (ep. 10, ibid., coll. 616-18) in occasione di Nella costruzione di nuovi battisteri all'interno della città (S. Maria Maggiore, S. Sabina, S. Lorenzo in Lucina) S. ...
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URBANO VI
Ivana Ait
Bartolomeo Prignano nacque a Napoli nel 1318. Scarse sono le notizie sulle origini della famiglia. Si ritiene che il padre Nicolò, probabilmente proveniente da Pisa, emigrato a Napoli [...] papa mandava quindi ad Anagni Andrea Caraffa e Guglielmo della Voulte, vescovo di Marsiglia; e per ben due volte anche il raggiunto da Gonzales, priore del convento domenicano di S. Sabina a Roma, amico del cardinale de Luna, nominato portavoce del ...
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Vedi MARIA dell'anno: 1961 - 1961
MARIA
C. Bertelli
Madre di Gesù. Sino al VI sec., che segna il limite cui si spinge la presente opera, sembra di poter distinguere tre periodi nell'iconografia antica [...] che si trova ad Occidente).
Circa lo stesso tempo il vescovo Simmaco faceva raffigurare M. con in grembo il Bambino, sin dal V sec. a S. Sabina a Roma e, sembra, già nel V-VI sec. nella chiesa della Daurade a Tolosa. La più antica testimonianza ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
suburbicario
suburbicàrio agg. [dal lat. tardo suburbicarius, comp. di sub- e urbicarius (der., come urbĭcus, di urbs, Urbs) «della città di Roma»]. – 1. Diocesi e sedi s., le sette diocesi e sedi vescovili situate nei dintorni di Roma e governate...