Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ludovico Antonio Muratori
Fabio Marri
La più ampia antologia di scritti muratoriani tuttora disponibile (Opere, a cura di G. Falco, F. Forti, 1964), che non trascura nessuno dei molteplici interessi [...] il loro ruolo di difensori del papato. Dell’Italia si illustrano le autorità civili e religiose, gli apparati di vertice (leggi, monetazione, imposte, tribunali, milizie, la cavalleria e i duelli), ordinamenti di comuni e signorie; vita privata e ...
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CARLI, Guido
Paolo Savona
Nacque a Brescia il 28 marzo 1914 da Filippo e da Egina Chiaretti.
Il padre, sociologo ed economista, esponente di primo piano del movimento nazionalista, fu per oltre vent’anni [...] , 2011, p. 730).
Poiché la Storia di Fratianni e Spinelli fu pubblicata solo dopo la conclusione del mandato di Carli al vertice della Banca d’Italia, egli rispose indirettamente, senza mai citarne i nomi, ai due studiosi e a coloro che lo avevano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Botero
Adriano Prosperi
L’opera di Giovanni Botero rappresenta un momento fondamentale nell’elaborazione di concetti e termini del pensiero politico moderno. È stato grazie a lui che si è affermata [...] esibire ai sudditi una moralità a tutta prova: la corruzione morale dei potenti è per Botero come una malattia che dal vertice si comunica all’intera compagine dello Stato. La libidine sfrenata dei potenti, l’eccesso di godimenti e di ricchezze si ...
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CICOGNA, Furio
Giuseppe Pignatelli
Nacque ad Asti il 21 giugno 1891 da Livio e da Marina Castellaro. Nel 1897 la famiglia si trasferì a Milano, ove il padre dei C. aveva aperta "una, microscopica azienda [...] fallire la politica di programmazione sostenuta dal "piano" Giolitti, tardò a farsi strada nel C. come in molti altri dei vertice imprenditoriale. Del pari, pur cosciente del fatto che "un'opera di forza, oggi, in un sistema politico come il nostro ...
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PERTI, Giacomo Antonio
Francesco Lora
PERTI, Giacomo Antonio. – Figlio di Vincenzo e di Angiola Beccantini, nacque a Bologna il 6 giugno 1661.
Come si legge negli appunti biografici raccolti dall’allievo [...] mensile di dieci scudi (poi elevata a dodici); preso servizio il 28 settembre (M.51, c. 63r) e insediatosi al vertice della vita musicale bolognese, si trovò tuttavia a disporre di un organico di cappella ridotto al solo organista Bartolomeo Monari ...
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CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Terzo dei tre figli maschi di Nicolò (1563-1648) di Bertuzzi, del ramo contariniano detto (per i ferrei battenti della porta d'ingresso del palazzo in salizzada di S. [...] 1648 ove la Roma papale appare ingrigita e appesantita da una torpida quasi ignava incapacità di grandezza. Al vertice un pontefice divenuto tale con "industriose simulationi" - parlando "poco" cioè, fingendo "assai", non facendo "niente" -, il quale ...
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CADORNA, Carlo
Nicola Raponi
Fratello maggiore del generale Raffaele, il C. nacque a Pallanza sul Lago Maggiore l'8 dicembre del 1809. Pallanza era in territorio piemontese, ma i suoi abitanti avevano [...] Londra e destinato a succedergli nell'importante incarico, ch'egli tenne per sedici anni, sino alla morte. Una volta al vertice di un organo che pur avendo nell'ordinamento del Regno - almeno sino al 1889 - solo o prevalentemente fluizioni consultive ...
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BEOLCO, Angelo, detto Ruzzante
Carlo Grabher
La tradizione che risale allo Scardeone lo vuole nato nel 1502.
I contributi biografici più recenti concordano nel voler retrodatare l'anno di nascita del [...] . L'ambiente, assai più realistico che nella Betìa, è ancora il fondo per un giuoco di fantasia, che ha il suo vertice nell'ultimo atto con la bellissima avventura notturna di Ruzzante, portata in un clima così assurdamente fiabesco, che il poveretto ...
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FEDERICO UBALDO Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nato a Pesaro il 16 maggio (giorno sacro a s. Ubaldo; donde, appunto, il secondo nome) 1605, da Francesco Maria Il Della Rovere e dalla sua [...] coadiuvato dall'allievo urbinate Girolamo Cialdieri. Occasione, inoltre, per stabili interventi - come, ad Urbino (con al vertice la statua della Fama ora perduta) la porta Valbona tuttora caratterizzata dall'alto fregio con enfatica dedicatoria ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] dal segretario uscente. Sull'elezione pesarono anche considerazioni relative alle sue capacità organizzative. Non appena asceso al vertice del PLI il M. cercò di attutire i dissensi interni, puntando nel contempo a rafforzare la propria posizione ...
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vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il v. di un...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...