FRANZESI, Albizzo, detto Biccio (Biche)
Antonella Astorri
Secondo dei tre figli del cavaliere Guido, proveniva dal territorio di Figline Valdarno, Comunità sottoposta alla giurisdizione fiorentina e [...] , adottata contemporaneamente dal fratello Musciatto, li portò a fondare un vero e proprio impero economico e a imporsi ai vertici della società francese. L'affermazione personale del F. presso la corte di Francia era avviata già negli anni Ottanta ...
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PALAGONIA, Ferdinando Francesco Gravina e Bonanni, principe di
Lina Scalisi
PALAGONIA, Ferdinando Francesco Gravina e Bonanni, principe di. – Nacque a Palermo il 15 settembre 1677 da Ignazio Sebastiano [...] grazie al sostegno inglese.
Nonostante il convulso quadro internazionale aperto dalla successione spagnola, Palagonia continuò l’ascesa ai vertici del ceto dirigente della capitale, di cui divenne pretore nel 1708.
In tale veste diede prova di grande ...
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FAVERO, Giovanni Battista
Enzo Pozzato
Nacque a Crespano Veneto (ora Crespano del Grappa, in prov. di Treviso) il 27 giugno 1832, da Pietro e da Candida Gianese. Le ristrettezze economiche lo costrinsero [...] di tre parti distinte, e cioè di un poligono chiuso, di un poligono aperto e delle rette radiali che congiungono i vertici del primo con quelli del secondo, facilitando la costruzione del diagramma.
Nel 1875 il F. fu nominato straordinario, e poi ...
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Sternberg, Josef von (propr. Sternberg, Jonas)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, di origine ebraica, nato a Vienna il 29 maggio 1894 e morto a Hol-lywood il 22 dicembre 1969. [...] a quali raffinatezze visionarie potesse condurre il coefficiente di irrealismo insito nel sistema degli studios e quali vertici di erotismo perverso potesse raggiungere l'adorazione della star come feticcio. Underworld stabilì (con l'aiuto della ...
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Rossini, Gioacchino
Guido Turchi
Un crescendo di capolavori
Gioacchino Rossini, compositore italiano attivo nella prima metà dell’Ottocento, è conosciutissimo per alcuni suoi capolavori, come Il barbiere [...] , nel breve volgere di pochi anni, fu definito e organizzato quello che divenne il prestigioso stile rossiniano.
I vertici dell’opera buffa
Lo stile rossiniano si determinò prepotentemente e si consolidò nelle opere di felice invenzione compositiva ...
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GERMANETTO, Giovanni
Giuseppe Sircana
Nacque a Torino il 18 genn. 1885 da Bernardo, operaio metallurgico, e da Giovanna Occelli. Visse a Mondovì, dove frequentò le scuole elementari iniziando subito [...] G. aderì al Partito comunista d'Italia, di cui divenne uno dei principali esponenti nel Cuneese, mantenendo l'incarico ai vertici della Camera del lavoro di Cuneo e la direzione della Riscossa. I crescenti impegni politici e sindacali, proprio quando ...
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Álvarez, Santiago Roman
Serafino Murri
Documentarista cubano, nato a L'Avana Vecchia l'8 marzo 1919 e morto a L'Avana il 20 maggio 1998. Autore di oltre seicento cinegiornali e di un centinaio di film, [...] al invasor (1961), diretto con Tomás Gutiérrez Alea, è con Now! (1965) che Á. tocca il primo dei suoi caustici vertici visivi. In questo film il serrato montaggio di immagini di repertorio sul problema della segregazione razziale negli Stati Uniti ...
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DiCaprio, Leonardo (propr. Leonardo Wilhelm)
Roy Menarini
Attore cinematografico statunitense, di padre italiano, nato a Hollywood l'11 novembre 1974. Apparentemente fuori moda, il volto di DiC. ha colpito [...] ; La maschera di ferro) di Randall Wallace né il pur coraggioso The beach (2000) di Danny Boyle lo hanno confermato ai vertici degli incassi. Nel 2002 è stato diretto da Martin Scorsese in Gangs of New York, in cui ha interpretato il personaggio di ...
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Astronomo greco (sec. 2º a. C.). Forse il più grande astronomo dell'antichità, si può considerare il fondatore dell'astrometria. Compilò il più accurato catalogo stellare dell'antichità, pervenutoci grazie [...] considerare come un precursore, avendo ideato per primo una sorta di rete geodetica fondamentale, in cui le longitudini dei vertici dovevano determinarsi con l'osservazione delle eclissi. Nella cartografia, poi, gli si deve il metodo della proiezione ...
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PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza
Federica Favino
PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza. – Nacque a Roma il 28 novembre 1607 da Alessandro dei marchesi di Zibello e da Francesca Sforza di Santa Fiora.
Alessandro [...] vocazione all’ascetismo e alla spiritualità manifestatasi già nei primi anni della adolescenza. Dopo una trattativa con i vertici della Compagnia, mantenuta riservata per eludere le azioni intimidatorie messe in atto dal padre – che lo avrebbe voluto ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...