Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca
Christian R. Raschle
Per farsi un’idea delle opere più importanti su Costantino il Grande pubblicate in Germania verso la fine del XIX secolo, è quasi [...] Costantino con l’aspirazione dei cristiani alla pace:
È un fatto triste e pur tuttavia comprensibilissimo, che anche i vertici decisionali della Chiesa – per quanto ne sappiamo – non tradirono la vera disposizione di Costantino, che essi insomma non ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] potere della sede episcopale di Alessandria, che nel giro di pochi decenni appare sempre più potente e collocata al vertice di una struttura monolitica, che non ha pari nel Mediterraneo orientale.
Acquista il massimo interesse il fatto che Costantino ...
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9 maggio 1978: lo schiaffo a Paolo VI. Storia e fallimento della mediazione vaticana per la liberazione di Aldo Moro
Miguel Gotor
Le tre cerimonie, i due corpi del re
Il modo migliore per raccontare [...] del 20 aprile. Si tratta di un episodio credibile, di cui non c’è motivo di dubitare anche perché Curioni, al vertice dei cappellani di tutte le carceri italiane, è verosimile che avesse attivato molteplici canali pur di ottenere il maggior numero di ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] una base di massa che ne evidenziò la fisionomia popolare e che riuscì a contemperare i freni moderati presenti nei suoi vertici politici e parlamentari. D’altro canto, il Ppi si giovò del sostegno offerto da organi d’informazione e istituti di ...
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Dagli antichi Stati all’Italia unita
Marco Meriggi
Durante il biennio 1848-49 il tema della nazione si impose negli Stati della penisola italiana con una risonanza di ampiezza sin lì sostanzialmente [...] di gendarme della penisola e di maggiore ostacolo alla sua indipendenza, sia di uno Stato della Chiesa i cui vertici avevano repentinamente chiuso qualsiasi spiraglio a una evoluzione della vita politica in senso liberale. E, se Roma considerava ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] romano, milanese, napoletano, fiorentino […]» (cit. in Spadolini 1974, p. 139).
Attorno a questa scelta convergevano motivazioni di vertice e di base. Nell’ottica papale, occorreva evitare che la forza del mito nazionale divaricasse le esperienze ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] di teorici e riformatori - molto spesso "stranieri" trapiantati a Roma in qualità di funzionari di Curia e di amministratori ai vertici dello Stato - come A.M. Curiazio, L. Doria, C. Moltò, A. Fabbroni, F. Milizia, F. Cacherano di Bricherasio, A ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] esame la causa) e poi di Wojtyla, eletto il 16 ottobre di quello stesso anno. Lo scandalo Ior che travolse i vertici ecclesiastici all’apertura del nuovo decennio e l’intreccio con le vicende politiche della P2 misero quindi il tema concordatario in ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] forma proprio negli ambienti intellettuali. La celebre formula di Lenin sulla situazione rivoluzionaria, come quella in cui ‟i vertici non possono più, e le basi non vogliono più", può essere usata anche per descrivere la situazione precedente alla ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] e la sconfitta in battaglia di Marco Aurelio Carino, figlio ed erede dell’imperatore Marco Aurelio Caro, che aveva innalzato ai vertici del suo esercito l’ingrato Diocle/Diocleziano. Cfr. E. DePalma Digeser, The Making of a Cristian Empire, cit., pp ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...