NAVA, Francesco
Elena Riva
NAVA, Francesco. – Nacque a Barzanò (Lecco), pieve di Missaglia, il 27 gennaio 1755, figlio primogenito di dodici, tra fratelli e sorelle, di don Nicolò, capitano di cavalleria [...] nel giro di due anni, le relative riforme messe in atto al cambio di ogni amministrazione e il conseguente ricambio dei vertici dei ministeri e, non ultimo, la guerra contro la Francia. Questa occupò quasi interamente l’attività di Nava a partire dal ...
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SIMONE da Camerino
Laura Gaffuri
SIMONE (Simonetto) da Camerino. – La nascita può essere collocata tra il 1392 e il 1404; nel 1452 la documentazione lo definiva ultraquarantenne (Bullarium..., a cura [...] del quale si sviluppò la vicenda di Simone emerge anche dai problemi che di lì a poco il frate ebbe con i vertici del suo Ordine. Nel 1437, Gerardo da Rimini chiese infatti a Simone di non interferire negli affari padovani senza il consenso del ...
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SERENA, Adelchi
Enzo Fimiani
– Nacque nell’allora Aquila il 27 dicembre 1895 da Giuseppe e dall’emiliana Vincenza Bulgarelli, secondogenito dopo Ida e prima di altre tre figlie: Diva, Dora e Maria.
La [...] fallita la parentesi di Ettore Muti, il duce lo chiamò alla segreteria nazionale del PNF (30 ottobre 1940).
L’ascesa al vertice di un esemplare ‘uomo nuovo’ che il fascismo aveva elevato dalla provincia si compiva proprio in una fase delicata, dopo l ...
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ORSOLINI CENCELLI, Valentino
Erminia Ciccozzi
ORSOLINI CENCELLI, Valentino. – Nacque a Magliano Sabina il 7 febbraio 1898, da Alberto dei conti Cencelli Perti e da Vittoria Orsolini Marescotti, entrambi [...] combattenti reduci. Con l’avvento del fascismo subì profonde modifiche istituzionali: la riforma del 1923 attuò il ricambio dei vertici, modificò i regolamenti per l’ordinamento e le funzioni e pose l’ONC sotto il controllo totale del governo; poi ...
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FALCONIERI
Michele Luzzati
Famiglia ad ampio sviluppo consortile, probabilmente originaria di Fiesole ed affermatasi in Firenze fin dagli inizi del sec. XIII, di orientamento guelfo e così "possente [...] che, sempre verso la fine del Duecento (1296-1300), risiedeva a Parigi ed era tassato per cifre che lo collocavano ai vertici della colonia dei "lombardi". Guido si muoveva, anche, e soprattutto, al servizio delle finanze regie, in un'area che si ...
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SANSANELLI, Nicola
Paolo Varvaro
– Nacque a Santarcangelo di Lucania (Potenza) il 5 marzo 1891, primogenito di Michele, notaio, e di Caterina Castronuovo. Sostenne gli studi ginnasiali e liceali presso [...] direttive mussoliniane, gli faceva difetto l’autonomia decisionale, una caratteristica che ne favorì una lusinghiera carriera ai vertici del potere locale impedendo però di ricordarne un solo gesto memorabile. Così, dopo un breve periodo di eclissi ...
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VALENTE, Antonio.
Fabrizio Di Marco
– Nacque a Sora il 14 luglio 1894 da Vincenzo, ingegnere, e dalla marchesa Cecilia Franchi.
Nel 1912 s’iscrisse alla Scuola d’applicazione per ingegneri di Roma, [...] di Stato da ubicarsi a Roma nel quartiere di Castro Pretorio, non realizzato, con giuria presenziata da Marcello Piacentini e dai vertici dell’OND. Il successo dei Carri di Tespi e i riconoscimenti che ne derivarono, come la nomina a cavaliere d ...
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GARIMBERTO (Garimberti), Girolamo
Giampiero Brunelli
Nacque a Parma il 5 luglio 1506, da Ilario (altre fonti sostengono dal conte Garimberto) e da Angiola, di cui non si conserva il cognome.
Il casato [...] primi anni del pontificato di Pio V (eletto nel 1566), rigoroso fautore della riforma, specie nei confronti dei vertici ecclesiastici, il G. ironizzò spesso sull'attività di quelli che egli definiva "i Reverendissimi Riformatori de la Santa Riforma ...
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SACERDOTI, Piero
Giandomenico Piluso
– Nacque a Milano il 6 dicembre 1905 dall’ingegner Nino e da Margherita Donati, figlia di Lazzaro, banchiere di origine modenese che nel 1869 aveva costituito a [...] , interessò sia la RAS sia l’altra maggiore compagnia triestina, le Assicurazioni generali. Con la riorganizzazione dei vertici del gruppo RAS e l’entrata in guerra dell’Italia maggiori responsabilità furono assegnate ai collaboratori ritenuti più ...
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FRANCESCO (Francescus, Francisius), Tebaldo
Fulvio Delle Donne
Nacque probabilmente nell'ultimo decennio del sec. XII, in uno dei possedimenti dalla famiglia in Terra di Lavoro, che si estendevano soprattutto [...] scaduto l'anno di carica.
Data l'estrema fiducia che Federico II nutriva nei funzionari da lui insediati ai vertici della nuova struttura amministrativa settentrionale, non c'è da stupirsi per la sua reazione quando ricevette la notizia che alcuni ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...