AQUINO, Francesco Maria Venanzio d', principe di Caramanico
Antonello Scibilia
Nato a Napoli il 27 febbr. 1738 da Francesco, duca di Casoli. La sua introduzione a corte, avviata assai per tempo, fu [...] all'A. figurano uomini come mons. S. Ventimiglia, già vescovo di Catania e noto giansenista.
Dopo il 1790, d'altronde, in evidenza accenni cospicui di un risveglio della coscienza costituzionale dei baroni siciliani, timorosi di vedere annullate le ...
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CADORNA, Carlo
Nicola Raponi
Fratello maggiore del generale Raffaele, il C. nacque a Pallanza sul Lago Maggiore l'8 dicembre del 1809. Pallanza era in territorio piemontese, ma i suoi abitanti avevano [...] si trasferì a Casale.
Il trasferimento a Casale, dove era vescovo il liberale Nazari di Calabiana e dove era stata istituita, in parte - contenente la richiesta di riforme politiche e costituzionali: indirizzo che non pare sia stato presentato però al ...
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COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] 1778, dopo esser stato ordinato sacerdote dal vescovo di Imola. In seguito però riprese ad occuparsi II (1897), pp. 164 s.; A. Morelli, L'insegnamento del diritto costituzionale a Ferrara al tempo della Repubblica cisalpina, Venezia 1935, pp. 668 s., ...
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MAFFEI, Scipione
Gian Paolo Romagnani
Nacque a Verona il 1 giugno 1675, terzogenito maschio e ultimo degli otto figli del marchese Giovanni Francesco e della marchesa Silvia Pellegrini.
Dal 1689 al [...] della Repubblica veneta. Non a caso il modello costituzionale inglese era implicitamente proposto come il più vicino agli interesse i teologi veronesi P. e G. Ballerini, sostenuti dal vescovo G. Bragadin, e il domenicano D. Concina. Fra i difensori ...
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ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] è un complesso tessuto di pensiero autoritario e di pensiero costituzionale in cui entrambe le tendenze raggiungono un equilibrio. Il Diplovataccio scrisse che Baldo accusò E. di favorire i vescovi e quindi di aver una cattiva coscienza ed una ancor ...
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DURINI, Angelo maria
Nicola Raponi
Nato a Milano il 24 maggio 1725, figlio del conte Giuseppe e della contessa Costanza Barbavara, fece gli studi di umanità dai barnabiti di S. Alessandro a Milano. [...] fra il 13 e il 14 ottobre si impadronirono del vescovo di Cracovia Gaetano Soltik (doppiogiochista e corrotto), del Radziwill controllo continuò l'elaborazione del nuovo statuto costituzionale della Polonia: questo riconosceva la religione cattolica ...
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EUGENIO IV, papa
Denys Hay
Gabriele Condulmer nacque nel 1383, da Angelo, nobile veneziano, e da Bariola, figlia di Niccolò Correr e sorella di Gregorio XII, pontefice dal 1406 al 1415, anno in cui [...] Costanza che faceva del papa poco più di un monarca costituzionale, dando alla Chiesa quella che è stata definita una Pisa e di lì si era recato a Firenze.
Il Vitelleschi era vescovo di Recanati fin dall'aprile 1430 e le successive tappe della sua ...
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CHIALA, Luigi
Maria Fubini Leuzzi
Nato ad Ivrea il 29genn. 1834 da Giovanni, direttore delle poste locali, e da Marianna Giordano, aveva compiuto gli studi secondari in seminario per iscriversi poi [...] con intenti antigovernativi (nota è la difesa del giornale a favore del vescovo di Torino L. Franzoni in occasione della sua lunga controversia con lo Stato costituzionale piemontese). Poco più tardi, quando il vivace mondo giornalistico torinese si ...
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PETRUCCELLI della GATTINA, Ferdinando. – Nacque a Moliterno, in Lucania, il 28 agosto 1815 da Luigi e da Maria Antonia Piccininni.
La famiglia d’origine apparteneva alla borghesia locale di cultura liberale [...] il crollo del seminario e la morte del vescovo.
Proseguiti gli studi dai gesuiti, il padre lo pose sotto la guida di Ferdinando De Luca, geografo e matematico, già membro del Parlamento costituzionale del 1820. Iscrittosi all’Università di Napoli ...
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D'ALESSANDRO (Alessandri), Alessandro
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1461 a Napoli e quasi certamente appartenne alla nobile famiglia dei D'Alessandro, del sedile di Porto, che aveva già dato alla città [...] a Gabriele Altilio per congratularsi con lui della nomina a vescovo di Policastro (ibid., V 1).
Tra il 1484 , poteri, competenze, funzioni) di ogni singolo istituto dell'ordinamento costituzionale romano: tribù (I 17), comizi (III 17; IV 3 ...
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giurisdizione
giurisdizióne s. f. [dal lat. iurisdictio -onis, cioè iuris dictio; cfr. giuridico]. – 1. a. In senso ampio, la competenza e la facoltà di applicare le leggi, che si concreta nell’attività dello stato (o anche di altri organismi...
udienza
udiènza (letter. ant. udiènzia) s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire]. – 1. Il fatto di udire qualcuno, di dargli ascolto per rispondere e provvedere a quanto chiede o per prendere atto di quanto dice. È ormai...