Vedi RAVENNA dell'anno: 1965 - 1996
RAVENNA (Ravenna, ῾Ραβέννα, ῾Ραουέννα)
F. W. Deichmann
Capitale dell'Impero Romano d'Occidente dal 402-4 al 476; poi del regno di Odoacre e dal 494 del regno ostrogoto; [...] circostanze politiche non impedirono però una seconda fioritura delle arti ad opera dei vescovi, che dal 550 furono elevati al rango di arcivescovi metropolitani.
La conquista longobarda di tutta l'Italia settentrionale e di una parte di quella ...
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Le strutture della Chiesa locale
Daniela Rando
Le origini delle diocesi lagunari
La provincia "Venetia et Histria", che dopo la riforma amministrativa dioclezianea risultò compresa nell'Italia annonaria [...] , che negava a Grado i diritti metropolitani affermandone la soggezione ad Aquileia, il corpo la storia d'Italia, 64), nr. 16, pp. 70-76.
17. Sul vescovo altinate quale "vescovo veneto", R. Cessi, La crisi ecclesiastica, p. 88 (n.). Per Altino- ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] Imperio, onde sorsero gl’esarchi primati ed i metropolitani corrispondenti a’ magistrati dell’Imperio, secondo la quivi la sua sede, e ch’egli ne fosse stato il primo vescovo. E poiché ciò nemmeno bastava al lor intento, bisognò trasformar san ...
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Sinodi, assemblee, convegni ecclesiali
Maria Teresa Fattori
L’attività sinodale e collettiva dei vescovi italiani non trova nel 1870 una data significativa: piuttosto occorre rifarsi alla lunga storia [...] vaste (dei soli metropolitani, di un coordinamento scelto di vescovi o di tutti i vescovi della regione) o genere sinodale, fondato su una base di consenso democratico, in cui il vescovo giocava un ruolo di primus inter pares, e in cui tutti i membri ...
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SIMMACO, santo
Teresa Sardella
S. nacque in Sardegna e il padre si chiamava Fortunato. Il Liber pontificalis non dice nulla di più della sua famiglia e delle sue origini. Da lui stesso si sa che la [...] papale romana, che, in linea di massima, aveva confermato i diritti metropolitani di Arles, conferendo il privilegio dell'uso della dalmatica per i diaconi e del pallio per i vescovi. Più disponibile l'atteggiamento del papa fu nei confronti dei ...
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Martino I, santo
Georg Jenal
Nacque a Todi in data imprecisata.
La sua vicenda si configura come un capitolo dei complessi e travagliati rapporti teologico-politico-ecclesiastici tra Costantinopoli [...] ecumenico). Tra i partecipanti di altri distretti metropolitani d'Italia si possono documentare solo Massimo di papi di fronte al monotelismo, ibid., pp. 103-47.
G. Jenal, Monaci e vescovi al tempo di Martino I (649-653), ibid., pp. 165-86.
A.M. ...
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CODRONCHI, Antonio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Imola l'8 ag. 1748 dal conte Innocenzo e da Giulia Stivivi di famiglia riminese. Compì i suoi studi nel locale collegio retto dai gesuiti, ma anche nell'ambiente [...] dell'episcopato italiano e francese al riconoscimento del suo potere di nomina dei vescovi nelle sedi vacanti e di loro consacrazione, da parte dei metropolitani, anche in caso di mancata approvazione del papa. Il disegno questa volta fallì ...
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BOLOGNETTI, Baldassare (Baltassarre)
Boris Ulianich
Nato a Bologna, dalla famiglia de Surghi (così gli Annales, il Fantuzzi, il Memorabilium... Breviarium, mentre l'Ughelli e il Mazzuchelli affermano [...] -LVIII; G. Fantuzzi, Notizie degli scrittoribolognesi, II, Bologna 1782, pp. 241-243; D. Taccone-Gallucci, Cronotassi dei metropolitani,arcivescovi e vescovi della Calabria, Roma 1902, p. 414; L. von Pastor, Storia dei Papi, XII, Roma 1930, pp. 527 ...
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RAGONESI, Francesco
Alfonso Botti
RAGONESI, Francesco. – Nacque a Bagnaia (Viterbo) il 21 dicembre 1850. Primogenito di Vincenzo e di Rosa Medori, compì gli studi ginnasiali nel seminario interdiocesano [...] arcidiacono del capitolo della cattedrale (1883). Nel 1885 il vescovo di Viterbo e Tuscania, Giovanni Battista Paolucci, lo volle fu negativo e il Gruppo venne censurato dalla conferenza dei metropolitani riunita a Madrid nel marzo del 1921, dopo la ...
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RICCARDI, Giulio Cesare
Pierpaolo Piergentili
RICCARDI, Giulio Cesare. – Nato a Fondi tra il 1550 e il 1552 da Francesco di Alessandro dei marchesi di Ripa, ebbe quattro fratelli: Alessandro, vescovo [...] Con lo stesso spirito Riccardi ridusse i canonicati metropolitani da 42 a 24, per garantire ai canonici e a Belley e disastrosa nella Bresse e nel decanato, i cui vescovi francesi erano assenti e simoniaci, mentre i sacerdoti corrotti e scandalosi. ...
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primate
s. m. [dal lat. tardo primas -atis «principale», der. di primus «primo»]. – 1. letter. Chi per prestigio, censo, autorità e sim. occupa una posizione preminente nella vita sociale e politica di un paese, una città, ecc.: i Longobardi,...
arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...