MORTARA, Lodovico
Nicola Picardi
– Nacque a Mantova il 16 aprile 1855 da una famiglia benestante. Il padre, Marco (Mordekai), uomo di vasta e profonda cultura, era il rabbino maggiore della Comunità [...] , venne peraltro previsto, all’art. 3, che il Consiglio dei ministri potesse allontanare dal 1° novembre 1923 i vertici delle cinque Cassazioni regionali. In applicazione di tale norma, Mortara – personaggio autorevole ma scomodo – fu collocato in ...
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LASAGNA, Giovanni Battista (Lazagna, Cattaneo Lasagna)
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova probabilmente poco dopo il 1460. Benché A. Della Cella ipotizzi che la famiglia fosse originaria della [...] eum pronunciata in aula magna palatii ducalis Genuensis die Domenica 16 Ianuarii 1541.
Il L. chiuse la sua carriera ai vertici della Repubblica, le cui istituzioni aveva contribuito a riformare: fu tra gli Otto governatori dal luglio 1542 al giugno ...
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Arte e attività del navigare sull’acqua con imbarcazioni, in superficie (n. sopracquea) o sottomarina (n. subacquea); si pratica in mare (n. marittima: a seconda delle zone percorse, costiera o alturiera; [...] a onde continue adottato su scala operativa è il DECCA, che utilizza una stazione padrona al centro e tre stazioni schiave ai vertici di un triangolo equilatero di 100 miglia di lato. Le frequenze impiegate sono di 70 e 130 kHz. Per poter essere ...
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MAFIA
Giuseppe Giarrizzo
(XXI, p. 863)
La parola e l'immagine. − La storia della m. è stata, e continua a essere in gran parte, storia del ''concetto'' di m. − un concetto in cui peraltro l'immagine [...] Ma nel 1909 a Palermo, in piazza Marina, sarà assassinato J. Petrosino, il poliziotto di New Orleans venuto a indagare in Sicilia sul vertice della m. italo-americana. Il ponte Sicilia-USA già in quegli anni è saldo e continuo, e i mafiosi lo possono ...
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Amministrazione pubblica
Gaetano Stammati
di Gaetano Stammati
Amministrazione pubblica
sommario: 1. Concetti generali: a) l'amministrazione pubblica in generale e le tendenze evolutive in atto; b) pubblica [...] dello Stato; esso si palesa inidoneo a rappresentare la nuova classe di funzionari, specialmente quella che opera ai vertici dell'amministrazione: una categoria di ‛tecnocrati', posti non più ad eseguire ordini o direttive politiche provenienti dall ...
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Sistemi giuridici comparati
Giovanni Bognetti
Sistemi giuridici e grandi modelli
Gli ordinamenti giuridici consistono in gruppi organizzati di soggetti umani i quali, per realizzare fini che coltivano [...] in materia di contratti, per il concetto di consideration; e via dicendo). Inoltre, il precedente giurisprudenziale proveniente dai vertici del giudiziario possiede una forza di vincolo formale per gli altri giudici che manca in genere alle sentenze ...
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Il dolo eventuale nella giurisprudenza recente
Francesco Viganò
Nell’ultimo biennio si sono susseguite in giurisprudenza numerose pronunce – anche della Suprema Corte – che hanno ravvisato una responsabilità [...] sulla propria capacità – insussistente – di poterli evitare con la propria abile condotta di guida14.
2.2 Responsabilità dei vertici di un’impresa per eventi lesivi dell’incolumità dei lavoratori o di terzi
Come anticipato, la tendenza espansiva del ...
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Maurizia De Bellis
Abstract
Viene esaminata l’evoluzione storica della regolazione dei mercati finanziari, dalla legge bancaria del 1936, fino alle riforme realizzate in risposta alla crisi finanziaria [...] particolarmente incisivi. La loro struttura è la seguente: un consiglio delle autorità di vigilanza, composto dai vertici delle autorità nazionali competenti, nonché da un rappresentante della Commissione e delle altre due autorità europee; un ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli maschi dell'uomo politico (sarà, tra l'altro, capo del Consiglio dei dieci) nonché titolare d'un banco privato Andrea (1508-1573) di Giovanni di [...] . -, "entrano nel possesso dei beni temporali senza pigliarsi alcun pensiero delle cose spirituali".
In tanto sbandamento di vertici, cui corrisponde la confusione nella massa dei fedeli, un saldo punto di riferimento è costituito dall'incrollabile e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tendenze della civilistica postunitaria
Stefano Solimano
I civilisti italiani e la formazione del codice civile del 1865
Tra il 1860 e il 1865 la formula codice civile assume un significato di un’alta [...] poi presidente della Provincia, De Filippis deputato di Salerno nella XV legislatura. Pacifici-Mazzoni e Borsari ascendono i vertici della magistratura. I loro commentari rispecchiano la società italiana degli anni Sessanta e Settanta osservata da un ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...