Capoluogo di cantone del dipartimento dell'Hérault (Francia), con 18.447 ab. (1926). Situata a piè d'una montagna vulcanica, questa città dista attualmente 4 chilometri dal mare.
Fondata dai Rodii su di [...] , fu ceduta a Pipino (752). In quest'epoca Agde, la quale nel 506 aveva visto radunarsi fra le sue mura un concilio di vescovicattolici, diviene nuovamente sede vescovile. Verso la fine del sec. XII, il potere della città passa dai visconti ai ...
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Vescovo romeno cattolico, di rito orientale, nato il 14 luglio 1899 a Londroman, in Transilvania, morto in carcere a VăcăreŞti, il 10 maggio 1950. Dopo studî di filosofia e teologia a Roma, fu consacrato [...] "unita", la rottura col Vaticano e il passaggio all'"ortodossia". Internato dapprima a Dragoslavele-Muscel, fu quindi trasferito, insieme ad altri vescovicattolici, a CǎldăruŞani e infine a VăcăreŞti.
Bibl.: Biserica română unită, Madrid 1952. ...
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In Polonia, sia i discepoli di Lutero, sia i cosiddetti Fratelli Moravi, discendenti dagli Ussiti di Boemia rifugiati in quel regno, spiegarono grande attività per trapiantarvi le loro dottrine. Danzica, [...] Thorn ed Elbing ebbero comunità protestanti, nonostante l'opposizione di Sigismondo I e dei vescovicattolici. Ma sotto Sigismondo II (1548-72) il protestantesimo si diffuse con maggior successo, e le sue varie sette, che già nel 1570 s'erano adunate ...
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Nome di santi: 1. F. di Écija (Flavius Fulgentius), fratello di Isidoro di Siviglia, che gli dedicò il De ecclesiasticis officiis, e di Leandro e Fiorentina; divenne vescovo di Astigi (Écija) tra il 590 [...] un monastero, di cui fu abate: ordinato prete, divenne nel 507 o 508 vescovo di Ruspe. L'ariano re vandalo Trasamondo lo esiliò con altri 60 vescovicattolici in Sardegna, ove fondò un monastero presso Cagliari. Richiamato da Trasamondo, nel 515 ...
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Uomo di stato canadese (Saint-Lin, Quebec, 1841 - Ottawa 1919); deputato liberale al parlamento federale (1874), ministro per le Imposte (1877-78). Capo dell'opposizione liberale (1887-96), protesse l'elemento [...] francese pur osteggiando, nella questione delle scuole confessionali, i vescovicattolici. Primo ministro (1896; fu il primo di origine francese), introdusse il sistema di preferenza doganale a favore della Gran Bretagna e appoggiò l'immigrazione nel ...
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Ecclesiastico statunitense (San Antonio 1931 - Catonsville 2017); ordinato sacerdote nel 1955, ha completato gli studi a Roma e ha partecipato come esperto ai lavori del Concilio Vaticano II. Divenuto [...] -89) di Harrisburg, e dal 1989 al 2007 arcivescovo di Baltimora. Presidente della Conferenza nazionale dei vescovicattolici (1992-95), ha promosso i rapporti tra cattolici ed ebrei. Dal 1994 cardinale con il titolo di S. Maria degli Angeli, dal 2003 ...
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Prelato irlandese (Burnchurch, Irlanda, 1838 - Saint Paul, Minnesota, 1918); emigrato con la famiglia negli USA (1852), studiò in Francia, divenne sacerdote (1861) e cappellano militare nella guerra di [...] e infine arcivescovo di quella diocesi (1888). Il suo vivo interessamento alla questione sociale, il suo atteggiamento democratico e altre dichiarazioni lo resero uno dei più popolari, e al tempo stesso discussi, vescovicattolici degli Stati Uniti. ...
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Ecclesiastico cubano (n. Camagüey 1948). Ordinato sacerdote nel 1972, ha compiuto gli studi filosofici e teologici presso i seminari San Basilio Magno a El Cobre e San Carlos y San Ambrosio di L'Avana. [...] Nominato vescovo nel 1997, arcivescovo di Camagüey nel 2002 e arcivescovo di San Cristóbal de La Habana nel 2016, dal 2007 al 2009 è stato Presidente della Conferenza dei vescovicattolici di Cuba. Nel 2019 è stato creato cardinale da Papa Francesco ...
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Ecclesiastico giapponese (n. Tsuwasaki, Kami-Goto,1949). Ordinato sacerdote nel 1975, dal 2006 al 2011 è stato Segretario Generale della Conferenza dei VescoviCattolici del Giappone. Nominato Vescovo [...] nel 2011 e Arcivescovo di Osaka nel 2014, dal 2016 è Vicepresidente della Conferenza Episcopale giapponese. Nel 2018 è stato creato cardinale da Papa Francesco ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] , quasi di federazione di chiese nazionali o di vescovi. Tale tendenza, come quella affine che aspirava a anglicani costituiscono il 43,5%), e l’Europa del Sud, a prevalenza cattolica (in particolare in Italia e Portogallo i battezzati sono il 92%), ...
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cattolico
cattòlico agg. e s. m. [dal lat. tardo catholĭcus, gr. καϑολικός «universale», der. di καϑ’ὅλου «universalmente»] (pl. m. -ci). – 1. Propr., universale: tiene questa gente [i Peripatetici] oggi lo reggimento del mondo in dottrina...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...