(A. T., 59-60).
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 602); Geologia e Morfologia (p. 602); Clima (p. 604); Idrografia (p. 604); Flora (p. 604); Fauna (p. 604); Dati sulla popolazione (p. 605); [...] mantenuto vivo nell'esilio forzato dall'ultimo vescovodella comunità, Jan Amos Komenský (Comenius, Sabina (1813-1877) compariva il romanzo sociale, ispirato alle idee socialiste dell'Europa Occidentale.
Tutto il ventennio che va dalla fondazione dell ...
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MOSCA (A. T., 69-70)
Giorgio PULLE'
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Ettore LO GATTO
Cirillo KOROLEVSKIJ
Giorgio VERNADSKIJ
Capitale a un tempo della Russia (R. S. F. S. R.) e della federazione delle repubbliche [...] a Mosca nel 1441 il ristabilimento della comunione con Roma, ma non ebbe favorevole il gran principe Vasilij V e dovette fuggire, lasciando il campo libero a Giona. Isidoro finì la sua vita a Roma, cardinale e vescovo di Sabina, dopo esser passato al ...
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Affermano generalmente gli storici che le origini colonnesi sono avvolte dall'oscurità. Taluno narrò che i C. fossero venuti dalla Germania; e questa opinione fu anche attribuita universalmente a Francesco [...] ad altre terre dello Stato della Chiesa e dell'Italia meridionale.
Primo dei cardinali colonnesi fu Giovanni, abate di S. Paolo, nominato cardinale di S. Prisca da Celestino III nel 1193, che divenne poi cardinal vescovo di Sabina nel 1205. Celebrato ...
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. Famiglia di popolo, venne in Firenze da Val di Pesa intorno alla metà del sec. XIII; primo vi è ricordato nel 1271 un Corsino di Bonaccolto da Pergolato. Ascritta all'arte della lana, acquistò grande [...] , uomo colto, scrittore, raccoglitore della biblioteca, ricca specialmente di opere giansenistiche, nel palazzo romano alla Lungara. Anche morto il pontefice, Andrea (1735-95) fu cardinale a 24 anni, vescovo di Sabina (1776), vicario di Roma, aspro ...
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. Famiglia originaria di Bergamo, si trasferì, con Guigliarello o Guigliadello, a Firenze, nei primi del sec. XII; e prese stanza nel Borgo Ss. Apostoli, dove continuò ad avere case e palazzi nei secoli [...] che, da lui sollecitati, avevano tratto in arresto un socio degli Acciaiuoli per un grosso debito della casa verso il cardinale Pietro Gomez vescovo di Sabina, il prelato scomunicò i priori, e colpì la città con un interdetto, dal quale fu assolta ...
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. Nobile famiglia fiorentina, trapiantatasi nel '500 a Roma, dove molti suoi membri ascesero alle più alte dignità nella curia pontificia. Sembra che già nel Medioevo fosse divisa in tre rami: degli A. [...] concludere la pace di Lione. Nel 1604 ottenne l'arcivescovato di Ravenna, dove portò il fasto della corte romana. Nel 1620, Paolo V lo nominò vescovo di Sabina. Andato a Roma l'anno dopo, per assistere al conclave, vi morì.
Cinzio (1560-1610), figlio ...
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Cospicua famiglia umbro-sabino-romana, fiorita nei secoli XV-XVII. Detta anche dei Chitani o Aequitani, di pretesa classicheggiante origine greco-romano-gallica, diramò dall'umbro castello di Cesi, per [...] di Pierdonato signoreggiò con titoli marchesali e ducali in varî feudi dellaSabina; diede alla chiesa parecchi abati e vescovi (Gianandrea di Cervia e di Todi, morto nel 1569, Angelo, celebre vescovo di Todi 1530-1606, Romolo di Narni 1533-1607), e ...
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Secondo figlio di Carlo II di Valois conte d'Alençon. Entrato nella carriera ecclesiastica, fu successivamente arcidiacono di Brie nella diocesi di Meaux, vescovo di Beauvais (1356), arcivescovo di Rouen [...] del patriarca, che, diventato nel 1384 vescovo di Sabina, rinunciò nel 1388 all'ufficio. Urbano vescovo di Ostia, stette con Bonifacio IX e tentò nel 1394 di trarre a lui l'università di Parigi. Trascorse a Roma e a Tivoli gli ultimi anni della ...
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Cardinale, nato a Napoli il 12 aprile 1812, morto a Roma il 14 maggio 1868. Figlio di un ministro borbonico, fu tra i migliori alunni dell'Accademia dei nobili ecclesiastici. Ebbe diverse cariche in curia [...] e pubblicato cardinale del titolo di S. Agnese, il 15 marzo 1852, fu vescovo di Sabina, abate di Farfa e commendatario dei Ss. Benedetto e Scolastica in Subiaco. Non amico dell'Antonelli e legato al Tosti e ai liberali laici ed ecclesiastici, assunse ...
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Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII di Costantinopoli (1426) [...] dal papa e nel 1449 trasferito alla sede vescovile di Sabina e poco dopo a quella di Tuscolo. Legato pontificio a vescovo di Negroponte e poi patriarca di Costantinopoli. Contribuì alla diffusione in Italia dello studio del greco e specialmente della ...
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vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...
suburbicario
suburbicàrio agg. [dal lat. tardo suburbicarius, comp. di sub- e urbicarius (der., come urbĭcus, di urbs, Urbs) «della città di Roma»]. – 1. Diocesi e sedi s., le sette diocesi e sedi vescovili situate nei dintorni di Roma e governate...