MACHIAVELLI, Paolo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 29 genn. 1420 nel quartiere S. Spirito, "gonfalone" Nicchio, da Giovanni di Lorenzo.
Secondo Litta il padre del M. avrebbe contratto matrimonio [...] sua vita, proprio a partire dagli anni Settanta, con l'affermazione del potere laurenziano, quando raggiunse i più alti vertici della gerarchia politica, fino a essere cooptato nel 1484 nel Consiglio dei settanta.
Nel 1444 il M. dovette ottenere ...
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PAREA, Carlo
Ivan Balbo
– Nacque a Porto S. Maurizio (odierna Imperia) il 27 luglio 1869 da Luigi e da Jenny Roverizio di Roccasterone, secondo di cinque figli.
La famiglia del padre, nobile e di antica [...] sua volta aveva fornito i capitali per la fondazione del Consorzio, fu oggetto di un processo per aggiotaggio contro i vertici dell’ente neocostituito, compreso Parea che ne era stato nominato presidente, ma l’azione giudiziaria si concluse nel 1922 ...
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TOSCHI, Viviano
Massimo Giansante
(Vivianus de Bononia). – Figlio di Giuseppe (o Useppo), nacque a Bologna in un anno non precisabile verso il 1220; nulla si sa della madre.
La famiglia di Viviano, [...] cura di F. Torraca, 1902, p. 2). Ma d’altra parte già il nonno di Toschi, il giudice Tommaso, si era mosso ai vertici della vita politica cittadina dei suoi tempi; era stato infatti uno dei dodici consoli bolognesi del 1193 ed era morto di lì a poco ...
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GRAZIOLI, Vincenzo
Rita D'Errico
Nacque il 22 sett. 1770 a Cadelsasso, in Valtellina, da Lorenzo e da Maddalena Lombardini, ultimo di cinque fratelli.
Ancora bambino, nel 1779 seguì il padre e il fratello [...] nel novero dei mercanti di campagna. Ebbe inizio così una rapida ascesa che nel volgere di un ventennio lo portò ai vertici di questa categoria di imprenditori.
In seguito alla morte prematura della moglie, nel 1802, il G. sposò in seconde nozze, il ...
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STILLE, Ugo (Mikhajl Kamenetzky)
Mauro Forno
– Nacque a Mosca il 3 dicembre 1919 da Ilya Kamenetzky e da Sara Altschuler, entrambi cittadini russi di origine ebraica.
Il padre era un odontoiatra originario [...] Solferino dopo la sua ricomparsa in edicola nel maggio del 1945). Fu la prima di una lunghissima serie. I vertici del giornale non ci misero infatti molto a rendersi conto delle capacità del giovane corrispondente, soprattutto nel cogliere i termini ...
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LUNELLI, Italo
Maddalena Carli
Nacque a Trento il 6 dic. 1891, da Augusto, commerciante, e da Angela Leveghi. Nella città natale frequentò il liceo classico e si legò al movimento irredentista, condividendone [...] , con la moglie e le due figlie.
Alla caduta del fascismo, il L. venne coinvolto nel processo di epurazione dei vertici del regime, subendo una condanna a dieci anni di carcere. Amnistiato, abbandonò la città natale e si trasferì in Emilia, dove ...
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SPINOLA, Cristoforo Vincenzo
(Cristoforo Domenico Maria). –
Diego Pizzorno
Nacque a Genova il 5 agosto 1743 da Agostino e da Teresa Pallavicini.
Fu battezzato Cristoforo Domenico Maria, ma è noto come [...] , e assiduo frequentatore della Société des amis des arts. Ma la parentela con i de Lévis lo poneva ai vertici della nobiltà francese.
Tuttavia, gli anni della sua residenza a Parigi furono caratterizzati dagli scossoni della Révolution, che Spinola ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] alla riunione perché, riconosciuto dalla polizia mentre vi si recava, rientrò a Roma, dove l'8 novembre venne arrestato.
Ai vertici del partito sovietico la sua lettera aveva creato il sospetto che il PCd'I potesse passare sulle posizioni di Trockij ...
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ORSINI D'ARAGONA, Gentil Virginio
Stefania Camilli
ORSINI D'ARAGONA, Gentil Virginio (Gentil Virgilio, Virginio, Virgilio). – Figlio primogenito di Napoleone di Carlo Orsini, signore di Bracciano, e [...] di questo gruppo familiare nella nobiltà del Regno di Napoli e contribuì all’ascesa del ramo di Bracciano ai vertici della consorteria, anche per il contemporaneo declino di rami fino ad allora preminenti (come quello dei principi di Taranto ...
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DEI, Benedetto
Roberto Barducci
Nacque a Firenze il 4 marzo 1418 da Domenico di Deo e Taddea di Miliano Salvini in una famiglia tradizionalmente dedita all'arte orafa (per gli altri membri della famiglia [...] volume s.v. Dei).
Gli anni seguenti al 1450 furono densi di incarichi per il D., anche se mai ascese ai vertici politici cittadini. Nel 1451 e 1452 ricoprì il ruolo di festaiolo di S. Giovanni, partecipando ad una magistratura che organizzava le ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...