CASTIGLIONCHIO, Lapo da
Marco Palma
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini.
La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva [...] Firenze, dapprima senza stipendio e poi con compensi crescenti che lo ponevano, insieme con Cino da Pistoia, al vertice della gerarchia accademica.
Il terreno preferito della sua dottrina canonistica era costituito dal sesto libro delle Decretali e ...
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FIORENTINI, Lucio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Vestone, nel circondario di Salò, il 25 ott. 1829 da Giambattista. Di famiglia borghese - il padre possedeva alcuni "tenimenti" a Calcinatello (Le dieci [...] di funzionario, che per più di un ventennio lo vide impiegato nelle sottoprefetture di varie zone d'Italia e che toccò il suo vertice con la promozione a prefetto di 3 a classe e con la destinazione a Sassari (r.d. 16 febbr. 1882). Prima di questa ...
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FRAPOLLI, Lodovico
Luigi Polo Friz
Nato a Milano il 23 marzo 1815 da Cesare e da Giuseppina Busti, crebbe nell'ambiente borghese medioalto della capitale lombarda. Il padre era intimo di A. Manzoni [...] a fine mese, con procedura inconsueta, aveva già percorso tutta la gerarchia dell'Ordine fino a raggiungere il 33º grado, vertice della piramide iniziatica. Diventò di lì a poco venerabile della loggia "Dante Alighieri" e da quel momento il suo nome ...
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PISACANE, Carlo
Carmine Pinto
PISACANE, Carlo. – Nacque a Napoli il 22 agosto 1818 da Gennaro, duca di San Giovanni, e da Nicolina Basile de Luna, secondogenito di tre figli.
Apparteneva a un’antica [...] nemici che stavano per sfidare la Repubblica. Una linea che non fu mai condivisa da Mazzini e da buona parte dei vertici del governo che consideravano un errore lasciare Roma: era un simbolo imponente oltre che il centro dello Stato. Le discussioni ...
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PETRUCCI, Pandolfo
Michele Camaioni
PETRUCCI, Pandolfo. – Nacque a Siena il 14 febbraio 1452 da Bartolomeo Petrucci. Famiglia di antica e consolidata presenza nella vita economico-politica della città, [...] stesso, Alfonso (11 marzo 1511), mentre al maggiore, Borghese, il padre preparò il terreno per una successione informale al vertice del governo di Siena. L’intesa con Giulio II fece inoltre da preludio alla conclusione, nell’agosto 1511, di una ...
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GIUSTI, Bernardo
Vanna Arrighi
Nacque a Colle Valdelsa (allora nel distretto fiorentino, oggi in provincia di Siena) poco dopo il 1505, anno del matrimonio dei genitori, da Pier Francesco di Giusto, [...] periodo di governo "popolare" e proprio nel cuore dell'apparato di governo repubblicano.
Nella Cancelleria dei dieci, al cui vertice era allora il letterato Donato Giannotti, il G. ebbe un ruolo subalterno: le mansioni peculiari a lui affidate, più ...
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PAVONE, Carlo
Carmine Pinto
– Nacque a Torchiara (Salerno) il 30 giugno 1823 da Donato e Orsola Cagnano.
La famiglia Pavone fu un esempio di borghesia colta provinciale napoletana, caratterizzata dalla [...] , ma non mancavano inediti appelli: i cilentani diedero vita a un ‘comando generale delle armi dell’indipendenza italiana’. Al vertice c’erano Costabile Carducci, Leone Vinciprova, i fratelli Del Mercato e Magnoni, Carlo e Angelo Pavone. Tre colonne ...
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FRANZONI (Fransone, Fransoni, Franzone), Agostino
Carlo Bitossi
Nacque a Genova nel 1573 da Tommaso di Gaspare e da Maria Soffia di Agostino.
I genitori appartenevano a famiglie "populares" influenti, [...] rilievo e assolutamente tardivo. Fu infatti imbussolato nel Seminario (da dove venivano estratti i membri dei Serenissimi Collegi, il vertice del governo della Repubblica) soltanto nel 1638, e sedette come senatore una sola volta, nel biennio dal 1 ...
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GERRA, Luigi
Andrea Proietti
Nacque a Compiano (Parma), dove il padre Davide era pretore, il 15 nov. 1829. Ottenuta il 18 ag. 1849 la laurea in utroque iure presso l'Università di Parma e dopo aver [...] Salernitano.
Quando, il 10 sett. 1868, il suo concittadino e amico politico G. Cantelli sostituì C. Cadorna al vertice del ministero dell'Interno nel secondo gabinetto Menabrea, il G. divenne il 18 ottobre segretario generale dello stesso ministero ...
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GUIDI, Ildebrandino (Ildebrando, Bandino)
Marco Bicchierai
Minore dei quattro figli maschi del conte Guido, detto Guido Pace, conte di Romena e di Maria di Uberto Pallavicini, nacque, presumibilmente [...] tale progetto, si adoperò a favorire il rientro dei fuorusciti e a cercare un accordo con i Tarlati, la famiglia al vertice della fazione ghibellina, per concludere una pace generale. Non è chiaro se la sua azione dette frutti; in ogni caso, fra ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...