di Stefano Bartezzaghi*La vertigine del nonsensoAgon, alea, mimicry, ilinx: è la filastrocca che si ripetono i lettori di Roger Caillois, lo scrittore, sociologo, pensatore (come definirlo?) che ai Giochi [...] e gli uomini ha intitolato quello che è a tu ...
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La scrittura di Gaia Manzini (Milano, 1974) si caratterizza per una rigorosa precisione e una notevole capacità di entrare in sintonia e risonanza con storie, eventi, personaggi attraverso una lingua duttile e prensile. Spazi bianchi, silenzi, assen ...
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vertigine
vertìgine s. f. [dal lat. vertigo -gĭnis, che aveva anche il sign. di «capogiro», spec. nella locuz. vertigo capĭtis, parallela all’ital. «giramento di testa»]. – 1. ant. o letter. Rivolgimento in senso circolare, rotazione, soprattutto...
vertiginare
v. intr. [der. di vertigine] (io vertìgino, ecc.; aus. avere), raro. – Avere le vertigini, provare una sensazione di vertigine, di capogiro: in certi momenti però, tutt’a un tratto, la sua povera testa vertiginava, e il libro le...
vertigine In medicina, disturbo, transitorio o duraturo, della sensibilità spaziale, consistente nella sensazione di spostamento del corpo rispetto all’ambiente o dell’ambiente rispetto al corpo. Spesso concomitano nausea e vomito. A seconda...
vertigine
Disturbo, transitorio o duraturo, della sensibilità spaziale; a seconda che siano accompagnate dalla sensazione dello spostamento degli oggetti contenuti nel campo visivo o che tale fenomeno manchi, le v. sono distinte in oggettive...