RICOTTI MAGNANI, Cesare
Nicola Labanca
RICOTTI MAGNANI, Cesare. – Nacque a Borgo Lavezzaro, nel Novarese, il 30 gennaio 1822 da Giuseppe e da Margherita Pisani.
La famiglia era facoltosa, anche grazie [...] militare di Savoia.
Ricotti Magnani era ormai isolato. Continuò a far sentire la sua critica quando fu interrogato dai vertici militari su singole questioni, in qualche intervista alla stampa e soprattutto dai banchi del Senato, dove fu nominato nel ...
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PRANDONI, Emilio
Pietro Cafaro
PRANDONI, Emilio. – Nacque a Milano il 24 gennaio 1881, da Cesare – noto banchiere titolare dell’omonima ditta bancaria A. e C. Prandoni – e da Ida Casartelli, comasca.
Cesare [...] , che già in precedenza corrispondevano con la Prandoni A. & C.
Grazie agli ottimi rapporti intrattenuti con i vertici della Banca d’Italia, del cui Consiglio superiore Emilio Prandoni era membro, il Lariano ebbe sempre agevole accesso al credito ...
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MAFFII (Mafii, Maffi), Maffio
Maddalena Carli
Nacque a Firenze il 6 ag. 1881 da Pasquale, di antico e illustre casato, e Bianca Faldi. Nella città natale trascorse l'intera giovinezza, frequentando [...] venissero affidati a "camicie nere fedelissime".
Un mese dopo, il M. venne chiamato a sostituire Ojetti al vertice del Corriere della sera, per ovviare alle manifestazioni di indipendenza del predecessore e "in pieno accordo" - come sottolineava ...
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RAVA, Luigi
Antonella Meniconi
RAVA, Luigi. – Nacque a Ravenna il 29 novembre 1860 da Giuseppe e da Maria Branzanti.
Studente brillante, dapprima del Liceo di Ravenna e poi presso la facoltà di giurisprudenza [...] anche senza esercitare la prelazione. Non solo, ma in controtendenza rispetto alla precedente emarginazione del personale tecnico dai vertici del ministero, nel 1906 Rava chiamò a ricoprire la carica di direttore generale delle Antichità e Belle Arti ...
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STRASSOLDO, Giulio Giuseppe
Marco Meriggi
– Nacque a Gorizia il 1° settembre 1771 dal conte Vincenzo Strassoldo di Sotto, del ramo di Chiasottis, e da Amalia di Valvasone-Cucagna.
Il padre era consigliere [...] si potevano cogliere, per esempio, nella composizione del corpo giudiziario e degli apparati di polizia del Regno, i cui vertici erano in quegli anni spesso appannaggio di funzionari originari delle province di lingua tedesca o del Trentino.
Al tempo ...
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ALBANI, Francesco
Antonio Boschetto
Pittore, nato a Bologna il 17 marzo 1578. Sembra si sia iniziato all'arte sotto Dionigi Calvaert, manierista fiammingo naturalizzatosi bolognese, il cui "aggiustato [...] bene avviata bottega, nell'agiatezza della casa e della fama acquisita. Quando, però, riescono, quelle note toccano ancora vertici altissimi e lasciano echi profondi: ecco, infatti, a Bologna, gli affreschi della cappella Cagnoli in Santa Maria di ...
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MERLIN, Angelina (Lina)
Giuseppe Sircana
– Nacque il 15 ott. 1887 a Pozzonovo, presso Padova, da Fruttuoso, segretario comunale, e da Giustina Poli, insegnante.
Trascorse l’infanzia e la giovinezza a [...] . 1963, della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno della mafia.
Nell’ottobre 1961 i crescenti dissidi con i vertici del PSI polesano e nazionale e l’insofferenza nei confronti della rigida disciplina d’apparato la indussero a dimettersi ...
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GHILINI, Cristoforo
Gabriele Archetti
Figlio di Giovanni, nacque ad Alessandria nella seconda metà del sec. XIV da famiglia di cospicua posizione sociale.
Suo padre (decurione di Alessandria dal 1377 [...] ai rappresentanti della lega, che non lo firmarono. Nonostante questo insuccesso, il G. continuò tuttavia a mantenere i rapporti con i vertici della lega e con il Carmagnola, a nome e in rappresentanza del duca di Milano (quest'ultimo, in una sua ...
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MEDICI, Raffaello
Franco Angiolini
de’. – Nacque a Firenze il 15 marzo 1543 da Francesco di Raffaello di Giuliano, del ramo di Giovenco di Averardo, e da Maddalena di Giuliano Capponi.
Perso il padre [...] nel 1618 con Iacopo Nerli, vicario a Pescia, contesa nella quale però il M. ebbe la peggio. Nel 1612 giunse ai vertici del governo granducale con la nomina da parte di Cosimo II a membro del Consiglio della pratica segreta. Nel 1615 divenne uno dei ...
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FRESIA, Cesare
Andrea Merlotti
, Appartenente a una famiglia originaria di Prazzo, piccolo centro della Val Maira, nacque a Saluzzo, presso Cuneo, intorno al 1570 da Maurizio (morto dopo il 1623) e [...] nella stesura delle satire: il F., in definitiva, costituiva solo l'anello più debole d'una macchinazione che partiva dai vertici dello Stato sabaudo.
L'8 giugno l'ambasciatore francese H. Marossan si recò a Torino per portare al duca la sentenza ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...