GIMIGNANI, Giacinto
Angela Negro
Figlio del pittore Alessio e di Dianora Tognelli nacque a Pistoia e fu battezzato nel duomo di quella città il 23 genn. 1606.
La sua formazione si compì verosimilmente [...] , Alessio (1661) e Francesco (1666).
Il classicismo morbido e raffinato di Turchi, che era a quel tempo al vertice della sua carriera romana e apprezzatissimo dai collezionisti (anche francesi) soprattutto per la sensualità distillata delle sue scene ...
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GHERARDINI, Melchiorre, detto il Ceranino
Andrea Spiriti
Nacque presumibilmente a Milano nel 1607.
Zani (1822) registra almeno quindici varianti del cognome del pittore, che si firmava Girardini o Girardino; [...] Ester, la Ribellione di Lucifero e, probabilmente, l'Uccisione di Adonia. Vaporosi e drammatici, questi affreschi rappresentano il vertice della maniera matura del G., e insieme una prova delle sue accentuate capacità di scenografo.
Molto vicini al ...
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MACCHIETTI, Girolamo
Luca Bortolotti
Figlio di Francesco di Mariotto e di Antonia, nacque a Firenze il 22 febbr. 1535 (cfr. Privitera, 1996, p. 202, opera alla quale si rimanda dove non diversamente [...] il Rosso Fiorentino (Giovanni Battista di Iacopo).
Appena successiva alle opere per lo studiolo fu la realizzazione dell'altro vertice riconosciuto della produzione del M., il Martirio di s. Lorenzo in S. Maria Novella (seconda cappella della navata ...
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FRANCESCO di Benedetto Cereo da Borgo San Sepolcro (Francesco del, di Borgo; Franciscus Burgensis)
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Benedetto di Antonio di Matteo del Cera, nacque a Borgo San Sepolcro [...] , 1983). La mancanza per questo monumento di attribuzioni basate su argomenti solidi e il fatto che F., al vertice dell'organizzazione di cantiere come principale responsabile amministrativo (Zippel, 1910-11, p. 447), fiduciario del papa e unico ...
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CARUCCI, Iacopo, detto il Pontormo
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Pontorme (donde il soprannome), sobborgo di Empoli, il 24 maggio 1494 da Bartolomeo, pittore allievo di Domenico Ghirlandaio, e da Alessandra [...] Capponi in S. Felicita, egli evolve verso una soggettiva, nostalgica deformazione e astrazione dal classicismo che è il suo vertice più alto. Vi appartengono il tabernacolo di Boldrone (Firenze, Gallerie); il desco da parto con la Natività del ...
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DUCCIO di Buoninsegna
Ferdinando Bologna
Figlio di un Buoninsegna (o Boninsegna), non si conoscono esattamente la data e il luogo di nascita, ma, poiché il Comune di Siena deliberava un pagamento in [...] critica che il percorso artistico, e anche la capacità di partecipazione religiosa e d'impegno civico del maestro, raggiungessero il vertice appunto con la Maestà destinata all'altar maggior del duomo di Siena, che l'autore stesso firmò con parole da ...
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CRESPI, Giovanni Battista, detto il Cerano (anche Cerrano e Serrano)
Marco Rosci
Figlio di Raffaele, la mancanza del documento di nascita ne rende incerta, oltre che la data (di cui si tratta in seguito), [...] con cane, pernice e gallo delI'Institute of Arts di Detroit.
Nel terzo decennio il C. giunge al vertice degli incarichi ufficiali milanesi (sul versante episcopale-umanistico del cardinale Federico Borromeo, ma anche su quello civile, essendogli ...
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CORAZZI, Antonio (Giuseppe Antonio)
Mario Bencivenni
Nacque a Livorno il 17 dic. 1792 da Vincenzo di Antonio e da Antonia Gaetana di Bartolomeo Andolfati (Livorno, cattedrale, Registro battesimi, ad [...] Cinquanta si cominciò a realizzare sul triangolo che dalle mura alla sinistra di porta a Prato giungeva con il suo vertice fino al ponte alla Carraia.
A questa area si riferisce un interessante progetto di sistemazione urbanistica, con il quale il ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] programmatica; quel "senso di esistenza acutissima e calma" che è in lui il più profondo se stesso e che lo leva ai vertici della "lirica pura".
E per capire quanto poco i due piani accennati si identifichino con la distinzione, del tutto esterna, ma ...
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GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] sballottatura, sul far della sera del 15, Roma. E intanto, a Venezia, il padre doge "tien certo" che sarà innalzato al vertice della Chiesa. Già il giorno 5 Alvise Pisani l'assicura che il proprio figlio cardinale, Francesco, voterà e farà votare per ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...