PALIZZI
Francesco Paolo Tocco
– Lignaggio della Sicilia aragonese che, a partire dal Vespro e fino a poco dopo la metà del Trecento, esercitò a più riprese una criptosignoria su Messina e inserì più [...] uffici dell’amministrazione urbana.
Nel corso del primo ventennio del Trecento i figli di Nicolò II intrapresero una scalata ai vertici del potere regnicolo segnata da una sola battuta d’arresto nel 1325, quando, per l’opposizione papale, Damiano II ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Beccaria è il principale esponente dell’Illuminismo italiano. Dalla frequentazione di casa Verri e degli autori della rivista «Il Caffè», nonché dalle letture intense di testi soprattutto francesi, [...] si trovano nei volumi dell’Edizione nazionale, e mostrano l’operare di un intelligente funzionario, giunto ai vertici dell’amministrazione teresiano-giuseppina, occupato, oltre che di economia, di problemi attinenti all’educazione e alla povertà ...
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INNOCENTI, Ferdinando
Valentina Fava
Nacque il 1° sett. 1891, da Dante e da Zelinda Chiti, a Pescia, nella Val di Nievole, dove il padre aveva iniziato una modesta attività di fabbro per trasferirsi, [...] Tuttavia, il vero salto di qualità avvenne nel 1936 con la Innocenti società anonima per applicazione tubolari acciaio, ai cui vertici erano un consiglio di amministrazione e un collegio sindacale, anche se l'I. manteneva saldamente nelle sue mani le ...
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PIANCIANI, Giambattista
Roberto Mantovani
PIANCIANI, Giambattista. – Nacque a Spoleto il 27 ottobre 1784 dal conte Alessandro e dalla marchesa Collicola, ambedue appartenenti a illustri famiglie possidenti [...] del Collegio romano. In effetti, una certa libertà d’insegnamento in seno al Collegio, consapevolmente concessa dai vertici della Compagnia, aveva permesso la convivenza di una pluralità di indirizzi filosofici antitetici tra i vari docenti. Ai ...
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FOSCARARI, Egidio
Simona Feci
Figlio di Andrea di Astorre di antica e illustre famiglia bolognese e di Orsina Lambertini, imparentato con la famiglia modenese Molza, nacque a Bologna il 27 genn. 1512. [...] , venne arrestato il Morone e sottoposto a un processo squisitamente politico, tutto interno alla lotta in corso ai vertici della Chiesa, molti ritennero imminente una convocazione del F. davanti all'Inquisizione. Tuttavia solo alla metà di ottobre ...
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GOFFREDO (Gotefredo, Gotofredo da Castiglione)
Anna Maria Rapetti
Arcivescovo eletto di Milano, secondo una tradizione d'incerto fondamento appartenne alla famiglia Castiglione; non sono noti altri dati [...] diverse legazioni a Milano, nel decennio 1057-67, cercando di ripristinare l'ordine facendo leva sui vertici della Chiesa locale, ma affermando contemporaneamente il primato di Roma come elemento di regolamentazione della Chiesa universale ...
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DE JORIO, Michele
Silvio De Majo
Nacque a Procida il 18 ott. 1738 da Giovanni Antonio e Teresa Assante. Di estrazione borghese, fu avviato, come il fratello maggiore Francesco, allo studio del diritto [...] di mare e di terra e Grande Almirante. La carriera proseguì negli anni successivi e portò il D. fino ai massimi vertici: nel giugno 1786 divenne consigliere del Supremo Magistrato di commercio e undici anni dopo caporuota; nel marzo 1798 fu nominato ...
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DE MARTINO, Eduardo Federico
Roberto V. Romano
Nacque a Meta, nella penisola sorrentina (prov. di Napoli), il 29marzo 1838 da Elisabetta Savarese, figlia di Francesco Saverio, cavaliere di Malta, e [...] ; gli riuscì pertanto agevole introdursi a corte e negli ambienti più qualificati della capitale e familiarizzare con i vertici della marina militare, dei settori armatoriali e assicurativi, nonché dei clubs più esclusivi del Regno Unito. Ma le ...
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GAGGIA, Giacinto
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Verolanuova, in provincia di Brescia, l'8 ott. 1847, da Giacomo, agiato proprietario terriero, e da Angela Boninsegna. Secondogenito, cresciuto in una famiglia [...] avrebbe dimostrato la sua freddezza verso il Partito popolare, per il G. l'iniziativa in questo campo spettava unicamente ai vertici ecclesiastici e soprattutto al pontefice, solo garante dell'unità di tutti i fedeli. Una volta a capo della diocesi ...
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FAVAGROSSA, Carlo
Lucio Ceva
Nato a Cremona il 22 nov. 1888 da Luigi e da Carolina Bastoni, entrò nel 1906 all'Accademia di Torino uscendone nel 1909 sottotenente del genio. Col grado di tenente servi [...] il periodo della "non belligeranza", allorché un certo coordinamento era in via d'eccezione favorito dalla concordia dei vertici militari nel non volere la guerra. Intanto però gli impegni si aggravavano per l'improvvisa decisione mussoliniana di ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...