POLACCO, Moise Raffael Vittorio
Marco Sabbioneti
POLACCO, Moisè Raffael Vittorio. – Nacque a Padova il 10 maggio 1859 da Isach e da Eva Melli, e in quella città compì gli studi, laureandosi in giurisprudenza [...] a loro volta il frutto di una riflessione elaborata in ambito didattico, là dove il magistero di Polacco raggiunge i suoi vertici.
Un ruolo non secondario nella sua vita ebbe l’attività politica, che lo tenne impegnato per lunghi anni, fornendo ...
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COLLER, Gaspare Andrea
Guido Ratti
Discendente da una famiglia d'origine tedesca (Koller) e di modeste condizioni stabilitasi nel Cuneese attorno alla metà del XVIII sec., il C. nacque a Moretta (Cuneo) [...] . Da questo momento, gli ultimi cinque anni del regno di Carlo Alberto cioè, il C. riuscì veramente a pervenire ai massimi vertici della magistratura: consigliere di Stato dal 30 sett. 1847, a poco più d'un mese di distanza fu nominato dal re primo ...
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NATTA, Francesco
Fulvio Conti
NATTA, Francesco. – Nacque a San Salvatore (Alessandria) il 7 settembre 1844 da Giuseppe e da Teresa Milanesi.
Di umili origini, esercitò il mestiere di meccanico. Si avvicinò [...] funebre per la morte di Vittorio Emanuele II. Il 3 ottobre 1878, all’indomani di un convegno clandestino dei vertici internazionalisti svoltosi a Firenze, fu di nuovo arrestato: con Natta furono incarcerati, fra gli altri, Anna Kuliscioff, che aveva ...
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TORRINI, Bartolomeo
Andrea Merlotti
– Nacque a Lantosca, nella contea di Nizza, il 2 luglio 1635, figlio del medico Giulio (v. la voce in questo Dizionario) e di Francesca Thaon.
Secondogenito, fu destinato [...] nel 1681-82 passò alla cattedra di medicina pratica ordinaria, che tenne sino al 1702. Nel 1683, ormai ai vertici della carriera, essendo passato il titolo di conte di Monastero al fratello maggiore Giovanni Ludovico, Torrini acquistò dalla contessa ...
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CRIVELLI, Giovanni Battista
Maurizio Padoan
Nacque a Scandiano (Reggio Emilia) alla fine del sec. XVI. Ebbe presuinibilmente la sua prima formazione musicale nella cattedrale di Reggio Emilia, ove condusse [...] della festività dell'Assunzione (la ricorrenza più importante dell'anno) del 1642 che, - grazie al C. -, raggiunse vertici paragonabili soltanto a quelli relativi agli anni precedenti la peste del 1630. In occasione di questa festività il C., in ...
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DE CARO, Raffaele
Giuseppe Sircana
Nacque a Benevento il 29 marzo 1883 da Paolo e da Fulvia Cocca (non Ciocca o De Cecco). Laureatosi in giurisprudenza, divenne avvocato e ricoprì cariche amministrative [...] ed in questa carica venne successivamente riconfermato nei congressi del 1949, 1953, 1955 e 1959. La sua permanenza ai vertici del partito era indicativa degli orientamenti di questo, dqto che il D. continuava a rappresentarne l'ala più conservatrice ...
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BIANCHERI, Giuseppe
Carlo Pinzani
Nacque a Ventimiglia il 2 dic. 1821 da Andrea e da Caterina Isnardi di Loano, in una famiglia appartenente alla borghesia agricola e commerciante, in cui circolavano [...] o la tutela di interessi locali liguri. Soltanto nel dirigere senza troppe scosse i lavori di Montecitorio conseguì vertici di efficienza e riconoscimenti veramente notevoli, al punto di divenire - nel linguaggio corrente dei circoli politici - il ...
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CARLO di Francesco da Carona (Carlo da Carona o Carlo da Udine)
Giuseppe Bergamini
Lapicida operante in Friuli nel sec. XVI, da non identificarsi con il Carlo da Carona, padre di Andrea e Antonio, che [...] incapace, è anzi piuttosto originale. Ed anche se raramente, forse in un solo caso, nel citato Compianto, raggiunge i vertici della poesia, non gli si può negare d'essersi sempre espresso in un linguaggio prosastico egualmente dignitoso e ricco di ...
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MERISI, Michelangelo (detto il Caravaggio). – Figlio di Fermo e di Lucia Aratori, nacque verosimilmente il 25 sett. 1571 a Milano, dove fu battezzato il 30 dello stesso mese, e non a Caravaggio, dove i [...] del passaggio del M. da casa Del Monte a casa Mattei), e l’opera costituisce la base e pietra di paragone del nuovo vertice a cui il M. si levò con le straordinarie tele dipinte durante il biennio 1602-03: l’ Andata a Emmaus pagata nel gennaio ...
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MORONI, Andrea
Guido Beltramini
– Figlio di Bartolomeo e discendente da almeno tre generazioni di costruttori provenienti dal paese di Albino, a nord est di Bergamo, è documentato per la prima volta [...] » (Boselli, 1977, p. 36). I lavori a Pontida e a Brescia dovettero porre Moroni in buona luce agli occhi dei vertici cassinesi se, nel luglio 1532, venne chiamato a dirigere il più ambizioso cantiere della Congregazione, la chiesa di S. Giustina a ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...