Russia, storia della
Francesco Tuccari
Dagli zar al postcomunismo
La Russia ha costituito il nucleo di due grandi formazioni storico-politiche ormai tramontate: l’Impero zarista (fino al 1917) e l’Unione [...] stampo occidentale e chi invece si opponeva a questa prospettiva in nome delle peculiarità della civiltà russa. Gli stessi vertici del potere zarista, a partire dallo zar Alessandro II (1855-81), compresero che era necessario avviare un processo di ...
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LOCATELLI, Antonio
Piero Crociani
Figlio di Samuele e Anna Gelfi, nacque a Bergamo il 19 apr. 1895. Dalla famiglia, di condizioni economiche modeste, fu avviato agli studi tecnici e dal 1908 frequentò [...] la linea di volo risultava invecchiata e insufficiente, i piloti scarseggiavano e ciò, a suo dire, per incapacità dei vertici dell'Aeronautica. Il sottosegretario di Stato per l'Aeronautica, generale A. Bonzani, si dichiarò offeso per la lettera: ne ...
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LAGO, Mario
Giovanni Edoardo Visone
Nacque a Savona il 27 apr. 1878 da Eugenio, magistrato, ed Enrichetta Castellacci. Completò gli studi giuridici all'Università di Genova, laureandosi nel dicembre [...] e in gran parte delle città. Subivano però pesanti interferenze da parte dell'amministrazione italiana, a partire dalla nomina dei vertici, che spettava al governatore.
L'ambito in cui l'azione del L. apparve più decisa fu quello della politica ...
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GAJA, Roberto
Piero Craveri-Lucio Martino
Nacque a Torino il 27 maggio 1912 da Guido e Carlotta Pia Galliani. Seguì gli studi classici nella città natale, dove nel 1932 si laureò in giurisprudenza.
Aveva [...] (1943-1991), Bologna 1995.
Un altro problema che il G. affronterà negli anni della sua permanenza ai vertici del ministero sarà il crescente processo di partitizzazione interna del personale diplomatico, che sarebbe sfociato in atteggiamenti talora ...
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CONCINI, Giovan Battista
Paolo Malanima
Nacque a Firenze nel 1532 da Bartolomeo e Margherita Bartoli.
La sua carriera politica, nell'ultimo trentennio del sec. XVI, e l'incarico di primo segretario, [...] p. 127). Gliosservatori più informati sapevano tuttavia che, nell'opera di riorganizzazione e razionalizzazione compiuta da Ferdinando I ai vertici del governo e della burocrazia, il C. aveva perduto l'autorevolezza e l'influenza di cui aveva goduto ...
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DELL'AVALLE, Carlo
Francesco M. Biscione
Nacque a Milano il 24 apr. 1861 da Nicola e Adelaide Giani. Operaio tipografo, discretamente colto, oratore pronto ed efficace, di spiccate qualità politiche, [...] 1912 al nuovo Partito socialista riformista e collaborò al settimanale Il Pensiero riformista, rimanendo ininterrottamente nei vertici sindacali e, al IV congresso confederale (Mantova, maggio 1914), tenne la relazione finanziaria.
Oltre alle citate ...
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LUDOLF, Guglielmo
Marco Meriggi
Nacque a Istanbul il 23 luglio 1818, dal conte Giuseppe Costantino, ambasciatore del Regno delle Due Sicilie presso la Porta ottomana, e dalla contessa Tecla Weissenhof.
Gli [...] di un uomo che nel corso del decennio appena trascorso si era identificato sempre di più con i vertici dello Stato borbonico, ricevendone un variegato ventaglio di onorificenze.
Era stato nominato cavaliere di grazia dell'Ordine costantiniano ...
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LIZZADRI, Oreste
Giuseppe Sircana
Nacque a Gragnano, presso Napoli, il 17 maggio 1896 da Canio, capostazione, socialista riformista, e da Albina Longobardi. Nel 1911, alla morte del padre, abbandonò [...] di riprendere, nel febbraio 1952, il suo posto nella segreteria della CGIL in sostituzione dello scomparso L. Cacciatore.
Ai vertici della confederazione visse la fase critica seguita alla grave sconfitta della CGIL alla FIAT nel 1955 e, l'anno dopo ...
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PARISI, Vincenzo
Stefano Sepe
PARISI, Vincenzo. – Nacque a Matera il 30 ottobre 1930 da Amedeo, funzionario di banca, e da Lea Notari, casalinga. Fu il secondo di tre figli.
All’Università di Napoli [...] episodi» e ad affermare che riteneva «irrinunciabili», per restare al suo posto, «il rispetto e la buona considerazione» dei vertici istituzionali. La fiducia gli fu confermata, ma un anno più tardi, di fronte alla proposta del ministro dell'Interno ...
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CONTARINI, Alessandro
Angelo Baiocchi
Nacque presumibilmente dopo il 1480, a Venezia o in uno dei domini d'Oltremare della Repubblica, dove il padre, Imperiale di Artale, dei Contarini da SS. Apostoli, [...] dubbio è la partecipazione del C. prima alla zonta e poi al Consiglio dei dieci, segno tangibile dei suo essere arrivato ai vertici del patriziato veneziano; come anche fu certamente lui uno degli elettori del doge Priuli nel 1559. Nel 1554 fu eletto ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...