ROCCA, Massimo
Enzo Fimiani
– Nacque a Torino il 26 febbraio 1884, primogenito di Giuseppe e di Teresa Pacchioda, che ebbero la sorella Carolina nel 1888.
Anarchico sin da giovanissimo, nel 1901 subì [...] dal partito per selezionare militanti esperti in questioni economico-amministrative. Il 13-14 agosto, nella riunione milanese dei vertici del partito, di fronte all’ipotesi di impadronirsi con la forza del potere, incarnò l’ala ‘legalitaria’ e ...
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MIGLIOLI, Guido
Giuseppe Sircana
– Nacque il 18 maggio 1879 a Castelnuovo Gherardi, in provincia di Cremona, da Colombo e da Paolina Villa, agricoltori benestanti. Laureatosi in lettere (1901) e poi [...] fascista, tornò a perorare l’intesa con i socialisti, tentando, nel marzo 1922, di realizzarla sul piano locale.
Sconfessato dai vertici nazionali del PPI e del PSI, si trovò esposto alla reazione violenta dei fascisti di Farinacci che lo aggredirono ...
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GAGGIA, Giacinto
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Verolanuova, in provincia di Brescia, l'8 ott. 1847, da Giacomo, agiato proprietario terriero, e da Angela Boninsegna. Secondogenito, cresciuto in una famiglia [...] avrebbe dimostrato la sua freddezza verso il Partito popolare, per il G. l'iniziativa in questo campo spettava unicamente ai vertici ecclesiastici e soprattutto al pontefice, solo garante dell'unità di tutti i fedeli. Una volta a capo della diocesi ...
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RAME, Franca
Gabriele Sofia
RAME, Franca. – Nacque a Parabiago (Milano), il 18 luglio 1929, da Domenico, attore e direttore di compagnia, e da Emilia Baldini, maestra e attrice. Sorella minore di Enrico [...] coppia.
A causa delle critiche allo stalinismo contenute in alcuni spettacoli, la compagnia subì l’ostruzionismo dei vertici del Partito comunista italiano. Questo generò un periodo di serie difficoltà nel reperimento degli spazi dove preparare gli ...
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FAVAGROSSA, Carlo
Lucio Ceva
Nato a Cremona il 22 nov. 1888 da Luigi e da Carolina Bastoni, entrò nel 1906 all'Accademia di Torino uscendone nel 1909 sottotenente del genio. Col grado di tenente servi [...] il periodo della "non belligeranza", allorché un certo coordinamento era in via d'eccezione favorito dalla concordia dei vertici militari nel non volere la guerra. Intanto però gli impegni si aggravavano per l'improvvisa decisione mussoliniana di ...
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ROLANDO (Rolandus/Orlandus Guamignani/Guarmignani) da Lucca
Sara Menzinger
ROLANDO (Rolandus/Orlandus Guamignani/Guarmignani) da Lucca. – Autore del più antico trattato di diritto pubblico prodotto [...] e alla riscossione delle imposte.
Un profilo a sé stante assumono gli incarichi che vedono Rolando interagire con i vertici della Chiesa lucchese o con enti ecclesiastici locali: al menzionato ruolo di advocatus per lo spedale di Altopascio, Rolando ...
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RELLINI, Ugo
Massimo Cultraro
RELLINI, Ugo. – Nacque a Firenze il 10 agosto 1870 da Oreste, funzionario amministrativo, e dalla contessa Caterina Rimbotti. All’inizio del 1886 si trasferì a Bologna [...] di paleoetnologia e del conseguente giuramento (1° febbraio 1927), si colgono in Rellini i primi tentativi di avvicinamento ai vertici del Partito nazionale fascista (PNF), in linea con l’atteggiamento di collaborazione assunto, negli stessi anni, da ...
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SPECIANO, Cesare.
Massimo Carlo Giannini
– Nacque a Cremona il 1° settembre 1539, nono figlio del senatore e capitano di giustizia del Ducato di Milano Giovanni Battista e della gentildonna pavese Maddalena [...] disgrazia di Georg von Lobkowitz, strettamente legato al nunzio e ai gesuiti, fecero in modo che la prevalenza cattolica ai vertici del regno boemo fosse di fatto annullata. Maggior successo il nunzio ebbe nel trovare un accordo con l’ala utraquista ...
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ROSSI, Cesare
Mauro Canali
– Nacque a Pescia (Pistoia) il 20 settembre 1887 da Guglielmo e da Amelia Nucci. Figlio unico, la madre morì quando egli aveva sette anni e suo padre, maestro elementare ed [...] straordinario del giugno 1920, tenutosi a Milano, che confermò il ruolo primario da lui ormai assunto ai vertici del fascismo. Quello che impose al movimento fu decisamente un programma conservatore, antioperaio e antisocialista, mentre sulla ...
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VERRUA, Filiberto Gherardo Scaglia
Andrea Merlotti
di. – Nacque a Biella nel 1561, figlio di Alessandro (m. dopo il 1583) e di Ginevra Ferrero Fieschi di Masserano (1540-1567).
Nel 1582 sposò Bianca [...] rimandava in Spagna il Toson d’oro, Carlo Emanuele I nominò Verrua suo nuovo maggiordomo maggiore, ponendolo di fatto ai vertici della corte di Savoia. Terminato il conflitto, nel 1617 Verrua comprò un palazzo a Torino, divenuto il vero centro del ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...