GAETANO Thiene, santo
Gaetano Greco
Figlio secondogenito di Gaspare e di Maria di Battista Da Porto, entrambi di nobile famiglia, nacque a Vicenza nell'ottobre 1480; all'età di due anni rimase orfano [...] , induceva a sospettare che tanta conclamata santità costituisse una scorciatoia per incarichi e posizioni prestigiose ai vertici della Chiesa cattolica. Le regole della nuova congregazione vietavano di cumulare benefici residenziali e di assentarsi ...
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DE GREGORIO, Pietro
Grazia Fallico
Nacque a Messina, presumibilmente intorno al 1480, da Giovanni, giureconsulto, e da Contessa (Tissa) Saccano. Nella famiglia, conosciuta e attiva in Messina fino dal [...] di un incarico di fiducia, ma il D. probabilmente preferì rinunciare alla possibilità, che gli si apriva, di raggiungere i vertici delle magistrature centrali, perché troppi interessi suoi e dei familiari lo richiamavano verso la città di origine.
A ...
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BORGHESE CAFFARELLI, Scipione
Valerio Castronovo
Nato a Roma nel 1576 da Francesco Caffarelli e da Ortensia Borghese, sorella di Paolo V, assunse il cognome materno dopo l'assunzione dello zio al pontificato. [...] la famiglia, attraverso il B., ebbe a esercitare anche dopo la scomparsa di Paolo V, sopravvivendo al rimpasto avvenuto ai vertici dell'alta aristocrazia dello Stato con l'ascesa al pontificato nel 1621 di Gregorio XV e della nuova potente famiglia ...
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MALATESTA (de Malatestis), Carlo
Anna Falcioni
Figlio di Galeotto (I) e di Gentile di Rodolfo da Varano, nacque il 5 giugno 1368. Alla morte del padre, avvenuta nel 1385, acquisì la signoria di Rimini [...] lasciando le redini dello Stato a Giovanni Maria, sotto la supervisione del suocero.
La famiglia Malatesta si confermava così ai vertici della scena politica, detentrice di un potere ingente non solo in Romagna ma anche nel Nord dell'Italia.
Prima di ...
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MANCINI, Francesco
Angela Romagnoli
Figlio di Nicola e di Ippolita Squillace, nacque a Napoli il 16 genn. 1672. Forse ricevette i primi rudimenti musicali dal padre, un buon organista scomparso precocemente [...] che promuovevano un'intensa attività devozionale e celebrativa accompagnata da musica liturgica o paraliturgica e da oratori. I vertici della Real Cappella erano normalmente chiamati a comporre per le confraternite; in più, della Congregazione dei ...
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GRIMANI, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 5 ott. 1677, nel bel palazzetto rinascimentale di S. Polo, sul Canal Grande, secondogenito di cinque fratelli, da Pietro di Marcantonio e da Caterina [...] ininterrottamente, sempre per gli stessi mesi, fino all'elezione al dogato (1741).
Era dunque inserito stabilmente ai vertici del governo, stimato come uomo di vasto sapere, politico esperto, cultore delle scienze, competente nel settore economico ...
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PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] , p. 222), i cui rappresentanti fossero liberamente eletti dal popolo dei credenti e non designati esclusivamente dai vertici curiali.
L’eco del processo del 1542 fu probabilmente all’origine della mancata assegnazione della cattedra di letteratura ...
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ENRICO
Lorenzo Paolini
Di questo vescovo di Bologna (1129-1145) non sono noti né l'origine - anche se il Masini lo indica come cittadino bolognese - né la famiglia, né l'eventuale carica ecclesiastica [...] i diritti immunitari, e i privilegi di una varia autonomia giurisdizionale ecclesiastica; autonomia, che, ad ogni avvicendamento ai vertici della diocesi, dell'Impero e del Papato, ha bisogno di nuovi riconoscimenti formali. Tutti questi aspetti sono ...
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DIEDO, Antonio
Franco Rossi
Figlio di Giovanni di Giacomo e di Fantina di Nicolò Morosini, nacque a Venezia tra il 1390 e il 1393 da antica famiglia patrizia.
Il padre nel 1408 era stato podestà a Drivasto [...] 1451, per tutto il primo trimestre del 1452 fu savio del Consiglio, incarico che lo poneva così ai massimi vertici della struttura politica veneziana e coronava le sue ambizioni di protagonista di primissimo piano.
Alquanto turbinosa e articolata la ...
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PIGNATELLI, Giuseppe, santo
Girolamo Imbruglia
PIGNATELLI, Giuseppe, santo. – Nacque a Saragoza (Aragona) il 27 dic. 1737, da don Antonio dei duchi di Monteleone, principe del Sacro Romano Impero, e [...] che si trovava in altro Stato (in questo caso in Russia). Questa strategia, pensata da Borgo in accordo con i vertici gesuiti in Russia, fu abbracciata da Pignatelli. Con il suo prestigio assicurò l’adesione del mondo gesuitico spagnolo a questo ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...