CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] Ariele e Gabriele l'organizzazione del trattato; e, definendosi "Platone platonior", attribuiva all'arte la capacità di attingere vertici divini e di elevare l'uomo alla contemplazione di nature e paesaggi in cui vivessero idee immutabili ed eterne ...
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FOGAR, Luigi
Liliana Ferrari
Nacque a Peuma, presso Gorizia, il 27 genn. 1882, penultimo di nove figli, da Luigi, agiato commerciante e proprietario terriero, e da Caterina Zotti. Compì gli studi ginnasiali [...] vennero trasmesse al governo dal gesuita padre P. Tacchi Venturi, tramite privilegiato fra la segreteria di Stato ed i vertici del regime. Le assicurazioni che ne derivarono erano destinate a restare lettera morta.
qNel 1925 la prospettiva dell ...
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PIROVANO, Oberto da
Alfredo Lucioni
PIROVANO, Oberto da. – Nacque probabilmente nei primissimi anni del XII secolo giacché nel 1123 era già suddiacono (Ambrosioni, 1988, p. 29).
L’appartenenza ai da [...] e a favore di papa Alessandro III, assieme ai cui legati scomunicò Federico I e Vittore IV (febbraio 1160). Con i vertici del clero ordinario seguì l’esercito milanese all’assedio del castello di Carcano e l’8 agosto 1160 esortò le truppe a ...
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CONTIN (C. di Castelseprio), Giuseppe
Raoul Meloncelli
Figlio di Francesco e di Eleonora Förster, nacque a Venezia il 1° genn. 1835. Avviato allo studio del pianoforte e della teoria dalla madre, che [...] e arie da camera.
In questi anni, quando orinai la sua fama di compositore e di interprete aveva raggiunto i più alti vertici di popolarità, il C. entrò in rapporti di grande familiarità con Wagner, che espresse in varie occasioni ammirazione per il ...
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MOSTO, Antonio
Carmine Pinto
– Nacque a Genova il 12 luglio 1824 da Paolo e da Nicoletta Rivarola, quartogenito di sette figli.
La famiglia era radicata nell’ambiente commerciale della città, impegnata [...] verificare la morte solo molti giorni dopo, in seguito alla tregua firmata nel capoluogo tra Garibaldi e i vertici borbonici). I Carabinieri furono all’avanguardia quando la spedizione raggiunse Palermo e ancora una volta essenziali negli scontri ...
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MOSCA, Simone
Sandro Bellesi
– Figlio dello scalpellino Francesco di Simone, detto delle Pecore, nacque nel 1492 a San Martino a Terenzano, nei pressi di Settignano (Firenze).
Allo stato attuale delle [...] Dick Brisbane Harris a New York, l’acquaio, o meglio lavabo, costituisce, come il camino, uno dei vertici artistici di Simone. Conciliando con estrema raffinatezza la parte architettonica con gli elementi decorativi, questo si qualifica soprattutto ...
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SESTO
Manlio Leo Mezzacasa
(da Sesto). – Capostipite di questa famiglia di orefici e intagliatori di coni presso la Zecca veneziana attivi tra il tardo Trecento e la seconda metà del Quattrocento fu [...] numericamente limitate – e il ruolo di rilievo assunto all’interno della Zecca testimoniano come i Sesto rappresentassero il vertice dell’oreficeria veneziana tra la fine del Trecento e la prima metà del Quattrocento; la complessità e la ricchezza ...
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MOROZZO DELLA ROCCA, Robaldo
Giovanni Duranti
– Discendente di una nobile e antica casata originaria del Cuneese ma da secoli trapiantata a Torino, qui nacque il 16 maggio 1904, primogenito di Roberto, [...] Stefano Cattaneo Adorno e, soprattutto, Renzo Picasso), concepì la piazza come un vero e proprio snodo urbano segnato ai vertici dall’emergenza di quattro grattacieli che, a partire da ariosi loggiati di 10 metri di altezza, andavano incrementando le ...
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ORTONA, Egidio
Mauro Campus
– Figlio di Luigi, ufficiale del Reggimento Savoia cavalleria, e di Maria Brizio, nacque a Casale Monferrato il 16 settembre 1910.
Compiuti gli studi inferiori, si iscrisse [...] .
Sebbene i rapporti di Ortona con Tarchiani fossero imperniati su reciproco rispetto, il loro sodalizio non raggiunse i vertici che aveva sfiorato con Grandi e Bastianini. I passi dei diari che Ortona dedicò al suo primo ambasciatore americano ...
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GIOVANNI
Irene Scaravelli
Fu vescovo di Pavia dall'875 o dall'876, e il secondo della serie dei vescovi pavesi a portare questo nome. Il suo predecessore, Litifredo, è nominato ancora in vita in una [...] testimoniano l'abilità del presule pavese nel mantenersi in una posizione di prestigio e di potere, nonostante i repentini mutamenti ai vertici, negli anni a cavallo tra il IX e il X sec., ossia nel tumultuoso periodo dei primi "re nazionali". Se ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...