COSSIGA, Francesco
Umberto Gentiloni Silveri
Nacque a Sassari il 26 luglio 1928, secondogenito di Giuseppe e di Mariuccia Zanfarino. Venne battezzato con il nome del nonno paterno. Ebbe una sorella, [...] settembre dello stesso anno dopo che era stata negata la fiducia all’esecutivo su provvedimenti di politica economica.
Il vertice delle istituzioni
Si ritirò dalla vita pubblica e dall’impegno politico per un breve periodo, fino alle elezioni del ...
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GALIZIA, Vincenzo
Paolo Grossi
Nacque il 16 ott. 1884 a Nocera Inferiore, nel Salernitano, dove il padre Francesco, giovane pittore dell'avanguardia artistica napoletana - premio speciale del re d'Italia [...] un embrionale servizio di massimario della giurisprudenza. Dopo un anno, tuttavia, i due giovani, che trovano troppo "di vertice" la loro attività presso la Cassazione, sono - su loro espressa domanda - trasferiti in Piemonte: G. Garrone alla procura ...
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PIETRO Piccolo da Monteforte
Andrea Labardi
PIETRO Piccolo da Monteforte. – Nacque probabilmente a Monteforte Irpino tra il 1306 e il 1308.
Allievo di Bartolomeo da Capua (Grammatico, 1562, c. 163v), [...] ’uso di inserire, a titolo meramente onorifico, nei ruoli dei professori i nomi dei titolari degli uffici giudiziari e burocratici di vertice. Più certo è che l’ascrizione al collegio dei dottori, organo voluto da Giovanna I e da Luigi di Taranto all ...
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FRECCIA (Frezza), Marino
Aurelio Cernigliaro
Nasce nel 1503 a Ravello, sulla costiera amalfitana, da Antonio, dottore in utroque iure, e da Sveva Ventimiglia, in una famiglia illustrata da autorevolissimi [...] connessa chiusura delle accademie ritenute sedi di pericoloso dibattito (28 febbr. 1543), dall'acuirsi dello scontro al vertice dell'apparato alla formale sanzione sovrana dell'innovazione costituzionale (30 ott. 1543), fino alla drammatica vicenda ...
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GULLO, Fausto
Marco De Nicolò
Nacque a Catanzaro il 16 giugno 1887 da Luigi e Clotilde Ranieri. Stabilitosi a Cosenza, seguì gli studi classici; si iscrisse quindi, nel 1905, alla facoltà di giurisprudenza [...] G. riuscì a evitare sanzioni ufficiali e divenne anzi segretario provinciale, pur rimanendo sotto controllo da parte del vertice del partito; mentre l'allontanamento dalle posizioni di Bordiga era stato anche "facilitato" da una diversa visione del ...
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CAIMO, Giacomo
Gino Benzoni
Nacque a Udine, il 24 ag. 1609, da Marcantonio e Adriana Rinoldi. Compiuti i primi studi, si trasferi a Roma presso lo zio paterno Pompeo, il quale lo collocò in qualità [...] in "secondo luogo della sera" (3 nov. 1643), raggiunse col conferimento del "primo luogo" di diritto civile del 3 marzo 1651, il vertice della carriera. E, in 46 anni di insegnamento, in cui fu, tra l'altro, limitatamente al 1635-63, promotore di 500 ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da
Marco Palma
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini.
La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva [...] Firenze, dapprima senza stipendio e poi con compensi crescenti che lo ponevano, insieme con Cino da Pistoia, al vertice della gerarchia accademica.
Il terreno preferito della sua dottrina canonistica era costituito dal sesto libro delle Decretali e ...
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CAPECE GALEOTA, Giacomo
Aurelio Musi
Nacque a Napoli il 7 dic. 1617. Di famiglia nobile iscritta al sedile di Capua, era figlio secondogenito del ministro e giuspubblicista Fabio duca della Regina. [...] fertile, produceva annualmente notevoli quantità di olio di ottima qualità. La proprietà terriera, le fortune accumulate al vertice di una brillante carriera prima nel foro poi nell'apparato burocratico del Regno, permisero al C. di acquistare ...
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CASTELLINO, Nicolò
Silvia Canestrelli
Michele Fatica
Nato a Genova il 3 maggio 1893 da Pietro e da Giuseppina Macchiavello, ancora bambino si trasferì con la famiglia a Napoli, ove il padre era stato [...] iniziazione massonica, presumibilmente suggerita e favorita dal padre, che in seno alla massoneria aveva raggiunto il vertice della scala gerarchica, dopo la prima guerra mondiale aveva militato nelle file del nazionalismo, vestendo la camicia ...
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PIETRO da Prezza
Fulvio Delle Donne
PIETRO da Prezza (Petrus de Prece, Petrus de Precio). – Non si hanno molte notizie sulle origini di questo importante notaio e rinomato dictator, attivo soprattutto [...] dilectus vicecancellarius et fidelis: se si considera che in quel momento non c’era cancelliere, Pietro aveva raggiunto il vertice dell’ufficio. Poi, Corradino affermava che Pietro aveva servito suo nonno (Federico II) e suo padre (Corrado IV): non ...
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vertice
vèrtice s. m. [dal lat. vertex -tĭcis, der. di vertĕre «volgere»]. – 1. a. Il punto più alto: il v. di una montagna, di un picco roccioso (ma più com. cima, vetta); Qual masso che dal vertice Di lunga erta montana ... (Manzoni); il...
verticismo
s. m. [der. di vertice]. – Tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica, economica o sindacale, a conferire il potere decisionale a pochi alti dirigenti, cioè al vertice, lasciando estranei l’apparato e la base: accusare...