ARICI, Cesare
Nicola Tanda
Di nobile famiglia, nato a Brescia il 2 luglio 1782 da Agostino e da Caterina Brozzoni, fu educato nella casa patema fino ai dieci anni, poi nell'Accademia, di S. Luigi, un [...] (1814), dove raggiunse, impiegando il verso sciolto anche recentemente usato dal Parini, dal Monti, dal Foscolo e dal Pindemonte, i vertici dell'eleganza formale e del virtuosismo, piuttosto vacuo, che è di tutte le sue opere. Perciò si può dire, a ...
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FONTANA, Giovanni Battista, detto Giovanni Battista del Violino
Rodolfo Baroncini
Nacque a Brescia nel 1589 da "ms. Stefano" e da "mad.a Margaritta", come risulta da una polizza d'estimo da lui inviata [...] . Ben lungi dall'avere un intento puramente acrobatico, la maestria violinistica, che qui per altro tocca uno dei massimi vertici dell'epoca, completa e arricchisce il discorso musicale. Nelle sonate a due e a tre lo sfoggio virtuosistico dà adito ...
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CHIAROLANZA, Raffaele
Arnaldo Cantani
Nato a Piscinola (Napoli) il 17 sett. 1881 da Vincenzo, insegnante, e da Maria Angelina di Febbraro, compì gli studi secondari a Napoli conseguendo la licenza liceale [...] dedicò la propria attività prevalentemente alla riorganizzazione del settore, risulta evidente che il C. si trovò ai suoi vertici nel periodo più difficile dell'attuazione della "assicurazione contro le malattie": allora, infatti, la classe medica ...
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BORELLI, Giovanni Battista
Valerio Castronovo
Nacque a Villars del Varo il 20 febbraio 1639. Suo padre, Giacomo, dei signori di Lessola e Castellamonte, primo chirurgo della corte sabauda dal 1644, [...] ed emendamenti. Per altra parte, l'opera del B. - che conferma su un piano più generale la mancanza, ai vertici, di un disegno politico coerente e unitario inteso ad una nuova sistemazione ideologica dell'ordinamento giuridico (né, del resto, le ...
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LEVI, Moisè Giuseppe
Alessandro Porro
Nacque in una modesta famiglia israelita, dal teologo Israel Jacob e da Gentile Bona Soavi, a Guastalla nel 1796. Trasferitosi con il nucleo familiare a Venezia [...] della lingua italiana, 1823).
La produzione letteraria più importante del L., che ne determina il collocamento ai vertici della storia della medicina italiana, è comunque identificabile nella traduzione delle opere di illustri medici del passato o ...
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DE ROSIS, Giovanni
Richard Bosel
Nacque nel 1538 nella diocesi di Como; non è rilevabile alcuna traccia sulla prima formazione professionale di questo architetto che si annovera fra i massimi esponenti [...] 1600-1622), la quale, sia nel suo impianto spaziale sia nell'articolazione della facciata, rappresenta uno dei vertici dell'architettura gesuitica italiana attorno al 1600.
Il pressoché disadorno prospetto si presenta come semplice piano rettangolare ...
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DA LEZZE, Girolamo
Giuseppe Gullino
Patrizio veneziano, nacque nel 1487, secondogenito di Francesco di Lorenzo, del ramo a S. Vidal, e di Paola Contarini di Girolamo. Le quattro doti, che accompagnarono [...] linee dell'azione personale del D., la loro importanza ci consente, tuttavia, di attribuirgli un ruolo di primaria importanza ai vertici della politica veneziana, nel decennio che precedette la sua morte, avvenuta a Venezia, il 2 sett. 1566.
Fonti e ...
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BITOSSI, Renato
Giuseppe Sircana
Nacque a Firenze il 31 marzo 1899 da Giovanni e Ermellina Lucchesi. Operaio meccanico, nel 1913 entrò a lavorare nelle Officine Galileo, impegnandosi subito nell'attività [...] Vittorio, F. Santi e G. Pastore, segretario generale della Confederazione, condividendo con il gruppo dirigente sindacale e il vertice del PCI l'elaborazione della politica salariale di quegli anni. Nel momento in cui si manifestarono i contrasti tra ...
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GENTILINI, Giovanni Battista
Claudio Canonici
Nacque a Vesio di Tremosine, nel Bresciano, il 26 nov. 1745 da Antonio. Fu mandato a Venezia e studiò presso i gesuiti. Il 12 ott. 1765 entrò nella Compagnia [...] 'ottobre ottenne il gradus accademico e il 21 dicembre divenne admonitor e socius del provinciale, cariche che lo ponevano ai vertici della provincia romana. Visse gli ultimi anni nella casa romana con l'incarico di confessore, interprete delle sacre ...
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FABBRI, Luigi
Giuseppe Sircana
Nacque a Conselice, in provincia di Ravenna, il 21 febbr. 1888 da Luigi e da Maria Tabanelli. Ancora giovanissimo cominciò a lavorare come bracciante agricolo ed altrettanto [...] . In questa fase criticò aspramente l'azione svolta dal compagno di partito Oreste Lizzadri ai vertici della Confederazione generale italiana del lavoro, addebitandogli la responsabilità del progressivo ridimensionamento dell'influenza socialista ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...