CAPPELLO, Carlo
Angelo Ventura
Nato il 5 giugno 1492 da Francesco di Cristoforo e da Elena Priuli di Piero, in famiglia patrizia veneziana, ricevette assieme al fratello, Bernardo, il poeta, una raffinata [...] del cosiddetto ordine giudiziario - una proposta antioligarchica intesa a impedire l'ininterrotta presenza degli stessi uomini ai vertici dello Stato, "acciò non mai contaminato o guasto / della mia patria il buon libero stato / esser potesse ...
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PICO
Bruno Andreolli
– I Pico sono un ramo del più vasto consorzio parentale detto dei Figli di Manfredo, dal nome di un vassallo dei Canossa vissuto nella seconda metà dell’XI secolo e probabilmente [...] carriera ecclesiastica. Fu lui che nel 1617 riuscì ad acquistare il titolo di duca, portando la famiglia ai massimi vertici della gerarchia nobiliare. Governò fino al 1637, quando, causa la prematura morte dell’unico figlio maschio Galeotto IV, la ...
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DE GREGORIO, Pietro
Grazia Fallico
Nacque a Messina, presumibilmente intorno al 1480, da Giovanni, giureconsulto, e da Contessa (Tissa) Saccano. Nella famiglia, conosciuta e attiva in Messina fino dal [...] di un incarico di fiducia, ma il D. probabilmente preferì rinunciare alla possibilità, che gli si apriva, di raggiungere i vertici delle magistrature centrali, perché troppi interessi suoi e dei familiari lo richiamavano verso la città di origine.
A ...
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MALATESTA (de Malatestis), Carlo
Anna Falcioni
Figlio di Galeotto (I) e di Gentile di Rodolfo da Varano, nacque il 5 giugno 1368. Alla morte del padre, avvenuta nel 1385, acquisì la signoria di Rimini [...] lasciando le redini dello Stato a Giovanni Maria, sotto la supervisione del suocero.
La famiglia Malatesta si confermava così ai vertici della scena politica, detentrice di un potere ingente non solo in Romagna ma anche nel Nord dell'Italia.
Prima di ...
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GRIMANI, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 5 ott. 1677, nel bel palazzetto rinascimentale di S. Polo, sul Canal Grande, secondogenito di cinque fratelli, da Pietro di Marcantonio e da Caterina [...] ininterrottamente, sempre per gli stessi mesi, fino all'elezione al dogato (1741).
Era dunque inserito stabilmente ai vertici del governo, stimato come uomo di vasto sapere, politico esperto, cultore delle scienze, competente nel settore economico ...
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DIEDO, Antonio
Franco Rossi
Figlio di Giovanni di Giacomo e di Fantina di Nicolò Morosini, nacque a Venezia tra il 1390 e il 1393 da antica famiglia patrizia.
Il padre nel 1408 era stato podestà a Drivasto [...] 1451, per tutto il primo trimestre del 1452 fu savio del Consiglio, incarico che lo poneva così ai massimi vertici della struttura politica veneziana e coronava le sue ambizioni di protagonista di primissimo piano.
Alquanto turbinosa e articolata la ...
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D'ADAMO, Agostino
Andrea Fava
Nacque a Serracapriola (prov. di Foggia) il 23 ag. 1876 da Alberto e da Mariannina Tondi. Compiuti i primi studi nelle scuole pubbliche del vicino comune di San Severo, [...] Segretariato dai due successivi governi presieduti da P. Boselli e da V. E. Orlando, mentre i suoi rapporti con i vertici militari non furono incrinati nel passaggio del comando supremo dal Cadorna al Diaz. Oltre ad aver raccolto numerosi attestati e ...
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GIARDINO, Gaetano
Nicola Labanca
Nacque a Montemagno (Asti) il 25 genn. 1864 da Carlo e da Olimpia Garrone.
Entrato nell'esercito appena diciassettenne, fu nominato sottotenente nell'8° bersaglieri [...] italiani che avevano condotto la guerra.
Il dopoguerra consacrò definitivamente la figura del G., ormai assurto ai più alti vertici della gerarchia militare (il 21 dic. 1919 fu nominato fra i cinque generali d'esercito), componente di quell'aeropago ...
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LEMMI, Adriano
Fulvio Conti
Figlio di Fortunato e di Teresa Merlini, nacque a Livorno il 30 apr. 1822. Seguendo le tracce del padre, facoltoso commerciante, si dedicò anch'egli fin da giovanissimo ai [...] gran commendatore del rito scozzese, che riuscì a riunire anche in Italia in una sola organizzazione.
La sua permanenza ai vertici della massoneria coincise con la guida del governo italiano di F. Crispi, cui lo legarono una stretta amicizia e la ...
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GRATI, Giacomo
Enrico Angiolini
Nacque, probabilmente nel 1411, a Bologna, da Pellegrino (nato nel 1383 e morto nel 1437) e da Bartolomea Clarissimi, secondogenito di quattro figli (gli altri, nell'ordine, [...] fu curato nel convento domenicano prima di fare ritorno a Bologna.
Il G. trascorse gli ultimi anni ai vertici della vita bolognese, tanto nelle occasioni di rappresentazione pubblica del potere familiare quanto nei luoghi del potere effettivo: egli ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...