SELLA, Quintino (Angelo Bernardo). – Nacque alla Sella di Mosso (oggi in provincia di Biella)
Umberto Levra
il 7 luglio 1827, da Bartolomeo Maurizio e da Rosa Sella, tra loro cugini.
La famiglia Sella, [...] cominciare da quella militare, ormai cessata la minaccia austriaca, alienandosi così le già deboli simpatie della corona e dei vertici militari, che nel giugno del 1873 riuscirono a ottenere le dimissioni sue e dell’intero governo. E proseguendo con ...
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LIGOZZI, Iacopo (o Jacopo)
Luca Bortolotti
Nacque a Verona, probabilmente nel 1547, se si può dar credito a un documento anagrafico datato 1555 che lo dice di otto anni (Gamba, pp. 1 s.). Discendente [...] 'oratorio ed è oggi conservata nella curia arcivescovile di Lucca, opera di compiuto equilibrio formale e di fatto tra i vertici riconosciuti del L., del Battesimo di Cristo, conservato nel Museo di Villa Guinigi a Lucca, e dell'Adorazione del Nome ...
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SPANI, Bartolomeo
Paolo Parmigiani
– Figlio dell’orafo Clemente, della famiglia cremonese degli Spani, e di Giacoma Scartocci, nacque nel 1468 a Reggio Emilia, dove il 7 marzo fu battezzato in Battistero [...] con ai lati le figure di Antonio e Giroldo Fiordibelli. L’opera, che può essere considerata uno dei vertici della produzione di Bartolomeo (anche in virtù del materiale lavorato, particolarmente congeniale alla sua formazione da orafo), fu sistemata ...
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CONTI, Francesco Bartolomeo
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 20 genn. 1682 e presumibilmente compì gli studi musicali nella sua città divenendo rapidamente un valente suonatore di tiorba; la sua [...] opere di carattere celebrativo dedicate alla famiglia imperiale in cui, secondo quanto sostenuto da H. Williams, esso tocca dei vertici mai prima raggiunti; nella Galatea vendicata in particolare il coro ha funzione dì prologo, epilogo, commen o e ...
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SAVOIA CARIGNANO, Odone (Oddone), di. – Nato a Racconigi l’11 luglio 1846, fu il quarto figlio di Vittorio Emanuele principe di Piemonte, e più tardi re di Sardegna e d’Italia come Vittorio Emanuele [...] artisti meritevoli (Giubilei, 1996, p. 213; Olcese Spingardi, 1996, p. 89); e chiamò Giuseppe Isola e Giuseppe Frascheri, ai vertici dell’istituto, a lavorare per lui (Anzino, 1867, pp. 64, 70; Olcese Spingardi, 1996, pp. 7, 8, 12; Leoncini ...
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PETRUCCI, Pandolfo
Michele Camaioni
PETRUCCI, Pandolfo. – Nacque a Siena il 14 febbraio 1452 da Bartolomeo Petrucci. Famiglia di antica e consolidata presenza nella vita economico-politica della città, [...] stesso, Alfonso (11 marzo 1511), mentre al maggiore, Borghese, il padre preparò il terreno per una successione informale al vertice del governo di Siena. L’intesa con Giulio II fece inoltre da preludio alla conclusione, nell’agosto 1511, di una ...
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GERALDINI, Alessandro
Francesco D'Esposito
Nacque ad Amelia, presso Terni, nel 1455; la madre, Graziosa Geraldini, figlia di Matteo, andò in sposa in prime nozze ad Andrea di Giovanni Geraldini, un [...] Chiesa locale, mentre non esisteva nemmeno una sede vescovile. Inoltre, una parte della popolazione spagnola e dei vertici politici dell'isola vedeva con grande diffidenza il presule: il governatore Figueroa, infatti, scrisse alla corte spagnola ...
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BALABANOFF, Angelica (Anželika Isaakovna Balabanova)
Francesco M. Biscione
Nacque a Černigov, nei pressi di Kiev, il 4 ag. 1877 da famiglia ebraica benestante (il padre, Isaak, era proprietario terriero [...] strenuamente nella propaganda durante la guerra civile, entrò presto in urto con Zinov´ev e subì una sostanziale emarginazione dai vertici dell'Internazionale, fino a dover rinunciare, nel 1921, ad ogni incarico ed a lasciare, alla fine di quell'anno ...
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DE ROSA, Giovan Francesco, detto Pacecco
Riccardo Lattuada
Nacque a Napoli il 17 (o il 27) dic. 1607 da Tommaso e Caterina De Mauro (Prota Giurleo, 1951, p. 20).
Tommaso (morto a Napoli nel 1610) era [...] ., quando egli era all'apice di una carriera di successo, caratterizzata da un'alta professionalità che talvolta giungeva ai vertici della pittura napoletana degli anni Quaranta e Cinquanta del Seicento. In tale fase si formò l'immagine del D. dataci ...
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CAGNOLA, Luigi
Paolo Favole
Nacque a Milano il 9 giugno 1764 dal marchese Gaetano e da Emilia Serponti, appartenenti alla più antica nobiltà milanese.
Studiò lettere a Roma, dal 1776, al collegio Pio [...] del suo stile si unifica nella costante aspirazione al "monumento" urbano in senso classico, raggiungendo straordinari vertici espressivi soprattutto nell'arco di porta Ticinese e nelle ultime opere (campanile di Urgnano, chiesa di Ghisalba ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...