I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] . L’iniziativa di Cossiga blocca di fatto questo progetto che però riprende nell’autunno del 1999 attraverso incontri al vertice fra i due partiti e assemblee straordinarie, volte a rilanciare il centro cattolico nella alleanza con la destra politica ...
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Podestà del comune italiano
Enrico Artifoni
Brunetto Latini parla dei podestà comunali nella seconda parte del terzo libro del Tresor, scritto tra il 1260 e il 1266, distinguendo preliminarmente due [...] metà del Duecento ha nella complicazione del sistema istituzionale la sua caratteristica saliente.
A mano a mano che il nuovo vertice si struttura, esso prende a funzionare da fulcro di coordinamento di cariche settoriali e di consigli che sono ora ...
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MALIPIERO, Giovanni
Franco Rossi
Nacque a Venezia probabilmente verso la fine degli anni Ottanta del XIV secolo da Perazzo di Lunardo, del ramo di S. Angelo; è sconosciuto il nome della madre.
Ebbe [...] del grado di vicecapitanio del Golfo (I, p. 331). Dopo il 1438 gli incarichi cui il M. fu nominato furono tutti di vertice. Il 29 sett. 1439 fu chiamato a far parte del Consiglio dei dieci, per poi tornare nuovamente in Senato nel corso del 1440 ...
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FRANCIOSI, Pietro
Cristoforo Buscarini
, Nacque a San Marino il 13 giugno 1864 in una famiglia della piccola borghesia, da Marino e da Maria Della Balda, e frequentò nelle scuole annesse al collegio [...] era generalizzato. Le strutture politiche erano ancora quelle dello stato assoluto codificate negli Statuta dell'anno 1600: al vertice del piccolo Stato era un organo oligarchico, il Consiglio principe e sovrano dei LX, che accentrava in sé ...
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tamburo musica Strumento musicale a percussione formato da due pelli, o membrane, tese mediante tiranti alle due estremità di un fusto cilindrico di legno o, più spesso, di metallo; il suono è ottenuto [...] i t. a clessidra un tipo particolare è rappresentato dai curiosi tamburini tibetani ricavati da due calotte craniche umane, riunite al vertice. Tra le forme più evolute sono i t. cilindrici e a clessidra di bronzo dell’Indocina e dell’Indonesia. T ...
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TRILATERALE (Trilateral Commission)
Antonello Biagini
Organizzazione intennazionale fondata nel 1973 per iniziativa di D. Rockefeller, presidente della Chase Manhattan Bank, e diretta fino al luglio [...] e 85 europei). Oltre a J. Carter, W. F. Mondale e Z. Brzezinski, altri aderenti dell'organizzazione si sono affermati ai vertici del governo americano: C. R. Vance al Dipartimento di stato, W. M. Blumenthal al Tesoro, H. Browh al Pentagono. Compito ...
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LIU SHAO-CHI
. Uomo politico cinese, nato nella provincia dello Hunan nel 1898, da famiglia contadina di media condizione. Avendo aderito nel 1920 all'Unione della gioventù socialista, nel 1921, costituitosi [...] alla luce e in rispondenza alle particolarità dell'esperienza rivoluzionaria del comunismo cinese. Nel 1943 L. venne a trovarsi al vertice del partito, quale uno dei tre segretarî con Mao Tse-tung e Chou En-ai, la sua posizione ideologica essendo ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] solo dal diaconato in su; per gli altri, era ammesso un solo matrimonio, ma con una vergine. Questa gerarchia, al cui vertice supremo era assurto col tempo il vescovo di Roma, si era andata sempre più differenziando dal popolo dei fedeli, anche per ...
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LOREDAN, Francesco
Matteo Casini
Nacque a Venezia il 9 febbr. 1687, da Andrea di Leonardo del ramo di S. Vidal e da Caterina di Antonio dei Grimani dei Servi.
Della prestigiosa famiglia, che aveva dato [...] marzo 1735 al 1751 savio del Consiglio (salvo gli obbligatori periodi di "contumacia"). Nel frattempo tenne uffici non di vertice: fu provveditore sopra Camere, sopra Dazi, in Zecca, alle Pompe, sopra Feudi; fu pure cassier del Collegio, savio alla ...
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MALATESTA (de Malatestis), Malatesta detto Malatesta dei Sonetti o Senatore
Anna Falcioni
Figlio di Pandolfo (II), signore di Pesaro, e di Paola di Bertoldo Orsini, il M., distinguibile dalla schiera [...] Perleoni e Nicola di Lippo Mengardoni i tutori del figlio. La delicata circostanza persuase lo zio Galeotto Malatesta, al vertice del governo riminese, ad assumere pro tempore il vicariato anche su Pesaro, giungendo persino a intentare una causa, in ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...